CRONACA DI UN TRANQUILLO VIAGGIO DA FAR PAURA (tutto vero, completamente, assolutamente ed inderogabilmente vero!!!) - ore 14.00 esco dall'universita', autobus, metro(politana), stazione tuscolana, un suicida sotto al treno (non sono io il suicida...), traffico ferroviario bloccato, ri-metro (due metro), stazione ostiense, dopo un po', treno si' ma strapieno. - ore 17.00 arrivo a civitavecchia, scarpinata stazione di civitavecchia-ex stazione marittima, 15 minuti attesa autobus per stazione-marittima-nuova, biglietteria, "la nave per cagliari partira' con ritardo, almeno due ore, forse di piu', vuole il biglietto lo stesso" "vabbe', ma e' sicuro che parte" "si', si', partire parte, ma non si sa quando, l'ho avvisata che magari cambia idea" "no, no, faccia pure il biglietto, se parte in ritardo, meglio, che dormo di piu'" "come vuole lei, io l'ho avvisata", scarpinata dalla biglietteria alla nave, controllo di polizia con rullo ingoiavaligie e varco iperspaziale che fa 'bip' se hai le chiavi in tasca, attesa fuori (15 min) per poter salire sulla nave (per fortuna era caldo e non pioveva!), fila per salire sulla nave, rimorchio-container che mi sfiora a 3 cm. di distanza, prudente ritirata molto piu' lontano fino a che la fila non e' esaurita... salita sulla nave, appropiazione di gabina, fattura di letto. ... fin qui, tutto abbastanza ordinario, pero' poi: - ore 21 rumori, controllo se nave sta partendo, esco, marinaio dice "non partiremo prima delle 2, non arriveremo prima delle 19. Ehi, che sia chiaro, non ho detto che partiremo alle 2, ho detto che di sicuro prima non partiamo, non fraintendete, eh!", penso "va bene, va bene, dormiro' tanto". - ore 22: quasi addormentato, grande annuncio a tutto volume "la nave per arbatax-cagliari non parte piu', dovete prendere la nave per olbia, poi a olbia ci sara' un pullmann che vi porta ad arbatax e cagliari", urlato 5 o 6 volte, insomma, in codice vuol dire: "non provate a restare sulla nave, senno' procediamo per direttissima alla vostra eliminazione fisica" (oh, io ci sarei restato, sulla nave, per me, ormai, l'unica cosa importante era dormire, dormivo anche se la nave stava ferma!), rinuncio alla sparatoria western per mantenere il possesso di cuccetta e gabina, faccio valigia, mentre faccio valigia marinaio bussa "oh, non l'ha capito che deve scendere?", rispondo educatamente: "le mie cose scendono da sole anche se non le metto in valigia?" - ahah, l'ho ridotto al silenzio, le parole feriscono piu' dei fucili! -, fine preparazione rapida valigia, scendo, ri-scarpinata per biglietteria, rifare altro biglietto (20 euro di rimborso!!! almeno questo!), "io pero', glie l'avevo chiesto, se si partiva davvero..." "ah, ma io l'avevo avvisata" "si', mi aveva avvisato del ritardo, ma io le avevo chiesto se poi si partiva davvero" "non se la prenda con me, io le ho detto quello che hanno detto a me" "io non me la prendo con lei, pero' io avevo posto una domanda molto chiara (*)"; ri-attesa di autobus per nave (per caso oggi soltanto) in banchina lontana (ri-perfortuna caldo e niente pioggia!), ri-salita (senza attesa) sulla nave, appropiazione di nuova gabina, ri-fattura di letto, provare a dormire il piu' presto possibile, ma ovvia adrenalina, comunque dopo un po' si dorme (male perche' c'e' sempre la paura che se non ti svegli perdi il mitico autobus sostitutivo - e alora son proprio c.zi!). - ore 5, "sveglia, sveglia, stiamo arrivando" (NB: ho detto "ore 5"), ore 5.45 alzata dal letto, vestizione, "i passeggeri diretti ad arbatax e cagliari troverano autobus sostitutivo gratuito della Sun-non so cosa" (il nome dell'autobusatore viene ripetuto decine di volte come se fossero autobus d'oro. In effetti, almeno, erano decenti). Uscita dalla nave, nessun autobus in vista, solo normali autobus di linea per nuoro ('no, non devo andare a nuoro', nel buio della mia mente che ha dormito 3 o 4 ore in tutto compare questa certezza granitica). Siamo in tanti, "venti occhi vedono di piu' di due", quindi se, per caso, l'autobus sostitutivo si materializza, spero che qualcuno che e' con me se ne accorga. Compare anche autobus di linea per Siniscola, nome che mi risuona come appartenente ad un altro pianeta (**), si', non sarebbe male andare su un altro pianeta, magari e' meglio, ma magari e' anche peggio, come si fa a saperlo, cosi' di primo acchito? - come diceva Amleto - e, poi, senza avvisare nessuno? Nel dubbio, non muoverti, diceva mio nonno, o forse non lo diceva, ma mi pare fico attribuirlo ad un nonno (mio nonno paterno non e' che si muovesse poi troppo, in effetti, il materno, si'!). Dubbi comunque risoltisi da soli alle - 6meno10, che arriva bellissimo autobus della sun-non so cosa, con autista carino (prendo atto, ma questo a me non interessa) e simpatico... Mi sorge la folle speranza che gli autobus siano due, uno diretto direttamente a cagliari(***), e l'altro solo per arbatax; folle speranza, l'autista mi guarda con aria di rimprovero "sognare e' bello, ma ora e' finito il tempo di sognare" (questo non lo dice, si capisce dalla faccia. Un fine analizzatore di pensiero come me capisce anche che l'autista pensa: bella grazia per te e per me che l'autobus c'e' - meno male che l'autobus c'e', ah, no quello era un altro). - "Beh, adesso vado a farmi un buon caffe', se volete andate anche voi, ci vediamo fra un quarto d'ora", dice l'autista, approvo la chiarezza, la calma statuaria, l'impassibilita', la tranquillita', la cortesia e il rispetto nei nostri confronti, ma preferivo partire ed arrivare un quarto d'ora prima. Passa il quarto d'ora (abbondante), valigia nella pancia dell'autobus, cose importanti con me, inizia il viaggio, saranno ormai le 7.15: sorbirsi con soddisfazione un buon caffe' necessita qualcosa in piu' di un meschino quarto d'ora! (ripeto: scesi dalla nave alle 6-6edieci). Dopo un po', altra sosta in altro bar, ri-"andate pure anche voi, se volete", ri-approvo chiarezza, calma statuaria, impassibilita', tranquillita', cortesia e rispetto, e vabbe', mi rassegno sull'arrivare presto, almeno sgambetto un po' che fa bene a muscoli ed articolazioni, poi superstrada ('superstrada in senso sardo' = 'misera stradina provinciale continentale'; almeno e' quasi dritta), bivio per villagrande (= mulattiera asfaltata, cioe' tutt'altro che dritta), comunque scendono due ragazzine, beate loro! (beate loro perche' sono ragazzine, si', ma anche perche' sono quasi arrivate, che verra' qualcuno a prenderle e "arrivate al paesino saranno"), tortoli'-arbatax (pianura perfetta, ma stradina strettissima e ugualmente piena di curve), porto di arbatax; altra sosta di 20 minuti, ri-"andate pure al bar, ci vediamo dopo", risgambettata. - durante la sosta, chiacchierando per far passare un po' il tempo, il conducente confessa che, gia' che c'e', alle 18 portera' ad olbia i passeggeri di cagliari che sarebbero dovuti partire con la nave che non arrivera', dal che si capiscono: - il motivo della flemma del conducente, che, tanto, dovra' stare a cagliari fino alle 18, quindi se arriva troppo presto si annoia; - il motivo della contentezza del conducente: doppio guadagno, che se la nave partiva, lui non guadagnava quei soldi, ne' dell'andata, ne' del ritorno; - che anche la Societa' di Navigazione XXX piglia due piccioni con una fava, anzi, due tornate di passeggeri con una sola corriera, che poi al conducente gli scappa perfino detto che cosi' la Societa' di Navigazione XXX ci risparmia, che spendeva di piu' a fare andare la nave, che a pagare la corriera sostitutiva (ma presunta corriera di lusso, beninteso, comunque almeno decente) - e si deduce quindi che, almeno d'inverno, cose di questo tipo capiteranno sempre piu' spesso, ahime'! sigh! - Altre donne scendono, ormai siamo tutti uomini, non e' molto importante, non e' che a questo punto con le donne sarei in grado di combinarci checche', ri-tortoli'-arbatax, ma in senso inverso (ri-pianura perfetta, ma ri-stradina piena di curve), superstrada a sbalzi (stavolta superstrada quasi seria, ma non completata, quindi ogni tanto ri-mulattiera asfaltata), litoranea di villasimius, bella vista sul mare, ma colline con un numero di casette pari a quello di una borgata romana, cioe' ormai ogni centimetro di terreno costruito, svincoli assurdi (giri di circa 720 gradi), poetto, ri-bella vista sul mare, addirittura mi si scioglie il cuore al vedere l' "ospedale marino", finalmente "odore di casa"... - siamo ormai alle 13, ma... il romanzo non poteva finire cosi' facilmente: ingorgo proprio in via roma - non ingorgo normale, mezza strada chiusa con tanto di polizia (non si sa perche', corteo, manifestazione? rinuncio ad indagare), siamo assediati da automobili, i "membri dell'equipaggio", cioe' noi, stati buonissimi fino ad ora ("voi si' che siete buoni e tranquilli - aveva detto l'autista carino e simpatico, ma torno a precisare che a me non me ne puo' proprio fregare di meno, che sia carino, fosse stata un'autista, magari... - mentre invece quelli degli aerei sono sempre tutti incazzati", dice - degli aerei che non partono, sia chiaro, quelli che partono in aereo mica usano il pullman sostitutivo!), noi, dicevo, stati buonissimi fino ad ora cominciamo un po' ad agitarci, ma l'autista - che dimostra alfine di essere anche provetto - con una manovra quasi miracolosa riesce a disporsi in modo sia da farci scendere (e, fin qui non e' troppo miracoloso), che da permetterci di tirare fuori le valige dalla pancia della corriera (miracolo! miracoloooo!!! con tanto di visione della madonna!); un povero extracomunitario mi dice "buuuh, buuuuh, devo andare alla stazione, come faccio?", lo consolo: "tranquillo, tranquillo, adesso scendi e con una passeggiatina ci arrivi in un attimo, e' solo la' in fondo, vedi? se invece resti sul pullman, ora che sei arrivato, si fanno le 18, su, non piangere!", fermata del 6, mi passa davanti l'autobus prima che io ci arrivi, ma ce n'e' uno 6 minuti dopo (stranamente: usualmente passa ogni 20 minuti), arrivo a casa e lieto fine: la moglie stava per andare al porto per vedere che fine avevo fatto, per fortuna era ancora in casa (che, poi, se no, finiva imbottigliata anche lei, prima di arrivarci, al porto), ho sonno, e' tutto. Meditazione conclusiva: forse, se i treni per civitavecchia non partivano, metti che i suicidi erano tre o quattro, anziche' uno solo, magari era meglio... NOTE (*) Insomma, mi sa che avevo gia' capito che finiva cosi', ma allora tanto valeva tornare subito a roma, o almeno salire subito sulla nave per olbia, che dormivo un po' di piu'. (**) In realta', siniscola e' un simpaticissimo paese di simpaticissima gente, che si fanno i fatti loro con la legittima pretesa che anche gli altri si facciano i fatti loro, che se poi invece non e' cosi', sono anche capaci di smettere di essere simpatici - caratteristica che a me li rende ancor piu' simpatici! Paese che ha inoltre il merito non indifferente di aver dato i natali al grande gruppo musicale 'Kenze Neke'. (***) sarei arrivato alle 8.30-9.00, anziche' alle 13eppassa. PS: questo e' il resoconto breve, figuriamoci se lo facevo lungo... Direte: potevi risparmiarci anche il resoconto breve: si', e cosa credete che sarei stato in grado di fare di altro, oggi, dopo un viaggio cosi'? (Magari viene buono anche per quando scrivero' le mie memorie!) Saluti a tutti e... chi deve venire in sardegna, ci pensi due volte... Io ho avvisato, come mi aveva detto una volta una in una biglietteria... PPS. Ho poi mandato questo resoconto ad un mio collega, che mi ha detto "sissi', che bel racconto divertente!" (faccio notare: "racconto divertente", ehm!). Vabbe', non vi dico qual'e' stato il mio primo impulso. Vi dico solo che non vi sto scrivendo da un carcere... E questo e' tutto, gente!