Diario delle lezioni di Algebra 2 - a.a. 2019-2020

Corso di Laurea Triennale in
Matematica
a.a 2019-2020 - primo semestre

Diario delle lezioni del corso - da 7 CFU - di

ALGEBRA 2

( elencate in ordine cronologico inverso )

DOCENTE:   Fabio Gavarini

ORARIO

Martedì 14:00-16:00   -   Giovedì 11:00-13:00   -   Venerdì 11:00-13:00






PROGRAMMA PROGRAMMA PROGRAMMA
(versione definitiva, dettagliata)



BIBLIOGRAFIA:
[AaVv] - Autori Varî, Materiale vario disponibile in rete   (per gentile concessione degli autori)
[Ar] - Michael Artin, Algebra, Bollati Boringhieri, Torino, 1997
[Ca1] - Giulio Campanella, Appunti di Algebra 1   (per gentile concessione dell'autore)
[Ca2] - Giulio Campanella, Appunti di Algebra 2   (per gentile concessione dell'autore)
[dR] - Marialuisa J. de Resmini, Appunti di Algebra [parziale!](M. J. de Resmini) [copia locale / copia in rete]   (per gentile concessione dei curatori)
[He] - Israel Nathan Herstein, Algebra, Editori Riuniti University Press, Roma, 2010
[La] - Serge Lang, Algebra, Graduate Texts in Mathematics Vol. 211, Springer Verlag, New York, 2002
[PC] - Giulia Maria Piacentini Cattaneo, Algebra - un approccio algoritmico, ed. Decibel/Zanichelli, Padova, 1996

MOV-KNOT   Materiale didattico vario (dispense, videolezioni, esercizi, compiti d'esame, ecc. ecc.) utile per questo corso   MOV-ICOS


                * * *                 * * *                 * * *                

fine pagina )

TRENTANOVESIMA LEZIONE - 14 Gennaio 2020:
    Esercizi varî su:
      - azioni di gruppi, azioni per automorfismi,
      - gruppi diedrali, gruppi di permutazioni,
      - fattorizzazioni di gruppi in prodotto semidiretto,
      - ricerca di sottogruppi normali in un gruppo,
      - applicazioni dei Teoremi di Classificazione dei Gruppi Abeliani Finiti,
      - classificazione dei gruppi di un ordine assegnato.
  MOV-BULL   FINE del CORSO   MOV-BULL

TRENTOTTESIMA LEZIONE - 13 Gennaio 2020:
    Esercizi varî su:
      - ordine di un elemento in un gruppo,
      - applicazioni del Teorema di Cayley,
      - p-gruppi, sottogruppi di Sylow,
      - applicazioni dei Teoremi di Sylow e del Teorema di Cauchy,
      - prodotti diretti, prodotti semidiretti,
      - gruppo degli automorfismi di un gruppo.

TRENTASETTESIMA LEZIONE - 10 Gennaio 2020:
    Esercizi varî su:
      - estensioni di campi, isomorfismi tra campi, estensioni ciclotomiche (cioè generate da una radice dell'unità),
      - ideali primi e ideali massimali in anelli commutativi unitari, e loro caratterizzazione tramite l'anello quoziente associato,
      - domini euclidei, domini a ideali principali, domini a fattorizzazione unica (=D.F.U.),
      - polinomi a coefficienti in un D.F.U.,
      - applicazioni del Teorema del Doppio Quoziente per anelli.

TRENTASEIESIMA LEZIONE - 9 Gennaio 2020:
    Applicazione: se F è un campo che contiene tutte le radici n-esime dell'unità, allora il gruppo di Galois di xn - c su F è isomorfo ad un sottogruppo di Zn , ed è ad esso isomorfo se xn - c è irriducibile in F[x] .
    Esercizio: descrizione esplicita del gruppo di Galois su Q del polinomio x5 - q per un qQ tale che x5 - q sia irriducibile in Q[x] .
  MOV-BULL   FINE del PROGRAMMA (seguono soltanto esercitazioni e/o ripasso)
BOOKS Bibliografia:   [Ca2] Cap. 5, par. 1, 5   -   [PC] Cap. 7, par. 2-4

TRENTACINQUESIMA LEZIONE - 7 Gennaio 2020:
    Il gruppo di Galois di un polinomio Se in un campo F il gruppo moltiplicativo F*:= F \ {0} è ciclico, allora F è finito.
    Proposizione: Sia f un polinomio, e Gf   il suo gruppo di Galois.
            (a)   Gf   agisce fedelmente sulle radici del polinomio f ;
            (b)   l'azione di Gf sulle radici di f è transitiva   ⇔   il polinomio f è irriducibile.
    Teorema: Il campo C dei numeri complessi è algebricamente chiuso.
    Applicazione: il gruppo di Galois del polinomio xn - 1 sul campo F è isomorfo ad un sottogruppo di U(Zn), ed è isomorfo ad U(Zn) se F = Q .
BOOKS Bibliografia:   [Ca2] Cap. 5, par. 1, 5, 6   -   [PC] Cap. 7, par. 3-4

TRENTAQUATTRESIMA LEZIONE - 20 Dicembre 2019:
    Corollario:   Fp,hFp,k  ⇔  h divide k in N+
    Esercizio: L'unione   ⋃nN+ Fp,n   di tutti i campi finiti di caratteristica p è un campo infinito, ed è chiusura algebrica di ciascuno dei campi Fp,n .
    Teorema: In un campo finito F il gruppo moltiplicativo F*:= F \ {0} è ciclico.
    Esercizio: Se in un campo F il gruppo moltiplicativo F*:= F \ {0} è ciclico, allora F è finito.
    Teorema dell'Elemento Primitivo per campi finiti: Ogni estensione tra campi finiti è (algebrica) semplice.
    Corollario: Per ogni estensione F+/F- tra campi finiti si ha
            |G(F+/F-)|   ≤   |I(F+/F-)|   ≤   [F+:F-]
    L'automorfismo di Frobenius ϕ di un campo finito.
    Teorema: (a) Ogni campo finito è estensione di Galois del suo sottocampo fondamentale, con gruppo di Galois ciclico generato dall'automorfismo di Frobenius ϕ .
            (b) Ogni estensione tra campi finiti F+/F- è di Galois, con gruppo di Galois ciclico generato da ϕ[F-:F0], dove F0 è il sottocampo fondamentale.
    Il Teorema di Corrispondenza di Galois per estensioni tra campi finiti.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 13, par. 6   -   [PC] Cap. 6, par. 3

TRENTATREESIMA LEZIONE - 19 Dicembre 2019:
    Proposizione: Se K/F è un'estensione di Galois, char(F) = 0 , e L è un'estensione intermedia, allora
          L/F è normale (o, equivalentemente, è di Galois)   ⇔   σ(L) ⊆ L per ogni σ in G(K/F)
    Teorema di Corrispondenza di Galois: Se char(F)=0 e K/F è un'estensione finita di Galois, allora le corrispondenze di Galois tra estensioni intermedie di K/F e sottogruppi del gruppo di Galois G(K/F) sono inverse l'una dell'altra. Inoltre, per ogni estensione intermedia L si ha
          L/F è normale (o, equivalentemente, è di Galois)   ⇔   G(K/L) è normale in G(K/F)
e in tal caso G(L/F) è isomorfo a G(K/F)/G(K/L) , mediante un isomorfismo indotto - tramite il Teorema Fondamentale di Omomorfismo - dal morfismo di restrizione da K a L.
    Lemma: Se F è un campo finito, allora |F| = pn , con p = char(F) > 0 , n = [F:F0] , e il sottocampo fondamentale F0 di F è isomorfo a Zp .
    Teorema: Ogni campo finito F di cardinalità pn è (isomorfo a) il campo di spezzamento di   fp,n(x) := xpn - x   su Zp , e i suoi elementi sono tutti radici di   fp,n(x) .
    Corollario: Tutte le estensioni tra campi finiti sono normali.
    Teorema di Unicità per campi finiti: Se due campi finiti hanno la stessa cardinalità allora sono tra loro isomorfi (e viceversa).
    Teorema di Esistenza per campi finiti: Per ogni primo p e per ogni nN+ , esiste un campo finito Fp,n con   |Fp,n| = pn .
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 14, par. 1, 5; cap. 13, par. 6   -   [Ca2] Cap. 5, par. 5; cap. 4, par. 1   -   [He] Cap. 5, par. 6; cap. 7, par. 1   -   [PC] Cap. 7, par. 3; cap. 6, par. 3

TRENTADUESIMA LEZIONE - 17 Dicembre 2019:
    Proposizione: Per un'estensione finita (algebrica) semplice E = F(α) di grado n, con char(F)=0 , si ha   I(E/F) = { φ1 , φ2 , ... , φn }   con   φi(α) = αi   (per ogni i) che sono i coniugati distinti di α in Fa. In particolare, si ha |I(E/F)| = [E:F] .
    Teorema: Se E/F è estensione finita, char(F)=0 e HG(E/F) , allora   [E:EH] = |H|   e   H = G(E/EH) ,   cioè   (Ψ ○ Φ)(H) = H   per le corrispondenze di Galois Ψ e Φ dell'estensione E/F ; in particolare, si ha   Ψ ○ Φ = idGE/F  .
    Estensioni finite di Galois (o "galoisiane"), definite come estensioni finite K/F per le quali si abbia   |G(K/F)| = [K:F] .
    Nota: se K/F è (finita) di Galois, allora   G(K/F) = I(K/F) .
    Teorema: Se K/F è un'estensione finita in caratteristica zero, allora le seguenti proprietà sono equivalenti:
        (a)   K/F è di Galois;
        (b)   K/F è normale;
        (c)   KG(K/F) = F ,   cioè   (Φ ○ Ψ)(F) = F   per le corrispondenze di Galois Ψ e Φ dell'estensione K/F .
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 14, par. 1, 5   -   [Ca2] Cap. 5, par. 5   -   [He] Cap. 5, par. 6   -   [PC] Cap. 7, par. 2-3

TRENTUNESIMA LEZIONE - 12 Dicembre 2019:
    Chiusura algebrica di un campo Fa di un campo F: definizione, esempi, controesempi.
    Lemma: Ogni campo è contenuto in un qualche campo algebricamente chiuso (senza dimostrazione).
    Proposizione: Per ogni campo F esiste una chiusura algebrica Fa.
    Proposizione: Per ogni campo F, la sua chiusura Fa è unica a meno di isomorfismi (senza dimostrazione).
    L'insieme I(E/F) dei monomorfismi di un'estensione di campi E/F nella sua chiusura algebrica Ea.
    Il gruppo di Galois G(E/F) di un'estensione E/F.
    Il sottocampo EH degli H-invarianti in E per ogni sottogruppo H del gruppo AutA(E).
    Le corrispondenze di Galois per un'estensione di campi E/F qualsiasi: proprietà fondamentali.
    Lemma: Il trasformato di un elemento α algebrico su F tramite un φ in I(E/F) è coniugato ad α su F.
    Proposizione: Per ogni E/F estensione finita semplice, si ha |G(E/F)| ≤ |I(E/F)| ≤ [E:F] .
    Lemma: Se E = F(α) è estensione algebrica semplice, con pα(x) polinomio minimo di α su F, per ogni β in Ea coniugato ad α su F esiste un'unica immersione φα,β in I/(E/F) tale che φα,β(α) = β .
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 13, par. 9; cap. 14, par. 1   -   [Ca2] Cap. 5, par. 5   -   [He] Cap. 5, par. 6   -   [PC] Cap. 7, par. 2-3

TRENTESIMA LEZIONE - 10 Dicembre 2019:
    Proposizione: Sia F un campo e f(x) un polinomio irriducibile in F[x]. Allora:
        (a) se char(F)=0 , allora f(x) è separabile;
        (b) se char(F) =: p > 0 , allora f(x) è inseparabile ⇔ f(x) è della forma f(x) = h(xp) per un certo polinomio h(x) in F[x] .
    Teorema dell'Elemento Primitivo (in caratteristica zero): Ogni estensione finita tra campi di caratteristica zero è (algebrica) semplice.
    Esercizi varî sulle estensioni algebriche finite: calcolo del grado, di una base, di un elemento primitivo, del polinomio minimo di un elemento primitivo, ecc. ecc.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 13, par. 5   -   [Ca2] Cap. 4, par. 3; cap. 5, par. 3   -   [He] Cap. 5, par. 5   -   [PC] Cap. 6, par. 3, 6

VENTINOVESIMA LEZIONE - 6 Dicembre 2019:
    Corollario (Unicità dei Campi di Spezzamento): Due qualunque campi di spezzamento su F di uno stesso polinomio f(x) in F[x] sono sempre isomorfi, tramite un isomorfismo che estende l'identità su F.
    Esercizio: In un'estensione K/F con K algebricamente chiuso, il campo intermedio FKa composto di tutti gli elementi di K algebrici su F è a sua volta algebricamente chiuso.
    Proposizione: Sia E/F un'estensione, p(x) un polinomio irriducibile in F[x], e siano α, β ∈ E due radici di p(x). Allora le estensioni - di F - algebriche semplici F(α) e F(β) sono isomorfe, tramite un isomorfismo che è l'identità su F e manda α in β.
    Elementi coniugati in un'estensione di campi; la relazione "essere coniugati" (sul campo base) è un'equivalenza.
    Proposizione: Un'estensione K/F è chiusa per coniugati ⇔ ogni polinomio irriducibile in F[x] che abbia una radice in K si fattorizza in prodotti lineari in K [x] - in altre parole, ha tutte le sue radici in K.
    Estensioni normali.
    Teorema: Un'estensione K/F è finita e normale ⇔ ∃ un polinomio f(x) ∈ F[x] \ F tale che K sia il campo di spezzamento di f(x) su F.
    Derivazione (formale) di polinomi: definizione, proprietà fondamentali, caratterizzazione. Radici multiple di un polinomio.
    Proposizione: Un polinomio p(x) ∈ F[x] \ F ha una radice multipla (in una opportuna estensione di F[x]) ⇔ MCD(p(x),p'(x)) ≁ 1 in F[x]   - in altre parole, p(x) e la sua derivata p'(x) non sono primi tra loro.
    Polinomi separabili, polinomi inseparabili.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 13, par. 5   -   [Ca2] Cap. 4, par. 3; cap. 5, par. 2, 3   -   [He] Cap. 5, par. 3, 5   -   [PC] Cap. 6, par. 2-3, 5

VENTOTTESIMA LEZIONE - 5 Dicembre 2019:
    Caratterizzazioni alternative dei campi algebricamente chiusi.
    Campi di spezzamento di un polinomio.
    Teorema (Esistenza dei Campi di Spezzamento): Se F è un campo, allora per ogni f(x) in F[x] \ F esiste un campo di spezzamento E di f(x) su F, con grado [E:F] ≤ ∂(f(x))!
    Teorema: Ogni isomorfismo φ tra due campi F ed F si estende ad un isomorfismo ψ tra campi di spezzamento E ed E' di polinomi f(x) ed f'(x) - in F[x] e in F'[x] rispettivamente - tra loro corrispondenti tramite φ.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 13, par. 5   -   [Ca2] Cap. 4, par. 1-3; cap. 5, par. 2   -   [He] Cap. 5, par. 3   -   [PC] Cap. 6, par. 2

VENTISETTESIMA LEZIONE - 3 Dicembre 2019:
    Corollario: Se K/F è un'estensione finita, allora ogni elemento a in K è algebrico su F, con grado un divisore di [K:F]. In particolare, per un'estensione K/F di grado primo ogni elemento a in K\F genera K su F, cioè   K = F(a) .
    Esercizio: Se aK è algebrico sul sottocampo F, e pa(x) è il suo polinomio minimo, allora ogni radice di pa(x) in K ha ancora pa(x) come suo polinomio minimo.
    Proposizione: In ogni estensione K/F, l'insieme FKa di tutti gli elementi di K algebrici su F è un campo, estensione intermedia tra F e K.
    Estensioni algebriche, estensioni trascendenti. Ogni estensione finita è algebrica, ma non viceversa.
    Esercizio: Se α1, ... , αnK sono algebrici sul sottocampo F, allora l'estensione F1, ... , αn)/F è finita (e quindi algebrica).
    Proposizione: In una torre di estensioni, l'estensione complessiva è algebrica se e soltanto se ciascun passo della torre è un'estensione algebrica.
    Lemma: Se F è un campo, allora per ogni f(x) in F[x] \ F esiste un campo K estensione di F che contiene (almeno) una radice di f(x) e tale che [K:F] ≤ ∂(f(x)) . In particolare, se f(x) è irriducibile, allora esiste un K come sopra e tale che [K:F] = ∂(f(x)) .
    Campi algebricamente chiusi: definizione, esempi, controesempi.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 13, par. 1-3, 5, 9   -   [Ca2] Cap. 4, par. 1-3   -   [He] Cap. 5, par. 1, 3   -   [PC] Cap. 6, par. 1-2

VENTISEIESIMA LEZIONE - 29 Novembre 2019:
    Estensioni di campi. Il grado di un'estensione di campi; estensioni finite ed estensioni infinite. Moltiplicatività del grado in una torre di estensioni.
    Conseguenze della moltiplicatività del grado:
        (a) in una torre di estensioni, l'estensione complessiva è finita se e soltanto se ciascun passo della torre è un'estensione finita;
        (b) un'estensione finita di grado primo non ha estensioni intermedie se non quelle banali.
    Il sottoanello intermedio F[S] e il sottocampo intermedio F(S) generati su F da un sottoinsieme S in un'estensione K di F ; F(S) è (isomorfo a) il campo dei quozienti di F[S].
    Estensioni finitamente generate; estensioni semplici.
    Elementi algebrici e elementi trascendenti in un'estensione K di F.
    Teorema: Se aK è trascendente su F, allora F[a] è isomorfo a F[x], e F(a) è isomorfo a F(x). In particolare, l'estensione F(a)/F è infinita.
    Teorema: Se aK è algebrico su F, allora F(a) = F[a] ed è isomorfo a F[x]/(pa(x)) dove pa(x) è un polinomio irriducibile monico in F[x], detto "polinomio minimo di a su F ". In particolare, [F(a):F] è uguale al grado di pa(x) .
    Corollario: Per ogni aK estensione di F si ha:   a è trascendente, risp. algebrico, su F ⇔ l'estensione F(a)/F è infinita, risp. finita.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 13, par. 1-3   -   [Ca2] Cap. 4, par. 1-2   -   [He] Cap. 5, par. 1   -   [PC] Cap. 6, par. 1

VENTICINQUESIMA LEZIONE - 28 Novembre 2019:
    (Contro)Esempio: per ogni campo K, l'anello K[x2, x3] - sottoanello di K[x] generato da K∪{x2, x3} - è un domino che non è un D.MCD.
        La caratteristica char(R) di un anello R. Nel caso di un anello unitario, char(R) è l'ordine di 1R nel gruppo additivo (R ; + ) .
    Lemma: Per ogni anello R privo di divisori di zero si ha char(R) = 0 oppure char(R) è un numero primo.
        Il sottoanello fondamentale R[0] di un anello unitario R. Il sottocampo fondamentale F0 di un campo F.
    Proposizione: (a) Se R è un anello unitario, allora R[0] è isomorfo a Zchar(R) .
        (b) Se F è un campo, allora F0 è isomorfo a Zchar(R) se char(R) > 0 , e a Q se invece char(R) = 0 .
    Lemma: Un polinomio non nullo a coefficienti in un dominio ha al più tante radici quanto è il suo grado.
    Teorema: Ogni sottogruppo finito del gruppo moltiplicativo di un campo è ciclico.
    Corollario: (a) Per ogni campo finito F, ogni sottogruppo del gruppo moltiplicativo F \{0} è ciclico. In particolare, Zp\{0} è gruppo ciclico per ogni primo p in N+ .
        (b) Per ogni campo K e per ogni n in N+ , le radici n-esime di 1K in K formano un sottogruppo ciclico del gruppo moltiplicativo K \{0} .
BOOKS Bibliografia:   [Ca2] Cap. 3, par. 4   -   [PC] Cap. 3, par. 2; cap. 4, par. 10; cap. 6, par. 3

VENTIQUATTRESIMA LEZIONE - 26 Novembre 2019:
    Applicazioni del criterio di Eisenstein alla ricerca di polinomi irriducibili.
        Esempio: per ogni primo pN+, il polinomio   fp(x) := xp-1 + xp-2 + ... + x2 + x + 1   è irriducibile.
    Criterio di Riduzione per l'analisi della fattorizzabilità di un polinomio.
    Criterio della Radice Intera: Sia R un D.F.U., QR il suo campo dei quozienti, f(x) un polinomio in R[x]: se α = n/d in QR è una radice di f(x), con n e d primi tra loro, allora n e d dividono (in R) rispettivamente il termine noto e il coefficiente direttore di f(x).
    Esercizi varî sulla ricerca di radici e sulla fattorizzazione esplicita di un polinomio f(x) a coefficienti in un D.F.U. (tramite applicazioni del Criterio di Eisenstein, del Criterio di Riduzione, del Criterio della Radice Intera, ecc. ecc.).
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 11, par. 1-4   -   [Ca2] Cap. 3, par. 3   -   [He] Cap. 3, par. 9-11   -   [PC] Cap. 3, par. 1-3; cap. 4, par. 8, 9

VENTITREESIMA LEZIONE - 22 Novembre 2019:
    Proposizione: Dato f non nullo in R[x], con R un D.F.U., e QR campo dei quozienti di R, si ha che:
      (a)   f è invertibile in R[x] ⇔ f è una costante invertibile, dunque   U(R[x]) = U(R) ;
        (b.1)   se fR , allora   f è irriducibile in R[x] ⇔ f è irriducibile in R ;
        (b.2)   se fR[x] ∖ R , allora   f è irriducibile in R[x] ⇔ f è primitivo e f è irriducibile in QR[x] .
    Teorema: Se R è un D.F.U., allora anche R[x] è un D.F.U. In conseguenza, pure R[x1,...,xn] è un D.F.U.
    Controesempio: un esempio di D.MCD che non è un D.B. né un D.F.
    Teorema di Ruffini: Per ogni anello commutativo unitario A, per ogni α in A e ogni f(x) in A[x] , si ha
          (x-α) divide f(x) in A[x]   ⇔   f(α) = 0
    Criterio di Eisenstein: Sia R un D.F.U., QR il suo campo dei quozienti, f(x) un polinomio in R[x], e sia p un primo in R tale che:
        (1) p non divide il coefficiente direttivo di f ,   (2) p divide tutti gli altri coefficienti di f ,   (3) p2 non divide il termine noto di f .
    Allora f(x) è irriducibile in QR[x] ; in aggiunta, se f(x) è primitivo, allora esso è irriducibile anche in R[x].
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 11, par. 1-4   -   [Ca2] Cap. 3, par. 3   -   [He] Cap. 3, par. 9-11   -   [PC] Cap. 3, par. 1-3; cap. 4, par. 8, 9

VENTIDUESIMA LEZIONE - 21 Novembre 2019:
    La funzione di valutazione "altezza" in un D.F.U.
    Teorema (criterio per i D.F.U.): Per un dominio unitario D, le seguenti condizioni sono equivalenti:
        (a) D è un D.F.U.;
        (b) in D vale la (ccd) e ogni irriducibile è primo;
        (c) D è un D.F. e in esso ogni irriducibile è primo.
    Richiami sul campo dei quozienti di un dominio: definizione e costruzione.
    Polinomi a coefficienti in un D.F.U.: il contenuto c(f) di un polinomio f, polinomi primitivi.
    Esempio: in ogni D.E., la valutazione del dominio stesso è una funzione di valutazione.
    Lemma di Gauss: Sia R un D.F.U. Per ogni coppia di polinomi non nulli f, g in R[x] si ha   c(f g) = c(f) c(g) .
In particolare, il prodotto di due polinomi primitivi è a sua volta un polinomio primitivo.
    Lemma: Sia R un D.F.U., QR il campo dei quozienti di R, e f, g in R[x] con   c(f) = 1 . Allora f divide g in QR[x] ⇔ f divide g in R[x] .
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 10, par. 6; cap. 11, par. 1-4   -   [Ca2] Cap. 3, par. 3   -   [He] Cap. 3, par. 6, 9-11   -   [PC] Cap. 3, par. 1-3; cap. 4, par. 6, 8

VENTUNESIMA LEZIONE - 19 Novembre 2019:
    Classi notevoli di domini: domini a fattorizzazione (=:D.F.) - o "domini atomici" (="D.A.") - e domini a fattorizzazione unica (=:D.F.U.): le inclusioni (strette)   D.I.P. ⫋ D.F.U. ⫋ D.F. (⫋ DOMINI)
    Criterio di divisibilità in un D.F.U.
    Proposizione: In ogni D.F.U., esistono MCD(a,b) e mcm(a,b) e vale l'identità MCD(a,b) mcm(a,b) = a b . In particolare, ogni D.F.U. è un D.MCD, cioè vale l'inclusione   D.F.U. ⫋ D.MCD .
    Condizione della catena discendente - o (ccd) - e funzioni di valutazione in un dominio.
    Esempio: in ogni D.E., la valutazione del dominio stesso è una funzione di valutazione.
    Lemma: (a) Un dominio in cui valga la (ccd) è un D.F.
        (b) Se in un dominio esiste una funzione di valutazione, allora vale la (ccd); in particolare, tale dominio è un D.F.
    Applicazione: Ogni dominio della forma Z[ -z ] - con z un intero non quadrato - è un D.F.
    Lemma: (a) In un dominio in cui ogni irriducibile sia primo, ogni fattorizzazione in irriducibili è unica.
        (b) In un D.B., ogni irriducibile è primo.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 10, par. 7; cap. 11, par. 1, 2   -   [Ca2] Cap. 3, par. 3   -   [He] Cap. 3, par. 7-9   -   [PC] Cap. 4, par. 7-9

VENTESIMA LEZIONE - 15 Novembre 2019:
    Richiami su anelli commutativi unitari: divisibilità, divisori di zero, domini (di integrità), elementi invertibili, elementi associati, campi; elementi irriducibili (=atomi), elementi primi. Ogni primo è irriducibile.
    Proposizione: Un anello commutativo unitario A è un campo ⇔ A ha soltanto gli ideali banali ⇔ ogni morfismo di anelli con dominio A è nullo oppure è iniettivo.
    Ideali primi e ideali massimali in anelli commutativi unitari. Un ideale I è primo, risp. massimale, in A ⇔ il quoziente corrispondente A/I è un dominio, risp. un campo; come conseguenza, ogni ideale massimale è primo.
    Massimo comun divisore (=:MCD) e minimo comune multiplo (=:mcm) tra a e b in un anello commutativo unitario; identità di Bézout per il MCD (richiami).
    Classi notevoli di domini: domini di Bézout (=:D.B.), domini con MCD (=:D.MCD), domini euclidei (=:D.E.), domini a ideali principali (=:D.I.P.).
    Le inclusioni (strette) tra classi notevoli di domini
          CAMPI ⫋ D.E. ⫋ D.I.P. ⫋ D.B. ⫋ D.MCD (⫋ DOMINI)
    Esempi e controesempi di domini di ciascuna classe notevole.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 10, par. 7; cap. 11, par. 2   -   [Ca2] Cap. 3, par. 1, 3   -   [He] Cap. 3, par. 7-9   -   [PC] Cap. 4, par. 5, 7

DICIANNOVESIMA LEZIONE - 14 Novembre 2019:
    Il commutatore (x,y) di due elementi x e y in un gruppo G. Il sottogruppo derivato G' di G; proprietà fondamentali di G' e di G/G'. La serie derivata dei sottogruppi derivati successivi in un gruppo.
    Gruppi risolubili: definizione tramite successione di sottogruppi a quozienti abeliani.
    Esempi di gruppi risolubili:
      (1) ogni gruppo abeliano è risolubile;
      (2) ogni gruppo di ordine pq con p e q primi è risolubile;
      (3) ogni gruppo simmetrico Sn con n ≤ 4 è risolubile.
    Teorema (caratterizzazione dei gruppi risolubili in termini della serie derivata): Un gruppo G è risolubile ⇔ la serie derivata di G si arresta al sottogruppo banale.
    Proposizione: Tutti i sottogruppi e tutte le immagini omomorfe di un gruppo risolubile sono risolubili.
    Proposizione: Sia G un gruppo ed N un suo sottogruppo normale. Se N e G/N sono risolubili, allora anche G stesso è a sua volta risolubile.
    Applicazione: Ogni gruppo di ordine p q r con p, q ed r primi distinti è risolubile (esercizio).
    Teorema: Ogni p-gruppo finito (con p primo) è risolubile.
    Controesempi di gruppi risolubili: Ogni gruppo simmetrico Sn con n ≥ 5 è non risolubile.
BOOKS Bibliografia:   [Ca2] Cap. 5, par. 4   -   [PC] Cap. 5, par. 15

DICIOTTESIMA LEZIONE - 12 Novembre 2019:
    Caratterizzazione dei gruppi che siano (isomorfi a) un prodotto diretto di un numero finito gruppi.
    Proposizione: Ogni gruppo abeliano finito è prodotto diretto (interno) dei suoi sottogruppi di Sylow.
    2o Teorema di Classificazione dei Gruppi Abeliani Finiti: Ogni gruppo abeliano finito è isomorfo in modo unico ad un prodotto diretto di gruppi ciclici della forma   ×i=1k ×j=1si Zpiri,j   dove p1 , ... , pk sono i primi distinti che dividono l'ordine del gruppo e ciascuna stringa   r := (ri,1 , ri,2 , ... , ri,si )   è una partizione.
    Corollario (Teorema di Classificazione dei Gruppi Abeliani di ordine assegnato): Per ogni n in N+ , con fattorizzazione in primi   n = ∏i=1k piei , le classi di isomorfismo dei gruppi abeliani finiti di ordine n sono in biiezione con le stringhe (ν1 , ... , νk) di partizioni degli esponenti e1 , ... , ek .
    L'algoritmo di passaggio dall'uno all'altro tipo di fattorizzazione (in prodotto diretto di gruppi ciclici) data dal 1° e/o dal 2° Teorema di Classificazione dei Gruppi Abeliani Finiti: esempi particolari e procedura generale.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 12, par. 6   -   [Ca2] Cap. 2, par. 5   -   [He] Cap. 2, par. 14   -   [PC] Cap. 5, par. 17

DICIASSETTESIMA LEZIONE - 8 Novembre 2019:
    Il problema della classificazione dei gruppi abeliani finiti. Esempi di fattorizzazione di un gruppo abeliano finito in prodotto diretto di gruppi ciclici di tipo "canonico".
    1o Teorema di Classificazione dei Gruppi Abeliani Finiti: Ogni gruppo abeliano finito è isomorfo ad un prodotto diretto di gruppi ciclici del tipo   Ze1 × Ze2 × ... × Zet   dove t=1=e1 oppure et>1 ed e1 , e2 , ... , et sono interi positivi tali che ciascuno divida il precedente. Inoltre, la successione (e1 , e2 , ... , et) di tali interi è univocamente determinata dalla classe di isomorfismo del gruppo G, e due successioni diverse corrispondono a gruppi non isomorfi.
    Teorema di Classificazione dei p-Gruppi Abeliani Finiti: Ogni p-gruppo abeliano finito di ordine ps (con p primo e s ≥ 1) è isomorfo ad un prodotto diretto di p-gruppi ciclici   Zpc1 × Zpc2 × ... × Zpct   dove   c := (c1,c2,...,ct)   è una partizione di s, cioè   c1c2 ≥ ... ≥ ct   e   c1 + c2 + ... + ct = s . Inoltre, la partizione c è univocamente determinata dalla classe di isomorfismo del gruppo G. In particolare, le classi di isomorfismo dei p-gruppi abeliani di ordine ps sono in biiezione con le partizioni di s.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 12, par. 6   -   [Ca2] Cap. 2, par. 5   -   [He] Cap. 2, par. 14   -   [PC] Cap. 5, par. 17

SEDICESIMA LEZIONE - 7 Novembre 2019:
    Esercizi varî sui gruppi: classificazione dei gruppi di ordine pq (con p e q primi), applicazioni dei Teoremi di Sylow, gruppi di permutazioni, ecc. ecc.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 5, par. 5-7; Cap. 6, par. 1-6   -   [Ca2] Cap. 2, par. 1-4   -   [He] Cap. 2, par. 12   -   [PC] Cap. 5, par. 2, 3, 12

QUINDICESIMA LEZIONE - 5 Novembre 2019:
    Teoremi di Sylow: Sia G un gruppo di ordine pαm con p primo e m non divisibile per p. Allora:
      (a) esistono p-sottogruppi di Sylow in G;
      (b) ogni p-sottogruppo di G è contenuto in un p-Sylow;
      (c) tutti i p-sottogruppi di Sylow di G sono tra loro coniugati;
      (d) il numero νp di p-sottogruppi di Sylow in G divide m ed è congruente a 1 modulo p.
    Corollario: Dato un p-Sylow Σp in G, si ha     Σp è normale in G   ⇔   νp = 1   ⇔   Σp è caratteristico in G .
    Teorema: In ogni gruppo G di ordine pαm con p primo e m non divisibile per p, per ogni p-sottogruppo di Sylow primo Σp in G esiste una catena di sottogruppi   {eG} = H0H1 ≤ ... ≤ Hα-1Hα = Σp   in cui ciascun sottogruppo è normale nel successivo e il relativo quoziente è isomorfo a Zp , e quindi ogni Hi ha ordine pi. In particolare, se   |G| = p1α1 p2α2 ... pkαk   è la fattorizzazione in primi dell'ordine di G, allora il Teorema di Lagrange si inverte per G per ogni divisore dell'ordine |G| della forma   d = piei .
    Esempi ed applicazioni dei Teoremi di Sylow:
      (1) ogni gruppo di ordine 28 ha un sottogruppo caratteristico di ordine 7;
      (2) ogni gruppo di ordine 56 ha almeno un sottogruppo caratteristico.
BOOKS Bibliografia:   [Ar] Cap. 6, par. 4   -   [Ca2] Cap. 2, par. 4   -   [He] Cap. 2, par. 12   -   [PC] Cap. 5, par. 12

QUATTORDICESIMA LEZIONE - 31 Ottobre 2019:
    Definizione di p-gruppi, per p primo.
    Teorema: In ogni p-gruppo non banale G il centro Z(G) è a sua volta non banale.
    Proposizione: In ogni p-gruppo di ordine pn, esiste una catena di sottogruppi   {eG} = H0H1 ≤ ... ≤ Hn-1Hn = G   in cui ciascun sottogruppo è normale nel successivo e il relativo quoziente è isomorfo a Zp .
    Teorema: Ogni gruppo di ordine p2 (con p primo) è abeliano, ed è isomorfo a Zp2 oppure a Zp×Zp .
    Proposizione: Per ogni primo p e per ogni n ≥ 3 esiste un gruppo di ordine pn che non è abeliano.
    Definizione di p-sottogruppo di Sylow.
    Esempio: le matrici triangolari superiori (oppure inferiori) unipotenti in GLn(Zp) formano un p-sottogruppo di Sylow.
    Esempi di G-spazi:
      (1) le forme canoniche di Jordan come rappresentanti delle orbite dell'azione per coniugazione di GLn(C) su Mn×n(C);
      (2) la grassmanniana Grk,n dei sottospazi vettoriali di dimensione k in uno spazio vettoriale V di dimensione n come GL(V)-spazio omogeneo.
NEW Bibliografia:   [Ar] Cap. 6, par. 1   -   [Ca2] Cap. 2, par. 3, 4   -   [He] Cap. 2, par. 11   -   [PC] Cap. 5, par. 12

TREDICESIMA LEZIONE - 29 Ottobre 2019:
    Teorema: Il gruppo diedrale Dn è (isomorfo a) il prodotto semidiretto del suo sottogruppo (normale) delle rotazioni - che è ciclico di ordine n - con il sottogruppo generato da una qualsiasi riflessione - che è ciclico di ordine 2.
    Lemma: Se ρ è una qualsiasi rotazione e τ è una qualsiasi riflessione in Dn , allora si ha   τ ρ = ρ-1 τ .
    Applicazioni del Teorema di Burnside (per opportune azioni del gruppo diedrale Dn su un insieme Vn di n elementi, e le corrispondenti azioni di Dn su insiemi di partizioni di Vn in blocchi di dimensioni prefissate).
    Il problema di invertire il Teorema di Lagrange. Nel caso dei gruppi ciclici il Teorema di Lagrange si inverte (con unicità).
    Teorema di Cauchy: Se è un gruppo finito, per ogni primo p che divida |G| esiste in G un elemento di ordine p - o, equivalentemente, esiste in G un sottogruppo di ordine p. In particolare, per divisori primi dell'ordine di un gruppo finito il Teorema di Lagrange si inverte.
NEW Bibliografia:   [Ca2] Cap. 2, par. 4   -   [PC] Cap. 5, par. 4, 12

DODICESIMA LEZIONE - 25 Ottobre 2019:
    Teorema: Le permutazioni pari formano un sottogruppo (detto "sottogruppo alterno su n elementi") An normale in Sn , di indice 2, la cui unica classe laterale (destra/sinistra) diversa da An stesso è l'insieme delle permutazioni dispari. Inoltre, Sn è prodotto semidiretto del suo semigruppo normale An con il sottogruppo ⟨τ⟩ = {id,τ} generato da una qualunque trasposizione τ = (hk) .
    Partizioni di un numero naturale n. La partizione di n associata ad una permutazione in Sn data dalla lunghezza dei suoi cicli disgiunti.
    Calcolo della coniugazione nel gruppo Sn .
    Teorema (classificazione delle classi coniugate nel gruppo Sn): La funzione che associa ad una permutazione in Sn la corrispondente partizione di n induce (tramite il Teorema Fondamentale delle Applicazioni) una biiezione canonica tra l'insieme delle classi coniugate in Sn e l'insieme delle partizioni di n.
    Grafi, digrafi; il grafo soggiacente a un digrafo (cenni).
    Il gruppo degli automorfismi di un grafo e il gruppo degli automorfismi di un digrafo, come sottogruppi del gruppo di permutazioni sull'insieme dei vertici.
    Il gruppo diedrale Dn ; rotazioni e riflessioni.
NEW Bibliografia:   [Ar] Cap. 5, par. 3   -   [Ca1] Cap. IV, par. 3-4   -   [PC] Cap. 5, par. 2-4

UNDICESIMA LEZIONE - 24 Ottobre 2019:
    Il gruppo simmetrico Sn . Notazioni possibili, calcolo esplicito usando le diverse notazioni. Le trasposizioni.
    Teorema: Ogni permutazione si fattorizza - in modo essenzialmente unico - come prodotto di cicli disgiunti (cioè permutazioni cicliche operanti su sottoinsiemi a due a due disgiunti), i quali permutano gli uni con gli altri.
    Lemma: L'ordine di una permutazione è il m.c.m. degli ordini dei suoi cicli disgiunti.
    Proposizione: Ogni permutazione si fattorizza - in modo non unico - come prodotto di trasposizioni.
    L'azione (per automorfismi di anello) di Sn sull'anello di polinomi Z[x1,...,xn] .
    Teorema: Le fattorizzazioni di una stessa permutazione come prodotto di trasposizioni hanno tutte un numero di fattori con la stessa parità.
    Permutazioni pari e permutazioni dispari.
NEW Bibliografia:   [Ca1] Cap. IV, par. 3   -   [PC] Cap. 5, par. 2

DECIMA LEZIONE - 22 Ottobre 2019:
    Lemma: Un'azione di un gruppo G su un G-spazio E induce canonicamente
      - un'azione di G sull'insieme delle parti di E,
      - un'azione di G sull'insieme delle parti finite di E,
      - un'azione di G sull'insieme delle parti di E di cardinalità fissata,
      - un'azione di G sull'insieme delle partizioni in E.
    Proposizione: In ogni G-spazio X c'è una biiezione canonica tra l'orbita di un elemento x e l'insieme G/Stx delle classi laterali sinistre in G modulo il sottogruppo stabilizzatore di x.
    La relazione tra cardinalità del gruppo G, cardinalità dell'orbita di x e cardinalità dello stabilizzatore di x per un punto x in un G-spazio.
    La Equazione delle Classi in un gruppo finito.
    Il centro Z(G) come sottoinsieme dei punti del gruppo G la cui classe coniugata sia banale.
    Il Teorema di Burnside per il calcolo del numero di G-orbite in un G-spazio finito (con G gruppo finito).
    Esempi ed applicazioni della teoria dei G-spazi: il calcolo del numero di anagrammi di una parola data.
NEW Bibliografia:   [Ar] Cap. 5, par. 5-8; Cap. 6, par. 1-3   -   [Ca2] Cap. 2, par. 3   -   [PC] Cap. 5, par. 11

NONA LEZIONE - 18 Ottobre 2019:
    Azioni e rappresentazioni di un semigruppo (o un monoide, o un gruppo) S su un insieme; corrispondenza tra le due nozioni; S-spazi (o "S-insiemi").
    L'equivalenza canonica indotta in un G-spazio; G-orbite, azioni fedeli, azioni transitive e G-spazi omogenei, l'insieme EG dei punti fissi in un G-spazio.
    Lo stabilizzatore Ste di un punto e in un G-spazio; Ste è un sottogruppo di G, e si ha:   (1) Stg.e = g Ste g-1 ,   (2) eEGSte = G .
    Esempi varî di G-spazi:
      - ogni insieme E è un S(E)-spazio - fedele e omogeneo - per il gruppo S(E) di tutte le permutazioni di E ;
      - l'azione di un gruppo G si restringe ad un'azione di ciascun suo sottogruppo H, e ogni G-orbita è unione disgiunta di H-orbite;
      - l'azione regolare sinistra e l'azione regolare destra (entrambe fedeli e transitive) di un gruppo G su sé stesso;
      - l'azione per coniugazione (o "per coniugio") di un gruppo G su sé stesso per coniugazione; classe coniugata e centralizzante di un elemento in G ;
      - l'azione sinistra-&-destra di GLn(K) x GLn(K) su Matnxn(K): le orbite sono in biiezione con {0,...,n} , secondo il rango di ogni matrice in Matnxn(K) - grazie al procedimento di "riduzione a scala" di Gauss.
NEW Bibliografia:   [Ar] Cap. 5, par. 5-6, 8; Cap. 6, par. 1   -   [Ca2] Cap. 2, par. 3   -   [PC] Cap. 5, par. 11, 14

OTTAVA LEZIONE - 17 Ottobre 2019:
    Esempi ed esercizi varî:
      - il gruppo U(A[[x]]) delle serie formali invertibili è prodotto semidiretto del sottogruppo U(A) per il sottogruppo normale (1 + x A[[x]]) .
      - per ogni n in N, l'anello EndGr(Zn) è isomorfo a Zn stesso (tramite il Teorema di Cayley), e il gruppo AutGr(Zn) è isomorfo a U(Zn) .
      - per ogni n in N, gli endomorfismi e gli automorfismi dell'anello Zn sono soltanto quelli banali.
      - descrizione dei prodotti semidiretti del gruppo (Zp ; +) per il gruppo (Zq ; +) quando p e q sono primi.
NEW Bibliografia:   [PC] Cap. 5, par. 14

SETTIMA LEZIONE - 15 Ottobre 2015:
    Esempi varî di gruppi prodotto diretto.
    Caratterizzazione dei gruppi prodotto semidiretto: Esiste un endomorfismo idempotente λ di un gruppo GG è prodotto semidiretto - i cui fattori sono Im(λ) e Ker(λ).
    Esempi varî di gruppi prodotto semidiretto (tramite applicazione della caratterizzazione di cui sopra).
NEW Bibliografia:   [PC] Cap. 5, par. 14

SESTA LEZIONE - 11 Ottobre 2019:
    Endomorfismi e automorfismi di un gruppo; gli endomorfismi interni.
    Gli endomorfismi interni di un gruppo G formano un sottogruppo normale Int(G) del gruppo Int(G) di tutti gli automorfismi.
    Sottogruppi caratteristici. Ogni sottogruppo caratteristico è normale.
    Il centro Z(G) di un gruppo. Z(G) è sottogruppo caratteristico.
    Il prodotto semidiretto di due gruppi e N associato a un morfismo φ da H a Aut(N): costruzione e proprietà fondamentali. Il prodotto diretto di due gruppi è il prodotto semidiretto associato al morfismo φ costante.
    Caratterizzazione dei gruppi che siano (isomorfi al) prodotto semidiretto di due loro sottogruppi (detti "prodotti semidiretti interni").
NEW Bibliografia:   [PC] Cap. 5, par. 9, 14

QUINTA LEZIONE - 10 Ottobre 2019:
    Prodotto cartesiano di insiemi, proiezioni canoniche associate.
    Prodotto diretto di gruppoidi; le proiezioni canoniche sono morfismi. Casi particolari dei gruppi e degli anelli; i morfismi (iniettivi) canonici associati ad ogni fattore del prodotto diretto.
    Proposizione: Il prodotto diretto di due gruppi, risp. di due anelli, si fattorizza in prodotto di due sottogruppi normali, risp. di due ideali, a intersezione banale.
    Criterio perché un gruppo, risp. un anello, sia isomorfo al prodotto diretto di due gruppi, risp. di due anelli. Prodotti diretti interni di gruppi e di anelli.
    Esempi di prodotti diretti interni di gruppi e di anelli (mediante applicazioni del Criterio).
NEW Bibliografia:   [Ar] Cap. 2, par. 8   -   [Ca2] Cap. 2, par. 2, 5   -   [He] Cap. 2, par. 13   -   [PC] Cap. 5, par. 14

QUARTA LEZIONE - 8 Ottobre 2019:
    Il Secondo Teorema di Isomorfismo per anelli.
    Esercizi varî sulle applicazioni del Teorema Fondamentale di Omomorfismo e dei Teoremi di Isomorfismo.
NEW Bibliografia:   [Ar] Cap. 2, par. 4-7; Cap. 10, par. 3-5   -   [Ca2] Cap. 1, par. 3-5   -   [PC] Cap. 4, par. 4-5; Cap. 5, par. 9-10

TERZA LEZIONE - 4 Ottobre 2019:
    La corrispondenza tra sottoanelli e la corrispondenza tra ideali sinistri/destri/bilateri nel dominio e nel codominio di un morfismo tra anelli. Il caso particolare delle proiezioni canoniche.
    Il Primo Teorema di Isomorfismo per gruppi.
    Il Primo Teorema di Isomorfismo per anelli.
    Il Secondo Teorema di Isomorfismo per gruppi.
NEW Bibliografia:   [Ar] Cap. 2, par. 7; Cap. 10, par. 4   -   [Ca2] Cap. 1, par. 4-5   -   [PC] Cap. 4, par. 4; Cap. 5, par. 10

SECONDA LEZIONE - 3 Ottobre 2019:
    Richiami dal corso di Algebra 1:
        (1) Anelli; sottoanelli, ideali sinistri/destri/bilateri in un anello.
        (2) Caratterizzazione degli ideali (bilateri) in termini di equivalenze associate: per ogni sottogruppo additivo I di un anello A si ha
              ρI è congruenza (di anello)   ⇔   A/ρI è anello   ⇔   il sottogruppo additivo I è un ideale (bilatero).
        (3) Morfismi tra anelli; immagine e nucleo di un morfismo tra anelli; il Teorema Fondamentale di Omomorfismo per Anelli.
        (4) Caratterizzazione degli ideali (bilateri) di un anello A:
              "ideali (bilateri) di A" = "nuclei di morfismi con dominio A" = "classi di congruenza in A dell'elemento neutro 0A"
    Versione forte del Teorema Fondamentale delle Applicazioni (cenni).
    Versione forte del Teorema Fondamentale di Omomorfismo per Gruppoidi (cenni).
    Versione forte del Teorema Fondamentale di Omomorfismo per Gruppi (cenni).
    Versione forte del Teorema Fondamentale di Omomorfismo per Anelli (cenni).
    Il prodotto di sottogruppi in un gruppo: condizioni necessarie perché sia un sottogruppo, o sia un sottogruppo normale.
    La somma di sottoanelli in un anello: condizioni necessarie perché sia un sottoanello, o sia un ideale sinistro/destro/bilatero.
    La corrispondenza tra sottogruppi e la corrispondenza tra sottogruppi normali nel dominio e nel codominio di un morfismo tra gruppi. Il caso particolare delle proiezioni canoniche.
NEW Bibliografia:   [Ar] Cap. 2, par. 1-8; Cap. 10, par. 1-4   -   [Ca2] Cap. 1, par. 1-4   -   [PC] Cap. 4, par. 1-4; Cap. 5, par. 9-10

  PRIMA LEZIONE - 1 Ottobre 2019:
    Considerazioni generali sul corso: programma, bibliografia, modalità d'esame, ecc.
    Richiami dal corso di Algebra 1:
        (1) Insiemi, operazioni tra insiemi; corrispondenze e loro composizione; funzioni (o "applicazioni"), relazioni; equivalenze, insiemi quoziente; funzioni vs. equivalenze.
        (2) Il Teorema Fondamentale delle Applicazioni.
        (3) Operazioni (binarie); gruppoidi, semigruppi, monoidi, gruppi; morfismi tra gruppoidi. Il Teorema di Cayley (per semigruppi).
        (4) Congruenze in un gruppoide; gruppoidi quoziente; morfismi vs. congruenze. Il Teorema Fondamentale di Omomorfismo per Gruppoidi.
        (5) Gruppi e loro morfismi. Sottogruppi e sottogruppi normali in un gruppo.
        (6) Equivalenze ρH,s e ρH,d per un sottogruppo HG; classi laterali sinistre/destre di H.
        (7) Caratterizzazione dei sottogruppi normali in termini di equivalenze associate: per ogni sottogruppo H di un gruppo G si ha
              ρH,s = ρH,d =: ρH   ⇔   ρH è congruenza   ⇔   G/ρH è gruppo   ⇔   il sottogruppo H è normale.
        (8) Caratterizzazione dei sottogruppi normali di un gruppo G:
              "sottogruppi normali di G" = "nuclei di morfismi con dominio G" = "classi di congruenza in G dell'elemento neutro eG"
NEW Bibliografia:   [Ar] Capitolo 2, paragrafi 1-6   -   [Ca1] Cap. I, par. 1-4; Cap. IV, par. 1, 5-7   -   [Ca2] Cap. 1, par. 1-3; Cap. 2, par. 1   -   [PC] Cap. 1, par. 1-3; Cap. 5, par. 1, 5-9




MODALITÀ d'ESAME:

L'esame consiste in una prova scritta e una prova orale, entrambe obbligatorie;
condizione preliminare per essere ammessi alla prova orale è aver già superato una prova scritta (con un voto sufficiente, cioè almeno 18).
Si può sostenere la prova orale anche in un appello successivo o in una sessione successiva a quella in cui si sia superata la prova scritta.
☆       ☆     ☆   ☆☆☆   ☆     ☆       ☆
È possibile sostenere la prova scritta anche più di una volta: in tal caso, sarà considerato come rilevante il voto più alto ottenuto.
Se si sostiene una prova orale senza successo - perché respinti o ritirati - il voto con cui sia stata precedentemente superata la prova scritta
resta valido
per presentarsi di nuovo alla prova orale; in altre parole, si deve rifare soltanto la prova orale, e non anche la prova scritta.
È possibile sostenere nuovamente la prova orale anche nella stessa sessione.
☆       ☆     ☆   ☆☆☆   ☆     ☆       ☆
Per partecipare a ciascuna prova (scritta o orale), *è necessario prenotarsi*, nei giorni precedenti, attraverso il sito Delphi.
In occasione di ciascuna prova (scritta e/o orale) è necessario portare con sé un documento di riconoscimento e (se lo avete) il libretto universitario.
☆       ☆     ☆   ☆☆☆   ☆     ☆       ☆
Così come il corso è tenuto in italiano, le prove d'esame (scritte e orali) devono essere ugualmente compilate in italiano. In casi particolari - precisamente, per studenti Erasmus o comunque non di madrelingua italiana - lo studente sotto esame può chiedere al docente (prof. Gavarini) di autorizzarlo a svolgere le suddette prove, in alternativa, in inglese, in francese o in spagnolo.
☆       ☆     ☆   ☆☆☆   ☆     ☆       ☆
Durante le prove (scritte e/o orali) è vietato l'uso di libri, appunti, dispense, calcolatrici, telefoni cellulari, tavolette (=tablets), scaltròfoni (=smartphones) e/o quant'altro:
in breve, è vietato l'uso di qualsiasi strumento di archiviazione/ricezione/trasmissione/elaborazione di dati. Fanno ECCEZIONE a questa regola i casi particolari previsti dal regolamento d'ateneo (invalidità, dislessia, ecc.) e riconosciuti dall'apposito ufficio CARIS che verranno gestiti secondo le indicazioni prescritte dal suddetto ufficio: a tal fine, gli studenti interessati sono tenuti a rivolgersi all'ufficio CARIS prima di presentarsi all'esame.
Durante una prova scritta non è consentito uscire dall'aula - salvo emergenze e esigenze sanitarie - se non per consegnare il proprio compito (e dunque concludere la propria partecipazione alla prova scritta).
☆       ☆     ☆   ☆☆☆   ☆     ☆       ☆
N.B.: nel caso di eventuali appelli straordinari, si applicano le stesse regole che per gli appelli ordinari.





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Ultimo aggiornamento:   14 Gennaio 2020   -   Fabio Gavarini