Interpretazione fisica

 

E’ interessante interpretare i vari passi del metodo di Southwell quando esso viene applicato al problema della radiosità e vedere il significato fisico del rilassamento.

Per comodità, iniziamo il processo iterativo di Southwell assegnando al vettore approssimante valore zero (cioe tutte le componenti uguali a zero). In questo caso, in base a (12), il vettore  iniziale dei resti è uguale al vettore dell’energia creata dalla patch. La prima iterazione seleziona quindi la componente che corrisponde alla patch che emette più luce propria. Questo primo passaggio porta ad una nuova stima dell’energia della patch, calcolata in modo che il valore del resto diventi nullo per quella patch.  

Assumendo per semplicità che il fattore di forma da una patch su sé stessa sia nullo, se indichiamo con i  l’indice della patch che viene rilassata durante l’iterazione k+1 (cioè quella con il resto più grande dopo l’iterazione k), la variazione del resto per ciascuna patch può essere espressa grazie a (19) come

                                   

                       rj(k+1)  = rj(k) + rj Fij ri(k)                      

dove  j=1,….,N.    

In altre parole, all’iterazione  k+1, i resti dopo l’iterazione  k  vengono distribuiti fra tutte le altre patch in funzione dell’appropriato  fattore di forma e del coefficiente di riflettività. Poiché questi resti sono differenze di energia, ogni iterazione modella il trasferimento di energia da una patch al resto dell’ambiente, dovuto ad un’ulteriore riflessione della luce dalle varie patch. Come conseguenza di queste iterazioni di irraggiamento di energia, ciascuna delle altre patch riceve e accumula energia luminosa, fino a che non viene il suo turno di emetterla: il suo turno arriva quando l’energia accumulata diventa così elevata da far si che quella particolare patch sia quella fra  tutte con la massima quantità di energia luminosa immagazzinata.

 

 

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