Laurea Triennale in Matematica

 

Corso di Geometria 2 con Elementi di Storia 2

II semestre - A.A. 2022-2023


Docente: Prof. Flaminio Flamini  e-mail: flamini@[ANTISPAM]mat.uniroma2.it

Co-docente: Prof. Antonio Rapagnetta  e-mail: rapagnet@[ANTISPAM]mat.uniroma2.it

Legenda Bibliografia

* [G1] Geometria I, Bollati Boringhieri (E. Sernesi) – è lo stesso testo di riferimento nel corso Geometria 1 a.a. 2022/2023

* [DISP] Dispense on-line scaricabili gratuitamente

° [DISP_A] Isometrie notevoli di IE^2 ed IE^3 (note Prof. Flamini)

 ° [DISP_B] Complessificazione di spazi vettoriali e spazi affini reali  (note Proff. Ciliberto-Galati-Tovena)

 ° [DISP_C] Spazi vettoriali quozienti e duali (capp. 11 e 12 da “Algebra Lineare” Prof. C. Ciliberto)

° [DISP_D] Forma canonica di Jordan di un endomorfismo (note Prof. A. Montinaro-Università del Salento-disponibili su sito personale docente)

Orari ed Argomenti Lezioni ed Esercitazioni: (vedere specifiche nella tabella sottostante)

 

Diario giornaliero delle lezioni e delle esercitazioni

SEMESTRE

SETTIMANA

  LEZIONE

ARGOMENTI

I

Settimana 1

 (2 ore)-07/03/2023

Presentazione del corso, del materiale didattico e dei metodi di valutazione (Esoneri, Appelli)

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 15

* Forme bilineari su un campo IK con char(IK) diversa da 2

* Bil(V) = insieme delle forme bilineari su V

* Sym(V) sottoinsieme di Bil(V) delle forme bilineari simmetriche su V

* Alt(V) sottoinsieme di Bil(V) delle forme bilineari antisimmetriche (o alterne) su V

* Esempi 15.2:

(1) forma bilineare nulla,

(2) forma simmetrica standard su IK^n

(3) forma alterna standard su IK^n, quando n è pari

* Ogni forma bilineare b induce due applicazioni lineari in Hom(V, IK); precisamente b(v,-): Và IK e b(-,w):Và IK, dette funzionali lineari su V

* Matrice rappresentativa di una forma bilineare b in una fissata base E di V

* Proposizione 15.4: (i) Bil(V) è uno spazio vettoriale di dimensione n^2 perché, fissata una qualsiasi base E di V, Bil(V) è isomorfo allo spazio vettoriale M(nxn;IK) delle matrici quadrate di ordine n.

(ii) Nell’identificazione di Bil(V) con M(nxn;IK), i sottoinsiemi Sym(V) e Alt(V) sono sottospazi vettoriali di Bil(V) isomorfi, rispettivamente, ai sottospazi delle matrici simmetriche Sym(nxn,IK) e delle matrici antisimmetriche Alt(nxn;IK).

(iii) Calcolo delle dimensioni dei sottospazi Sym(V) ed Alt(V)

  

  

 (2 ore)-08/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 15

 

* Proposizione 15.5: Matrici rappresentative, in basi diverse di V, di forme bilineari sono matrici congruenti.

* La congruenza è una relazione di equivalenza tra le matrici quadrate di ordine n

* Rango di una forma bilineare: è una buona definizione.

* Forme bilineari non-degeneri; forme bilineari degeneri

* Proposizione 15.6: caratterizzazione di forme bilineari b non-degeneri che utilizza le applicazioni lineari Và V* indotte dai due funzionali lineari b(v,-): Và IK e b(-,w):Và IK 

 

 

 (2 ore)-09/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 15

FORME BILINEARI SIMMETRICHE

 

* Vettori b-ortogonali rispetto ad una forma bilineare simmetrica b

 

* S^{perp} = sottospazio b-ortogonale ad un sottoinsieme S di V

 

* Se S = {v} allora si scrive v^perp.

 

* Esempi di calcolo di S^{perp} con varie forme bilineari simmetriche b

 

* Sottospazio b-ortogonale ad un sottospazio U dato.

 

* Sottospazi b- ortogonali

 

* Radicale di una forma bilineare simmetrica b su V.

 

* Il radicale di b è banale se e solo se b è non-degenere

 

*Il radicale di b si identifica a Ker(b(v,-)), dove b(v,-): V à V^* l’omomorfismo tra V ed il suo duale, indotto da b. Stesso discorso per b(-,v):V àV^*.

 

* Vettori b-isotropi in V

 

* Se v è un vettore nel radicale di b allora v è un vettore b-isotropo di V, ma non è vero il viceversa.

 

* Esempi di forme bilineari simmetriche non-degeneri (quindi con radicale banale) che hanno vettori isotropi non nulli

 

* Coefficiente di Fourier di un vettore w rispetto ad un vettore v non b-isotropo

 

* Esempi vari

 

* 15.10 Complementi (6) (dimostrazione del Prof. F. Flamini alternativa al libro, che invece usa questioni di dualità più avanzate)

(i) Se b è una forma bilineare simmetrica non-degenere su V di dimensione n ed U è un sottospazio proprio di V di dimensione s <n , allora dim(U^perp) = n-s.

 

(ii) Se inoltre U non contiene vettori isotropi non-nulli, allora U e U^perp sono in particolare in somma diretta e quindi V è somma diretta di U ed U^{perp}

 

* 15.10 Complementi (7): Cono b-isotropo, sottospazi b-isotropi, forma bilineare simmetrica anisotropa.

 

*Esempi:

(i) La forma bilineare simmetrica standard su IR^n è anisotropa

(ii) La forma bilineare simmetrica standard su C^2 ha cono isotropo non banale.

  

  

 (2 ore)- 10/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 15

* Se A è la matrice rappresentativa di una forma bilineare simmetrica b in una data base E di V, allora il radicale di b è dato dal sottospazio Ker(A).

 

* Forma quadratica associata ad una forma bilineare simmetrica b. Esempi

 

* Forma bilineare simmetrica polare associata ad una forma quadratica Q:V à IK

 

* Forme bilineari simmetriche o forme quadratiche su V sono concetti equivalenti.

 

* L’insieme Q(V) delle forme quadratiche su V eredita la struttura di spazio vettoriale di Sym(V).

 

* Due matrici simmetriche A e B rappresentano, in basi E ed F diverse, la stessa forma quadratica q su V se e solo se A e B sono matrici congruenti per mezzo di una  matrice M che è la matrice cambiamento di base tra le due basi E ed F date.

 

* Rango di una forma quadratica: è una buona definizione

 

* Polinomi omogenei Q(X_1, X_2, …., X_n) di secondo grado nello spazio vettoriale IK[X_1, X_2, ……, X_n]_{<= 2} che rappresentano forme quadratiche q su uno spazio vettoriale V di dimensione n in una data base E di V

 

* Matrice simmetrica associata ad un polinomio omogeneo Q(X_1, X_2, …., X_n) di secondo grado in IK[X_1, X_2, ……, X_n]_{<= 2}

 

* Basi b-ortogonali, equiv. diagonalizzanti, una forma bilineare simmetrica b.

 

 

* Basi diagonalizzanti per forme quadratiche sono le basi b-ortogonali o diagonalizzanti per la forma bilineare simmetrica polare b associata a q

 

* Restrizione di una forma bilineare b (o di una forma quadratica q) su V ad un sottospazio W rimane una forma bilineare b|_W (o quadratica q|_W) su W

 

* 15.10 Complementi (3)

(i) (U,h) con dim(U) = 2 e h forma iperbolica è un piano iperbolico;

(ii) basi iperboliche per (U,h),

(iii) costruzioni di basi iperboliche per mezzo dell’esistenza di un vettore h-isotropo non banale

 

* 15.10 Complementi (4) se uno spazio vettoriale V di dimensione n è munito di una forma quadratica q non-degenere che ammette un vettore q-isotropo non banale, allora V contiene sempre un piano iperbolico (U, q|_U)

 

* 15.10 Complementi (6) Rappresentabilità di scalari nel campo IK mediante forme quadratiche q su V

 

* Se IK= C e q è forma quadratica non degenere, allora ogni numero complesso è rappresentabile mediante q

 

* Se IK=IR, dipende dalla forma q quali scalari di IR si possono rappresentare

 

* Se (V, q) contiene un piano iperbolico (U, q|_U), allora ogni scalare in IK è rappresentabile mediante q.

I

Settimana 2

 (2 ore)- 14/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 16

* Diagonalizzazione di forme quadratiche q, equiv. di forme bilineari simmetriche b, su un IK-spazio vettoriale V

 

* Teorema 16.1: Teorema di esistenza di basi b-diagonalizzanti una forma bilineare simmetrica b (equiv. una forma quadratica q) su un qualsiasi campo IK, con char(IK) diversa da 2.

 

* Versione matriciale del Teorema 16.1: ogni matrice simmetrica nxn su un campo IK, con char(IK) diversa da 2, è congruente ad una matrice diagonale. 

 

* Algoritmo di Lagrange per la determinazione esplicita della base diagonalizzante la forma bilineare simmetrica b (equiv. la forma quadratica q) del Teorema 16.1 (dimostrazione del Prof. F. Flamini alternativa a quella del libro)

 

* Teorema 16.2: Caso IK algebricamente chiuso (e.g. IK= C). Forme normali di forme bilineari simmetriche b (equiv. forme quadratiche q) su campo IK algebricamente chiuso.

 

* Le forme normali dipendono solo dal rango di b (equivalentemente di q).

 

* Determinazione della base diagonalizzante che riduce una data forma bilineare simmetrica b (equiv. la forma quadratica q) alla sua forma normale su IK algebricamente chiuso (e.g. IK=C)

 

  

  

 (2 ore)- 15/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 16

* Teorema 16.3 (Teorema di Sylvester) Caso IK=IR. Forme canoniche di Sylvester di forme bilineari simmetriche b (equiv. forme quadratiche q) reali.

 

* Determinazione della base di Sylvester che riduce la forma bilineare simmetrica b (equiv. la forma quadratica q) reale alla sua forma canonica di Sylvester

 

* A differenza delle forme normali su IK algebricamente chiuso, le forme canoniche di Sylvester reali non sono individuate solamente dal rango di b (equiv. di q)

 

* Segnatura di una forma quadratica reale q

 

* Forme quadratiche reali:

(i) (semi)definite negative,

(ii) (semi)definite positive,

(iii) indefinite

* Esempi: (i) forma quadratica standard su IR^n

(ii) forma quadratica di Minkowski su IR^4: vettori di tipo spazio, di tipo tempo e di tipo luce

[G1] Capitolo 2, paragrafo 17

* Prodotti scalari su uno spazio vettoriale reale

* Spazi vettoriali (reali) euclidei (V, < , >)

* Complementi 17.8 (2) Esempio di spazio vettoriale euclideo non finitamente generato: V=IR[x] con < , > = integrale definito in [0,1]

* Diseguaglianza di Schwarz in uno spazio vettoriale euclideo

* ||v|| = Norma o lunghezza di un vettore

* Diseguaglianza triangolare

* Versori. Versorizzazione di vettori

* Insiemi (finiti) di vettori ortogonali (rispettivamente, ortonormali)

* Proposizione 17.2: Un insieme di vettori ortogonali in (V, < , >) è automaticamente un sistema linearmente indipendente.

* Basi ortogonali di uno spazio vettoriale euclideo (V, < , >)

* Basi ortonormali di uno spazio vettoriale euclideo (V, < , >)

 

 

 (2 ore)- 16/03/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

 (2 ore)- 17/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 17

* Prodotto scalare di vettori espressi in coordinate rispetto ad una base ortonormale: è la somma dei prodotti delle coordinate omologhe.

* Gruppo ortogonale O(n,IR) e sottogruppo speciale ortogonale SO(n,IR); sono sottogruppi di GL(n,IR)  ([G1] pp. 175-176)

* Proposizione 17.3: Sia (V, < , >) euclideo e sia E una base ortonormale. Una ulteriore base F di V è ortonormale se e solo se la matrice cambiamento di base M:= M_{E,F} è una matrice ortogonale, i.e. M è un elemento di O(n,IR)

* Proiezione ortogonale di un vettore w lungo la direzione di un vettore v

* Teorema 17.4 (ortogonalizzazione di Gram-Schmidt) (dimostrazione solo per insiemi ortogonali, i.e. per insiemi costituiti da un numero finito di vettori)

* Proposizione 17.6: se W è un sottospazio vettoriale di uno spazio vettoriale euclideo (V,< , >), allora V si decompone in somma diretta con W e W^{perp}. La decomposizione in somma diretta si chiama decomposizione di V in somma diretta ortogonale

* W^{perp} = il complemento ortogonale al sottospazio W

FOGLIO 1 HOMEWORKS (Prof. Flamini)

I

Settimana 3

 (2 ore)- 21/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 17

* Proiezione ortogonale di un vettore v su un sottospazio W

* Identità pitagorica tra vettori

* Angolo convesso tra due vettori non nulli

* Orientazioni di uno spazio vettoriale reale V ([G1] p. 151)

* Angolo orientato tra due vettori non nulli.

* Determinazione principale di un angolo orientato.

* L’intervallo [0, 2pigreco) dell’asse reale si identifica all’insieme di rappresentanti di tutte le determinazioni principali

* Basi ortonormali di IR^2 positivamente orientate sono in corrispondenza biunivoca con il gruppo delle rotazioni di angolo t, con t determinazione principale in [0, 2 pigreco)

* Complementi 17.8 (1) Il campo complesso C e le rotazioni di angolo t. Rappresentazione polare (o trigonometrica) di un numero complesso: modulo ed argomento (od anomalia) di un numero complesso  

  

  

 (2 ore)- 22/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 18

* L’operazione di prodotto vettoriale in uno spazio vettoriale euclideo di dimensione tre

* Proprietà del prodotto vettoriale (Teorema 18.2 e Corollario 18.3)

* Dipendenza solo dall’orientazione della base ortonormale

* Significato geometrico della norma del prodotto vettoriale: area del parallelogramma (Proposizione 18.4)

* Prodotto misto di tre vettori

* Significato geometrico del prodotto misto: il modulo del prodotto misto di tre vettori indipendenti v, w e u è il volume del parallelepipedo che ha come spigoli i tre vettori dati.

 

 

 (2 ore)- 23/03/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

 (2 ore)- 24/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 19

* Spazio euclideo (reali) n-dimensionali IE

* IE^n(IR) = n-spazio euclideo numerico standard

* Riferimenti cartesiani (o sistema di coordinate cartesiane) in uno spazio euclideo n-dimensionale IE

* Distanza tra due punti in uno spazio euclideo n-dimensionale

* Angolo convesso fra due rette (affini) orientate in IE.

* Rette (affini) ortogonali in IE

Piano euclideo IE^2(IR)

* Vettori e versori normali ad una retta affine r di equazione cartesiana Ax + By + C = 0

* Equazioni parametriche ed equazione cartesiana di una retta passante per un punto P e perpendicolare ad una retta r data

* Angolo convesso tra due rette affini e condizione di perpendicolarità tra due rette in IE^2(IR).

* Proiezione ortogonale di un punto P su una retta affine r

* Distanza punto-retta d(P, r)

* Distanza tra due rette parallele in IE^2(IR)

I

Settimana 4

 (2 ore)- 28/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 19

Spazio euclideo IE^3(IR)

* Vettori e versori normali ad un piano affine in IE^3(IR)

* Angolo convesso fra due piani (affini). Piani (affini) ortogonali.

* Condizione di perpendicolarità tra due piani affini

* Angolo convesso tra una retta affine ed un piano affine. Condizione di perpendicolarità tra una retta ed un piano affini

* Proiezione ortogonale di un punto su un piano affine.

* Distanza punto-piano

* Distanza tra una retta affine ed un piano affine paralleli

* Distanza punto-retta

* Distanza tra due rette parallele (strategia geometrica differente dal testo)

* Distanza tra due rette sghembe (strategia geometrica differente dal testo)

* Complementi 19.4 (1) (Iper)sfere ed (iper)dischi di centro un punto C e raggio un intero r>0 in IE^n(IR).

* Per n=2, circonferenze e cerchi, per n=3 sfere e palle.

  

  

  (2 ore)- 29/03/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 20, p. 243-250

* Operatori unitari su uno spazio vettoriale euclideo (V, < , > ) reale

* Teorema 20.1: caratterizzazioni equivalenti per gli operatori unitari

* Corollario 20.2: T è un operatore unitario se e solo se la matrice di T, rispetto ad una qualsiasi base ortonormale E di V, è una matrice ortogonale

* Gruppo ortogonale O(V).

* SO(V) = gruppo speciale ortogonale = rotazioni di V

* Proposizione 20.3: se un operatore unitario ammette autovalori, allora essi sono esclusivamente +1 e – 1

[G1] Richiami da Geometria 1 - Capitolo 1, paragrafo 14, p. 177-186

* Affinità di uno spazio affine in sé e gruppo affine Aff(A).

* Aff_n(IK) = gruppo affine dello spazio affine numerico A^n(IK): f(x) = Ax + c

* Figure geometriche affinemente equivalenti e proprietà affini di una figura geometrica.

* Definizione di Geometria Affine

[G1] Capitolo 2, paragrafo 20, p. 243-250

* Definizione 20.6:  Isometria di uno spazio euclideo IE.

* Isom(IE) = Gruppo delle isometrie di IE

* Isometrie dirette ed inverse

 

 

 (2 ore)- 30/03/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

  (2 ore)- 31/03/2023

Lezione Prof. Flamini

LEZIONE ONLINE SU TEAMS

[G1] Capitolo 2, paragrafo 20, p. 243-250

* Descrizione esplicita di Isom_n(IR): i suoi elementi sono trasformazioni della forma f(x) = A x + c dove A matrice in O(n,IR) e c vettore numerico in IR^n

* Figure geometriche isometriche o congruenti.

* Proprietà euclidee di una figura geometrica.

* Definizione di Geometria Euclidea

[DISP_A]

* Equazioni di isometrie notevoli di IE^2(IR)

(i) Equazioni di traslazioni di passo un vettore v

(ii) Rotazioni attorno all’origine O di angolo orientato t

(iii) Rotazioni attorno ad un qualsiasi punto P di angolo orientato t

(iv) Riflessioni rispetto ad un punto P.

(v) Riflessione rispetto ad una retta cartesiana r: ax+by+c = 0

* Trasformati di luoghi geometrici nel piano euclideo IE^2(IR) mediante un’isometria

* Equazioni canoniche metriche di una retta.

* Due rette nel piano euclideo sono sempre congruenti (e quindi anche affinemente equivalenti)

FOGLIO 2 HOMEWORKS (Prof. Flamini)

I

Settimana 5

 (2 ore)- 04/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_A]

* Equazioni di isometrie notevoli di IE^3(IR)

(i) Equazioni di traslazioni di passo un vettore v

(ii) Rotazioni attorno ad una retta vettoriale orientata, di angolo orientato t

(iii) Rotazioni attorno ad una retta affine orientata, di angolo orientato t

(iv) Riflessioni rispetto ad un punto P.

(v) Riflessione rispetto ad una retta cartesiana

(vi) Riflessione rispetto ad un piano cartesiano

* Trasformati di luoghi geometrici nello spazio euclideo IE^3(IR) mediante un’isometria

* Equazioni canoniche metriche di una retta (di un piano).

* Due rette (due piani) nello spazio euclideo sono sempre congruenti (e quindi anche affinemente equivalenti)

  

  

(2 ore)- 05/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_B]

* V_C = complessificazione di uno spazio vettoriale reale V

* Vettori reali e vettori immaginari puri in V_C

* Dimensione reale e dimensione complessa di V_C

* Vettori C-linearmente indipendenti

* Definizione 1.1.2: Base reale del C-spazio vettoriale V_C

* Definizione 1.1.1: Coniugio in V_C

(i) è un’applicazione involutoria

(ii) è un endomorfismo IR-lineare di V_C

(iii) non è un endomorfismo C-lineare di V_C

* Sottoinsiemi reali del C-spazio vettoriale V_C

* Un sottospazio reale di V_C ammette sempre una base reale

* C- sottospazi vettoriali di V_C che sono sottospazi vettoriali reali

 

 

(2 ore)- 06/04/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

(2 ore)- 07/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_B]

* Complessificazione f_C : V_C à V’_C di un’applicazione lineare f: Và V’ tra spazi vettoriali reali V e V’. Matrici rappresentative in basi reali.

* Prodotto scalare complessificato indotto dal prodotto scalare < , > su V spazio vettoriale euclideo (reale) di cui  V_C è il complessificato. E’ una forma bilineare simmetrica.

* Definizione 1.1.4. Lunghezza di un vettore complesso v rispetto al prodotto scalare complessificato

* Definizione 1.1.5 Vettori complessi ortogonali rispetto al prodotto scalare complessificato

* Vettori isotropi rispetto al prodotto scalare complessificato

I

Settimana 6

(2 ore)- 11/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_B]

* Paragrafo 1.2 Complessificazione A_C di uno spazio affine A reale con spazio vettoriale associato V.

* V(A_C) = V_C

* Coniugio in uno spazio affine complessificato A_C

* I punti reali sono i punti fissi del coniugio in A_C

* Sottospazi affini reali di uno spazio affine complessificato.

* Affinità di A_C che estendono affinità di A

* Riferimenti affini reali di uno spazio affine complessificato A_C

* Lemma 1.2.1: Fissato in A_C un riferimento affine reale RA(O, E), allora:

(i) le coordinate in RA(O, E) del coniugato di un punto P sono le coordinate coniugate di P

(ii) P è un punto reale se e solo in RA(O, E) P ha coordinate reali

* Proposizione 1.2.2 (CNES per avere un sottospazio affine reale in A_C)

(1) H sottospazio affine è reale se  e solo se ha almeno un punto reale e ha giacitura W reale.

(2) Un sottospazio affine H è reale se e solo se, rispetto ad un riferimento reale RA(O, E), ha equazioni parametriche (rispettivamente cartesiane) reali.

* Rette reali in A_C

* Se un punto P ed il suo coniugato sono punti distinti, la retta per P ed il coniugato di P è sicuramente una retta reale. Equazioni parametriche e cartesiane in un riferimento reale

* Oss: se un sottospazio affine ha equazioni reali in un dato riferimento reale, allora ciò capita in ogni riferimento reale.

  

  

 

(2 ore)- 12/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_B]

* Paragrafo 1.3 (pp. 7-8)

* Complessificazione IE_C di uno spazio euclideo IE (reale)

* Punti a distanza nulla e rette isotrope in IE_C

* Paragrafo 1.6 (pp. 28-30): IE^2_C come complessificazione del piano euclideo IE^2(IR). Riferimenti affini reali.

* Retta in IE^2_C: giacitura, vettore direttore e parametri direttori

* Equazioni parametriche ed equazione cartesiana di una retta in IE^2_C

* Retta coniugata di una retta in IE^2_C

* Rette reali in IE^2_C: in un riferimento cartesiano reale hanno equazioni parametriche ed equazione cartesiana reali. Contengono dunque infiniti punti reali

* Condizioni matriciali per stabilire se una retta è reale e per trovare equazione cartesiana ed equazioni parametriche reali

* Rette isotrope del piano IE^2_C. Non sono reali.

* In IE^2_C esistono due fasci impropri distinti di rette isotrope e per ogni punto del piano passano esattamente due rette isotrope. I punti su queste rette sono a distanza nulla fra loro.

* Equazione cartesiana complessiva di rette isotrope per un punto dato. X^2 + Y^2 = 0 equazione cartesiana complessiva delle due rette isotrope per l’origine.

* Osservazione 1.6.5: se una retta r è non reale:

(i) o l’intersezione di r con la retta coniugata è non vuota: allora l’intersezione tra le due rette è un punto reale, esso è l’unico punto reale sulle due rette, le giaciture delle due rette non sono reali

(ii) oppure l’intersezione fra r e la retta coniugata è vuota: allora r è strettamente parallela alla sua coniugata, né r né la sua coniugata contengono punti reali, la loro giacitura comune è reale.

 

 

(2 ore)- 13/04/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

(2 ore)- 14/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_B]

* Paragrafo 1.7 (pp. 30-34):

* IE^3_C come complessificazione dello spazio euclideo IE^3(IR)

* Piani in IE^3_C, giacitura

* Equazioni parametriche ed equazione cartesiana di un piano in IE^3_C 

* Piano coniugato ad un piano in IE^3_C

* Piano reale in IE^3_C: determinazione di un’equazione cartesiana reale. Ha infiniti punti reali e contiene infinte rette reali

* Piano non reale in IE^3_C:  l’intersezione tra un piano ed il suo coniugato o è una retta reale (e allora le giaciture dei due piani non sono reali e la retta è l’unica retta reale) oppure è vuota (e allora i piani sono paralleli con giacitura reale ed entrambe i piani non contengono né punti né rette reali)

* Retta in IE^3_C, giacitura, vettore direttore e parametri direttori

* Equazioni parametriche ed equazioni cartesiane di una retta in IE^3_C

* Retta coniugata di una retta in IE^3_C

* Rette reali in IE^3_C: determinazione di equazioni cartesiane reali. Le rette reali hanno infiniti punti reali

* Rette in IE^3_C non reali:

(i) rette di I specie: sono complanari. Se sono incidenti, allora hanno un unico punto reale e giaciture non reali; se invece sono (strettamente) parallele, non hanno punti reali ma le giaciture sono reali

(ii) rette di II specie: sono sghembe; non hanno né punti né giaciture reali

* Cono isotropo in IE^3_C : cono di direzioni isotrope

* Piani isotropi in IE^3_C

* Su una giacitura di un piano non isotropo esistono esattamente due direzioni isotrope distinte (caso Delta non nullo)

* Su una giacitura di un piano isotropo esiste un’unica direzione isotropa (caso Delta nullo)

FOGLIO 3  HOMEWORKS (Prof. Flamini)

I

Settimana 7

(2 ore)- 18/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 2, paragrafo 22, pp. 269-271

* Lemma 22.1: il polinomio caratteristico di una matrice simmetrica reale possiede solo radici reali

* Operatori autoaggiunti o simmetrici

* Teorema 22.2 (Teorema Spettrale operatori autoaggiunti o simmetrici)

* Teoremi 22.3 e 22.4: formulazioni equivalenti:

(i) diagonalizzazione di  matrici simmetriche reali in basi ortonormali

(ii) di forme quadratiche reali in basi ortonormali

* Proposizione 22.5: autovettori di un operatore autoaggiunto (equiv. simmetrico) relativi ad autovalori distinti sono vettori ortogonali

* Utilizzo della teoria svolta per il calcolo esplicito con la discussione di qualche esempio

(2 ore)- 19/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_C] Cap.11

* Quoziente di un IK-spazio vettoriale V modulo un suo sottospazio W: V/W

* Le classi laterali v + W, che sono gli elementi di V/W, sono identificabili ai sottospazi affini di V paralleli alla giacitura W 

* Esempi geometrici

* V/W ha una struttura di IK-spazio vettoriale che rende la proiezione canonica p : V à V/W un’applicazione lineare e suriettiva di IK-spazi vettoriali

* Ker(p) = W e dim(V/W) = dim(V) – dim(W)

* Teorema 11.6 Primo teorema di omomorfismo

* Corollario 11.7 Contro-immagini di un vettore nell’immagine di un’applicazione lineare

* Teorema 11.8 Secondo teorema di omomorfismo

* Corollario 11.9 Isomorfismi con somme di sottospazi.

 

 

(2 ore)- 20/04/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

(2 ore)- 21/04/2023

 Lezione Prof. Flamini

[DISP_C] Cap.11

* Caratterizzazione dei sottospazi vettoriali di V/W (Proposizione 11.10)

* Proposizione 11.11: corrispondenza biunivoca tra sottospazi di V/W e sottospazi di V contenenti W (sottospazi disposti a bandiera)

* Proposizione 11.12 Isomorfismo con doppio quoziente

* Somme dirette e spazi quoziente: endomorfismi idempotenti.

[DISP_C] Cap.12

* Richiami su Hom(V,W): è uno spazio vettoriale

* dim(Hom(V,W)) = dim(V) dim(W)

* Fissate basi di V e di W, Hom(V,W) diventa isomorfo allo spazio vettoriale  M(mxn; IK)

* End(V) è uno spazio vettoriale di dimensione (dim(V))^2

* La composizione di endomorfismi induce su End(V) una struttura di anello unitario, non commutativo e non integro

[DISP_C] Cap.12

* V* = Spazio vettoriale duale di uno spazio vettoriale V

* I suoi elementi sono detti funzionali lineari su V

* dim(V^*) = dim(V)

* Se V = IK^n allora i funzionali lineari su IK^n sono le matrici riga M(1xn; IK)

* Esempio 12.8 Se V = IK^n,  allora V^* = IK[x_1, ….., x_n]_{1} u {0} spazio vettoriale dei polinomi omogenei di grado 1 in n indeterminate (con il polinomio nullo)

I

Settimana 8

(2 ore)- 25/04/2023

FESTIVITA’ 25 APRILE

  

  

(2 ore)- 26/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_C] Cap.12

* Base duale E* come base di V^* che è duale alla base E di V

* V e V* sono isomorfi dopo scelta di una base E su V

* V** = Spazio vettoriale bi-duale di uno spazio vettoriale V

* V** è canonicamente isomorfo a V, i.e. l’isomorfismo non dipende dalla scelta di una base di V

* Ann_V(W) = Annullatore di un sottospazio W  è un sottospazio in V*

* Interpretazione dei sistemi lineari omogenei in IK^n in termini di annullatori.

*Proposizione 12.9: proprietà degli annullatori. Invertono le inclusioni, scambiano dimensione con codimensione e scambiano le operazioni di sottospazi (intersezione con somma e somma con intersezione)

* Duale di una proposizione P in uno spazio vettoriale

* Teorema 12.11: Principio di dualità negli spazi vettoriali

  

  

(2 ore)- 27/04/2022

SVOLGIMENTO I ESONERO SU ARGOMENTI DA SETTIMANA 1 A SETTIMANA 6 COMPRESA

 

 

(2 ore)- 28/04/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_C] Cap.12

* Duale di una proposizione P in uno spazio vettoriale

* Teorema 12.11: Principio di dualità negli spazi vettoriali

[DISP_D] Cap.1

* Definizioni 1.1 e 1.2 Endomorfismo triangolabile su uno spazio vettoriale V di dimensione finita su un campo IK e matrice triangolabile su uno spazio vettoriale V di dimensione finita su un campo IK 

* Teorema 1.1 una matrice quadrata A su un campo IK è triangolabile se e solo se ha spettro nel campo IK, i.e. se e solo se il suo polinomio caratteristico P_A(x) è interamente decomponibile su IK (i.e. P_A(x) si fattorizza su IK come potenze di binomi, i.e. P_a(x) ha spettro in IK)

* Corollario 1.1 su IK algebricamente chiuso (e.g. IK=C), ogni matrice quadrata è triangolabile

* Teorema 1.2 un endomorfismo f di un IK-spazio vettoriale V è triangolabile se e solo se polinomio caratteristico P_f(x) è interamente decomponibile su IK

* Corollario 1.2 su IK algebricamente chiuso (e.g. IK=C), ogni endomorfismo è triangolabile

FOGLIO 4  HOMEWORKS (Prof. Flamini)

I

Settimana 9

(2 ore) - 02/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_D] Cap. 2

* Funzioni polinomiali su M(nxn; IK)

* Funzioni polinomiali su End(V)

* Teorema 2.1 (Teorema di Cayley-Hamilton) se f è un endomorfismo di V, allora P_f(f) = 0 (SOLO ENUNCIATO) 

* Ideale I_f in IK[x] associato ad un endomorfismo f su V

* Polinomio minimo m_f(x) di un endomorfismo f su V

* Proposizione 2.2 Il polinomio minimo m_f(x) divide in IK[x] il polinomio caratteristico P_f(x)

* Teorema 2.2 gli zeri in IK del polinomio caratteristico P_f(x) e del polinomio m_f(x) coincidono

* Esempi in cui P_f(x) e m_f(x) coincidono. Esempi in cui m_f(x) è un divisore proprio di P_f(x)

[DISP_D] Cap. 3

* Definizione 3.1 Autospazi generalizzati per autovalori di un endomorfismo f su V

  

  

(2 ore)- 03/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_D] Cap. 3

* Lemma 3.1: sia f un endomorfismo il cui polinomio caratteristico si fattorizza completamente su IK e sia m_f(t) = p(t) q(t), dove p(t) = (t-lambda_1)^e_1 mentre q(t) = (t- lambda_2)^e_2…..(t-lambda_r)^e_r, dove lambda_1, lambda_2,…lambda_r sono tutti gli autovalori di f. Allora V si decompone in somma diretta con V_1 = Ker(p(f)) e W= Ker(q(f)).

* Corollario 3.1: nelle ipotesi come sopra, W = Im(p(f)).

* Teorema 3.1 (Teorema della decomposizione primaria) decomposizione primaria di V rispetto ad un endomorfismo f il cui polinomio caratteristico si fattorizza completamente su IK

* Componenti primarie di un endomorfismo f il cui polinomio caratteristico si fattorizza completamente su IK

* Corollario 3.2 Le componenti primarie V_i di un endomorfismo f sono sottospazi f-stabili di V

 

 

(2 ore)- 04/05/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

(2 ore)- 05/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_D] Cap. 3

* Proposizione 3.1 proprietà delle componenti primarie V_i in funzione delle proprietà del polinomio minimo m_f(x):

(i)                          il polinomio minimo della componente primaria V_i è m_{f_i} (t) = (t- lambda_i)^{e_i}

(ii)                       la dimensione della componente primaria V_i coincide con la molteplicità algebrica a_i = m_a(f, lambda_i) dell’autovalore lambda_i

* Definizione 3.2 blocco di Jordan di ordine k rispetto ad uno autovalore lambda

* Riduzione allo studio del comportamento di f ristretto alla singola componente primaria V_i

* Teorema 3.2 Sia f un endomorfismo su V con polinomio minimo m_f(t) = (t-lambda)^k. Allora esiste una base B di V per cui la matrice rappresentativa in base B di f è una matrice a blocchi, dove ogni blocco è un blocco di Jordan rispetto all’autovalore lambda di un certo ordine k_s e la somma di tutti gli ordini k_s è uguale a dim(V)

* Forma canonica di Jordan di un endomorfismo

  

Settimana 10

(2 ore)- 09/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[DISP_D] Cap. 3

* Teorema 3.3 (Riduzione a forma canonica di Jordan; esistenza di una base di Jordan) se f è un endomorfismo su un IK-spazio vettoriale V, con polinomio caratteristico P_f(t) interamente decomponibile su IK, allora esiste una base J di V, detta base di Jordan, per cui la matrice rappresentativa di f in base J è una matrice a blocchi di Jordan

 

* Deduzione in alcuni casi della unicità della forma canonica di Jordan a meno della permutazione dei blocchi di Jordan: (dimostrazione alternativa alle dispense) Sia m_f(t) = (t- lambda_1)^e_1…..(t-lambda_r)^e_r, dove lambda_1, …lambda_r sono tutti gli autovalori distinti di f. Sia J una forma canonica di Jordan di f in base di Jordan per V. Allora:

(i)                          per ogni autovalore lambda_i esiste in J almeno un blocco di Jordan di ordine e_i e tutti gli altri blocchi relativi a lambda_i hanno ordine minore od uguale ad e_i, per ogni i=1,…,r,

(ii)                       il numero dei blocchi di Jordan relativi all’ autovalore lambda_i   è pari alla molteplicità geometrica di lambda_i, per ogni i=1,…,r

(iii)                    la somma dei vari ordini dei blocchi di Jordan relativi all’autovalore lambda_i è pari alla molteplicità algebrica di lambda_i, per ogni i=1,…,r

* Corollario: un endomorfismo f con spettro in IK è diagonalizzabile se e solo se m_f(x) ha tutte radici semplici in IK

* Svolgimento esercizio di riepilogo su triangolazione di una matrice e successivamente deduzione della sua forma canonica di Jordan

  

  

(2 ore)- 10/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 3.

* Motivazioni classiche per la nascita della Geometria Proiettiva

* Descrizione intuitiva della retta proiettiva come completamento ad un punto (all’infinito) della retta reale con ascissa reale x

* Coppia di coordinate omogenee [X_0, X_1] e corrispondenza biunivoca con il fascio di rette uscenti da un polo della circonferenza

* IP(V) = spazio proiettivo

* Gli elementi di IP(V), detti punti, sono le rette vettoriali di V

* dim IP(V) = dimensione proiettiva = dim_{IK}(V)-1

* Esempio 24.5-1: definizione di IP(V) per via del quoziente con relazione di proporzionalità tra vettori in V – {0}

* Spazio proiettivo numerico su un campo IK come IP^n(IK) = IP^n

* Sistema di coordinate omogenee (o riferimenti proiettivi) in IP(V)

* Punti fondamentali e punto unità di un riferimento. Riferimento proiettivo standard

* Sottospazi proiettivi di IP(V).

* Codimensione di un sottospazio proiettivo.

 

 

(2 ore)- 11/05/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

(2 ore)- 12/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 3

* Iperpiani di IP(V)

* Equazioni cartesiane di iperpiani in IP^n

* Iperpiani fondamentali H_i in IP^n

* Equazioni cartesiane di sottospazi proiettivi in IP^n

* Codim_{IP^n} (IP(W)) = numero equazioni cartesiane in forma normale che servono per determinare IP(W) come intersezione di iperpiani indipendenti di IP^n.

* Sottospazio proiettivo intersezione di due sottospazi proiettivi

* Sottospazi proiettivi incidenti o sghembi

* Sottospazio proiettivo L(J) generato da un sottoinsieme non vuoto J di IP(V)

* Punti linearmente indipendenti in IP^n. Punti in posizione generale in IP^n

* Ogni sottospazio proiettivo S di IP^n può essere generato da dim(S)+1 punti linearmente indipendenti

* Equazioni parametriche di un sottospazio proiettivo in IP^n

* Passaggio da equazioni parametriche ad equazioni cartesiane: formule determinantali

* Equazioni parametriche e cartesiane di rette in IP^2, di rette in IP^3, di piani in IP^3

* Se S_1 = IP(W_1) e S_2 = IP(W_2) sono due sottospazio proiettivi, allora L(S_1, S_2) = IP(W_1 + W_2) viene detto il sottospazio proiettivo generato da S_1 ed S_2 o sottospazio congiungente S_1 e S_2

* Formula di Grassmann proiettiva

* Conseguenze della formula di Grassmann proiettiva (cf. Proposizione 24.3): (a) Due rette sghembe generano un IP^3;

(b) in IP^2 due rette sono sempre incidenti;

(c) in IP^3 una retta ed un piano sono sempre incidenti e due piani distinti si intersecano sempre lungo una retta.  

I

Settimana 11

(2 ore)- 16/05/2023

Lezione Prof. Flamini

SOLO UNA ORA PER ATTIVITA’ DI MACROAREA

[G1] Capitolo 3. Par. 24.

* Sottospazi proiettivi in posizione generale

* Esempi 24.5-3: Sottospazi proiettivi di IP^2, di IP^3, di IP^4: tabella delle intersezioni se i sottospazi si assumono in posizione generale

* Cono (proiettivo) proiettante un sottoinsieme J di IP^n da un punto P

* Proposizione 24.4: proprietà dei coni proiettanti

* Proiezione di IP^n su un iperpiano H di centro un punto P non appartenente a H.

* Proiezione di un sottoinsieme non vuoto J su un iperpiano H da un punto P non appartenente a H

* La proiezione non è definita come applicazione nel centro di proiezione

* Definizione intrinseca di proiezione utilizzando spazi vettoriali quozienti: IP(V) \ IP(W) à IP(V/W)

  

  

(2 ore)- 17/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 3. Par. 25.

* Geometria affine e Geometria proiettiva

* Carte affini fondamentali di IP^n

* Deomogeneizzazione i-esima di coordinate omogenee

* Elementi impropri (od all’infinito) per le carte affini fondamentali A_i := A^n_i, per ogni i = 0,…,n

 

* Esempi 25.4-(4): (a) chiusure proiettive (o proiettificazione) H di sottospazi affini H in una carta affine A_i di IP^n. Omogeneizzazione i-esima delle coordinate affini y_1, ….., y_n

 

(b) Sottospazi affini H nella carta affine A_i che sono traccia di sottospazi proiettivi H di IP^n

 

 

(2 ore)- 18/05/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

(2 ore)- 19/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Capitolo 3. Par. 25.

* Esempi 25.4-(2) e (3): ulteriori modelli geometrici di IP^n(IR). Punti antipodali sulla ipersfera S^n nello spazio euclideo IE^{n+1} o sulla calotta nel semispazio superiore. Identificazione antipodale

* Esempio 25.4-(1): modello geometrico di IP^1(C): proiezione stereografica della sfera euclidea S^2 in IE^3 privata del polo-nord N su un piano. IP^1(C) come sfera di Riemann

[G1] Cap.3 Paragrafo 26

* IP:=Spazio proiettivo IP^n

* Spazio proiettivo IP^* = spazio proiettivo duale di IP

* Insieme degli iperpiani di IP: ha una struttura di spazio proiettivo data da IP*

* Iperpiani di IP linearmente indipendenti 

* Riferimento proiettivo duale in IP* e coordinate omogenee duali di un iperpiano in IP* 

* Coordinate omogenee di un iperpiano H di IP nel riferimento duale di IP*

* Proposizione 26.1 Sistema lineare di iperpiani in IP di centro un sottospazio proiettivo S di IP: equazioni e dimensione

* Fasci e stelle di iperpiani in IP

* Teorema 26.2: Sia IP uno spazio proiettivo n-dimensionale. Allora: 

(i)                          si ha una corrispondenza biunivoca tra IP* e l’insieme degli iperpiani di IP, i.e. i sistemi lineari di iperpiani in IP si identificano a sottospazi proiettivi di IP*

(ii)                       la corrispondenza biunivoca in (i) induce una corrispondenza biunivoca tra sottospazi proiettivi S = IP(W) di IP di dimensione k, ed i sottospazi proiettivi IP(Ann(W)) in IP* di dimensione n-k-1 che, secondo la biiezione in (i), corrispondono a sistemi lineari di iperpiani di IP centro il corrispondente sottospazio proiettivo S=IP(W) che è il centro del sistema lineare di iperpiani

(iii)                    La biiezione in (ii) inverte le inclusioni

Lezione Prof. Flamini

DUE ORE DI LEZIONE AGGIUNTIVE ONLINE NEL FINE SETTIMANA PER RECUPERO DI 4 ORE PERSE TRA 25 APRILE E 2 GIUGNO E PER 1 ORA PERSA 16 MAGGIO PER EVENTO DI MACROAREA

[G1] Cap. 3 Paragrafo 26

* Esercizi svolti su:

(a) carte affini e punti impropri di sottospazi affini in A^n

(b) chiusure proiettive di sottospazi affini in A^n

(c ) tracce di sottospazi proiettivi nelle varie carte affini di un IP^n

(d) Formule delle proiezioni da un punto P di IP^n e coni proiettanti su un iperpiano sghembo al punto P

(e) Fasci e stelle di iperpiani di un IP^n e sottospazi proiettivi nello spazio proiettivo duale.

* Complementi 26.5: corrispondenza {punti P in IP} {iperpiani H_P in IP*}. Il passaggio dalle coordinate omogenee di P in IP all’equazione cartesiana dell’iperpiano H_P in IP* avviene grazie alla relazione di incidenza in IP x IP* data da: a_0X_0 + a_1X_1 +…a_nX_n=0

* Configurazione di punti e di sottospazi in uno spazio proiettivo.

* Dualità proiettiva: proposizione duale di una proposizione data.

[G1] Cap. 3. Paragrafo 24.

* Esempi ed osservazioni 24.5-4 Riferimento proiettivo in IP = IP(V) individuato da n+2 punti in posizione generale in IP

* Esempio 27.2 Legge di cambiamento di coordinate su una retta proiettiva rispetto al riferimento indotto da tre punti distinti P_0, P_1, N: calcolo esplicito del cambiamento delle coordinate omogenee con metodi di Cramer di modo che P_0 e P_1 siano ordinatamente i due nuovi punti fondamentali mentre N diventi il punto unità del nuovo riferimento

FOGLIO 5  HOMEWORKS (Prof. Flamini)

I

Settimana 12

(2 ore)-23/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Cap. 3. Paragrafo 27.

* Formule di cambiamento di coordinate omogenee in uno spazio proiettivo IP rispetto a due riferimenti proiettivi distinti

* Formule inverse del cambiamento di coordinate omogenee e  composizione di formule cambiamenti di coordinate omogenee in tre riferimenti proiettivi distinti

* Formule del cambiamento di coordinate da un riferimento fissato su IP ad un riferimento individuato da (n+2) punti in posizione generale di IP di cui si conoscono le coordinate nel vecchio riferimento proiettivo di IP

* Isomorfismi tra due spazi proiettivi IP e IP’.

* E’ una relazione di equivalenza tra spazi proiettivi

* Proiettività di uno spazio proiettivo IP

* Gruppo proiettivo PGL(IP) o PGL(n+1, IK)

* Proposizione 27.4 = Teorema fondamentale degli isomorfismi proiettivi e delle proiettività

 

* Corollario di Proposizione 27.4: ritrovo come conseguenza quanto osservato in Esempi ed osservazioni 24.5-4 cioè che dati n+2 punti in posizione generale in uno spazio proiettivo IP(V) di dimensione n, esiste un unico riferimento proiettivo su IP(V) che identifichi ordinatamente gli n+2 punti a punti fondamentali F_0,….,F_n e punto unità U di IP^n (prende il nome di Teorema fondamentale dei riferimenti proiettivi )

  

  

(2 ore)-24/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Cap. 3. Paragrafo 27.

* Figure proiettivamente equivalenti in uno spazio proiettivo

 

* Proprietà proiettive di figure geometriche

 

* Geometria proiettiva

 

* Complementi 27.10-4: punti fissi, luoghi di punti fissi e luoghi fissi (o stabili) di una proiettività f

 

* Complementi 27.10-1: relazioni di equivalenza tra le figure della Geometria Affine, della Geometria Euclidea e della Geometria Proiettiva. Equivalenza affine, equivalenza euclidea ed equivalenza proiettiva

* Complementi 27.10-3: le affinità di uno spazio affine A^n, considerato come la carta affine A_0 di IP^n, si identificano alle proiettività di IP^n che hanno l’iperpiano H_0: X_0=0 (improprio per la carta affine A_0) come sottospazio proiettivo stabile

* Grazie a questa identificazione Aff(A^n) ha una struttura di sottogruppo di PGL(n+1; IK)

* La Geometria Affine (e dunque anche la Geometria Euclidea) è una geometria subordinata alla Geometria Proiettiva

 

 

(2 ore)- 25/05/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

(2 ore)- 26/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Cap. 3. Paragrafo 24. p. 293

* Esempi 24.5-5 (solo per n=2): Sistemi lineari di curve in IP^2(IK), i.e. curve piane proiettive, di grado fissato d

[G1] Cap. 3. Paragrafo 30. p. 355

* Coniche (proiettive) in IP^2(IK) e matrice simmetrica A associata ad una conica proiettiva

* Supporto di una conica proiettiva

* Equazione cartesiana omogenea matriciale della conica proiettiva C

* Classificazione delle coniche proiettive su un  campo IK. Coniche proiettivamente equivalenti.

* Invarianti proiettivi di una conica proiettiva: rango di una conica

* Conica proiettiva non degenere, semplicemente degenere o doppiamente degenere

* Teorema 30.2 forme canoniche proiettive di coniche su IK algebricamente chiuso

* Invarianti proiettivi di una conica proiettiva reale: rango e tipologia di segnatura

* Teorema 30.3 forme canoniche proiettive di coniche reali

* Significato geometrico del rango di una conica proiettiva:

* Molteplicità di intersezione tra una retta ed una conica in un punto P appartenente ad entrambe. Punti singolari e non singolari di una conica

(i) Conica non degenere = irriducibile = non singolare

(ii) Conica semplicemente degenere = riducibile in una coppia di rette incidenti = ha un solo punto come luogo singolare

(iii) Conica doppiamente degenere = conica non ridotta = retta doppia cioè tutti i punti sono singolari

* Se una conica non degenere reale contiene un punto reale, allora ne contiene infiniti

* Esempi

FOGLIO 6 HOMEWORKS (Prof. Flamini)

I

Settimana 13

(2 ore)- 30/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Cap. 3. Paragrafo 31.

* Conica affine (in A^2(IK)): classe di proporzionalità di polinomi di secondo grado nelle indeterminate affini (x,y)

* Supporto in A^2(IK) di una conica affine C

* Identificando A^2(IK) con carta affine A_0 di IP^2(IK): chiusura proiettiva di C, è la conica proiettiva la cui traccia nella carta affine A_0 ridetermina la conica affine C da cui siamo partiti

* Viceversa: una conica affine è traccia, nella carta affine A_0 di IP^2(IK), di una conica proiettiva non avente H_0 (X_0=0) come retta componente

* Classificazione affine delle coniche (affini): coniche affinemente equivalenti.

* Matrice simmetrica completa A associata ad una conica affine C e matrice simmetrica A_0 associata alla forma quadratica della conica C

* Invarianti affini di una conica:

(a) rango della conica C

(b) rango della forma quadratica della conica C

* Conica affine non degenere, semplicemente degenere o doppiamente degenere

* Conica affine a centro o Parabola

* Nel caso IK=IR (oppure nel piano affine complessificato in cui C aveva equazione cartesiana reale in un riferimento reale e si usano solo trasformazioni affini reali su A^2(C)) se si parte da una conica affine reale allora anche il segno del determinante della forma quadratica di C è un invariante affine.

* Se IK = IR (oppure se lavoriamo nel piano affine complessificato in cui C aveva equazione cartesiana reale in un riferimento reale e se ci si limita ad usare solo trasformazioni affini reali su A^2(C)) la classificazione delle coniche affini a centro si stratifica ulteriormente con le due tipologie

(a) Iperbole se det(A_0) <0

(b)  Ellisse se det(A_0) > 0

* Osservazioni 31.2-2 Significati geometrici di caratterizzazione di ellisse, iperbole e parabola in termini di punti impropri della conica affine C

  

  

(2 ore)-31/05/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Cap. 3. Paragrafo 31.

* Osservazioni 31.2-1 Una conica affine su un campo IK si dice conica a centro perchè possiede un unico punto C rispetto a cui e’ simmetrica. C viene detto centro di simmetria della conica affine a centro

* Determinazione delle coordinate del centro C dall’equazione della conica affine a centro C

* Diametri di una conica affine a centro C

* Asintoti di una conica affine a centro C : sono i diametri le cui chiusure proiettive forniscono le rette proiettive tangenti alla conica chiusura proiettiva di C nei punti corrispondenti ai punti impropri di C.

* Se C conica affine generale, gli asintoti sono diametri che non incontrano mai la conica affine nel piano affine (gli unici diametri se IK campo complesso)

* Se IK=IR (oppure nel piano affine complessificato in cui C aveva equazione cartesiana reale in un riferimento reale e si usano solo trasformazioni affini reali su A^2(C)) un’ellisse ha asintoti che sono rette complesse e coniugate la cui intersezione è nell’unico punto reale che è il centro di simmetria dell’ellisse

* Teorema 31.1 forme canoniche affini di coniche affini sia per IK algebricamente chiuso che per IK= IR.

* Algoritmo di riduzione a forma canonica affine

* Le forme canoniche affini sono sempre in numero finito, ma molte di più delle forme canoniche delle coniche proiettive: motivazioni geometriche

 

 

(2 ore)-01/06/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

(2 ore)- 02/06/2023

FESTIVITA’ 2 GIUGNO

  

Settimana 14

(2 ore)-06/06/2023

Lezione Prof. Flamini

[G1] Cap. 3. Paragrafo 31.

* Coniche euclidee reali in E^2(IR)

* Invarianti metrici di una conica e classificazione metrica delle coniche euclidee

* Teorema 31.3 forme canoniche metriche di coniche euclidee.

* Algoritmo di riduzione a forma canonica metrica di una conica euclidea

* Proprietà metriche dell’ellisse generale a punti reali: vertici, semiassi, fuochi, direttrici, eccentricità, diametri, caso della circonferenza

 

* Proprietà metriche dell’iperbole generale: vertici, semiasse trasverso e semiasse non-trasverso, asintoti, diametri, fuochi, direttrici, rami dell’iperbole, eccentricità

 

* Proprietà geometriche della parabola generale: vertice, asse trasverso, fuoco, direttrice, eccentricità

 

  

  

(2 ore)-07/06/2023

[G1]

* Svolgimento di esercizi di riepilogo su coniche proiettive, affini ed euclidee: classificazione, rette tangenti, riduzione a forma canonica proiettiva, riduzione a forma canonic affine e riduzione a forma canonica euclidea

 

 

(2 ore)-08/06/2023

Esercitazioni Prof. Rapagnetta

  

  

(2 ore)-09/06/2023

SVOLGIMENTO II ESONERO SU ARGOMENTI DA SETTIMA SETTIMANA FINO A TREDICESIMA SETTIMANA