PROGRAMMA COMMENTATO (o, se preferite, commenti logorroici sul programma) LOGICA MATEMATICA 1 (AA 2016-17) Paolo Lipparini (dal 26 set) Per la prima meta' del programma seguiro' parte del seguente libro, abbreviato in [B]; gran parte del programma svolto e' comunque inserito nelle note del corso. Clifford Bergman, Universal Algebra: Fundamentals and Selected Topics, CRC Press, 2012. (NB: a volte la terminologia o le notazioni usate a lezione sono diverse; anche l'ordine degli argomenti potrebbe essere diverso) Sui reticoli si possono consultare le note di G. Pareschi reperibili al seguente collegamento: www.mat.uniroma2.it/~gealbis/EALreticoli.pdf (per ora e' sufficiente arrivare fino alla Proposizione 2.2 + la def 3.11 + la Sezione 5 sui sottoreticoli + Teorema 1) Puo' essere utile anche la sezione matematica della voce sulla Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/reticolo/ La definizione di reticolo modulare e la caratterizzazione mediante l'omissione del "pentagono" N_5 si possono trovare in [B, def. 2.5(b) e Teorema 2.8]. Tutto questo si trova anche nel capitolo XIV di S. Mac Lane e G. Birkhoff, Algebra (esiste la traduzione in italiano) (26 set) Presentazione del corso. Introduzione informale alla teoria degli insiemi e ai suoi scopi, in particolare come assiomatizzazione precisa e formalizzazione dei metodi usati in matematica e, sostanzialmente, come teoria necessaria per trattare l'infinito. Teoria generale dei sistemi algebrici, o algebra generale; per brevita' e per adeguarsi alla consuetudine: *Algebra universale*. Algebre (definizione provvisoria, nel senso di strutture algebriche, cioe' insiemi non vuoti e dotati un certo numero di operazioni n-arie, n variabile, senza limiti su n, e nemmeno sul numero delle operazioni). Un'operazione n-aria e' una funzione da A^n ad A; in particolare, si assume che le operazioni siano totali, cioe' sempre definite per ogni n-upla di elementi di A; interne, cioe' non dipendono da elementi non appartenenti ad A (cf. prodotto di un vettore per uno scalare negli spazi vettoriali: NON e' in genere un'operazione nel senso considerato qui; ma vedi prossima lezione!). Si assume inoltre che n sia finito. (Si possono considerare operazioni infinitarie, e operazioni parziali, o entrambe le cose contemporaneamente, viene una teoria molto piu' complessa che almeno per ora non prenderemo in considerazione). Possibile interpretazione delle operazioni 0-arie come costanti. Sottoalgebra di un'algebra A (sottoinsieme non vuoto del sostegno dell'algebra, chiuso rispetto alle operazioni di A, e che ha per operazioni le restrizioni delle operazioni di A). Esempio: in questo senso, una sottoalgebra di un gruppo, considerato come insieme con una sola operazione binaria non e' necessariamente un sottogruppo (per esempio, (N,+) sarebbe una sottoalgebra di (Z,+)). Se invece, come gruppo, si intende una struttura con un'operazione binaria e con un'operazione unaria (l'inverso), le nozioni di sottoalgebra e di sottogruppo coincidono. (martedi' 27 settembre) Esempio: spazi vettoriali (su un campo K) considerati come algebre: le operazioni sono le operazioni di gruppo, piu' un'operazione unaria per ogni elemento di K. L'intersezione di una famiglia arbitraria di sottoalgebre e' una sottoalgebra (oppure l'insieme vuoto). Sottoalgebra generata da un sottoinsieme (potrebbe essere necessario includere anche il vuoto). Reticoli come insiemi parzialmente ordinati (NB: in inglese un reticolo si dice "lattice"). Esempi: R con l'ordine usuale e' un reticolo; piu' in generale, qualunque insieme totalmente ordinato e' un reticolo. I naturali positivi con la relazione di divisibilita'. Le sottoalgebra di un'algebra (incluso eventualmente l'insieme vuoto) formano un reticolo (l'ordine e' l'inclusione fra i sostegni delle sottoalgebre). Congruenze. Quoziente di un'algebra rispetto ad una congruenza. Intersezione di congruenze. Massimo e minimo nell'insieme (ordinato per inclusione) delle congruenze di un'algebra e rispettivi quozienti. (mercoledi' 28) L'insieme delle congruenze di un'algebra e' un reticolo. Tipi di similarita'. Algebre di un certo tipo. D'ora in poi, se non specificato diversamente, tutte le algebre prese in considerazione saranno algebre per un certo tipo fissato una volta per tutte (l'esatta definizione di tipo di similarita' e' irrilevante; va considerato come una specie di "registro" dato a priori che fa corrispondere le operazioni delle varie algebre in maniera biunivoca, e rispettando la a-rieta'. Piu' in generale e' utile - in certe situazioni necessario - pensare che, per ogni operazione presa in considerazione, il tipo contiene un simbolo apposito, diciamo f, che rappresenta questa operazione; l'operazione corrispondente nell'algebra A si puo' indicare con f^A. Vedi la discussione all'inizio della sezione 1.3 in [B]). Morfismi fra algebre. Le congruenze sono esattamente nuclei di morfismi (qui per nucleo di phi:A --> B si intende la relazione di equivalenza KerEq(phi)={(a,a')| phi(a) = phi (a')}). Sottoalgebre e congruenze dell'insieme totalmente ordinato con tre elementi (con operazione min; equivalentemente, con min e max). Possibili applicazioni alla sociologia: termini maggioranza [B, equazione 2-3 a p. 29 oppure note] Il programma svolto finora (28 set) corrisponde alle seguenti parti di [B]: fino a def 1.8 (tranne per ora le definizioni 1.6 e 1.7) + Prop. 1.12 + def 1.13 + (da def 1.18 a def. 1.20) + prop. 1.23 + (Capitolo 2 fino a def. 2.1) (se non indicato diversamente, "fino a def. 1.8" etc., significa "fino a def. 1.8 inclusa" etc.) Tutto e' stato anche inserito nelle note del corso, tranne alcuni esempi in [B, sezione 1.2] e la parte sui reticoli del Capitolo 2 (che fanno comunque parte del progamma) (lunedi' 3 ottobre) Un insieme linearmente ordinato con tre elementi e con operazione min (equivalentemente, con operazioni min e max) mostra che nessuna delle seguenti affermazioni e' necessariamente vera, dove c e d sono congruenze di un'algebra A, ^ e v denotano le operazioni del reticolo delle congruenze di A e 1_A e 0_A sono la congruenza massima e minima di A. - tutti i blocchi (classi di equivalenza) di una congruenza hanno la stessa cardinalita'. - se due congruenze hanno in comune un blocco, allora le congruenze sono uguali. - se c v d = 1_A e c ^ d = 0_A allora A e' isomorfa al prodotto di A/c e A/d. (tutte le affermazioni precedenti sono pero' vere nel caso dei gruppi) Ridotto di un tipo di similarita' (e di un'algebra). Prodotti di una famiglia di algebre. [B, def. 1.9, oppure note] Isomorfismi. L'inversa di un isomorfismo e' ancora un morfismo. Quasigruppi. [B, def. 1.6] (martedi' 4) Nozione intuitiva di insieme. Paradosso di Russell. Paradosso di Cantor della "cardinalita dell'insieme di tutti gli insiemi". Nozione intuitiva di classe propria (come collezione "troppo grande per essere membro di un insieme"). [note per il corso] Termini (relativamente ad un insieme F di simboli di operazione e ad un insieme X di variabili). L'insieme dei termini ha naturalmente la struttura di un'algebra del tipo (determinato da) F, detta algebra assolutamente libera (facoltativo, [B, def. 4.19 e 4.20]) Enunciato del teorema di Birkhoff. [note per il corso] (mercoledi' 5) Valutazione di un termine (tramite un'assegnazione alle variabili di valori in un'algebra A). Ogni valutazione induce un omomorfismo dall'algebra assolutamente libera ad A. [B, teorema 4.21] La sottoalgebra di A generata da C e' l'insieme dei t(c,d,...), con t termine e c, d,... in C. [B, Teorema 4.32(3), oppure note] Caratterizzazione dei reticoli (nel senso di algebre) mediante identita', ed equivalenza con la definizione nel senso di ordini parziali. [B, def. 1.7 e commento dopo def. 2.1] (lunedi' 10) Nozione di algebra libera (in una classe di algebre K) su un insieme X di generatori. Esempi: Z[x,y,...] per gli anelli commutativi con 1; Z^n per i gruppi abeliani [note]. Cenni al gruppo libero generato da n elementi (nel caso di gruppi non necessariamente abeliani). Vedi https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Free_group&oldid=728805336 Se K e' chiusa per prodotti arbitrari e per sottostrutture, esistono algebre libere su insiemi di cardinalita' arbitraria. Un'algebra libera in K su un insieme di n elementi soddisfa esattamente alle identita' dipendenti da n variabili che valgono in tutte le algebre di K [note]. (11 ott) Composizione "o" di relazioni binarie su un insieme A. Se c e d sono relazioni compatibili (in alcuni testi dette ammissibili, oppure con la proprieta' di sostituzione) su un algebra A, allora anche c o d e' compatibile [B, esercizio 1.26.1 oppure note]. Siano c e d congruenze di un'algebra A, ^ e v denotino le operazioni del reticolo delle congruenze di A e siano 1_A e 0_A la congruenza massima e minima di A. Se c o d = 1_A e c ^ d = 0_A allora A e' isomorfa al prodotto di A/c e A/d. [B, Teorema 3.11] Descrizione esplicita della piu' piccola relazione di equivalenza r che contiene due relazioni di equivalenza c, d date: r e' l'unione di c o d o c o d o... (con n fattori, al variare di n nei naturali). [B, esercizio 1.26.2 oppure note] Congruenze permutabili e classi di algebre a congruenze permutabili. (12 ott) Una relazione binaria c transitiva e riflessiva su un'algebra A e' compatibile se e solo se, per ogni operazione f del tipo di A, diciamo, f sia n-aria, e per ogni n-upla a_1,...,a_n di elementi di A, per ogni b in A e per ogni i in {1,...,n}, si ha che f(a_1, ..., a_{i-1}, a_i, a_{i+1},...,a_n) e f(a_1, ..., a_{i-1}, b, a_{i+1},...,a_n) sono in relazione tramite c (gli argomenti di f sono uguali, tranne l'i-esimo). Il reticolo delle congruenze di un'algebra A e' un sottoreticolo del reticolo delle relazioni di equivalenza su A (la parte non banale e' verificare che, per c e d congruenze, c v d e' la piu' piccola relazione di equivalenza che contiene c e d). Due congruenze permutano se e solo se c o d = c v d [note]. Teorena di Mal'cev (caratterizzazione delle varieta' con algebre a congruenze permutabili). Esempi: gruppi, quasigruppi [B, Teorema 4.64 e commenti seguenti]. (lunedi' 17 ottobre) Una relazione riflessiva e compatibile in un'algebra appartenente ad una varieta' a congruenze permutabili e' un congruenza. L'insieme totalmente ordinato con due elementi (come reticolo) e' un'algebra a congruenze permutabili, ma non tutte le relazioni riflessive e compatibili sono congruenze. Reticoli modulari [B, def. 2.5(b)]. Un reticolo e' modulare se e solo se non ha sottoreticoli isomorfi al pentagono N_5 [B, Teorema 2.8]. Un reticolo di congruenze permutabili e' modulare. (18 ottobre) Semireticoli (semilattices [B, def. 1.7]). Reticoli distributivi e legge duale [B, sezione 2.2 fino a tutta pagina 26]. Caratterizzazione dei reticoli distributivi mediante l'omissione di sottoreticoli isomorfi ad N_5 ed M_3 ([B, Teorema 2.10], senza dimostrazione). Reticoli arguesiani [note]. Cenni sugli spazi proiettivi desarguesiani. Un reticolo di relazioni di equivalenza permutabili e' arguesiano; in particolare, lo e' il reticolo delle congruenze di un'algebra a congruenze permutabili; in particolare, lo e' il reticolo dei sottogruppi normali di un gruppo [note]. (19 ottobre) Ogni algebra di tipo F generata da |X| elementi e' immagine omomorfa dell'algebra assolutamente libera per F su un insieme di cardinalita' |X|. Quindi l'algebra assolutamente libera e' l'algebra libera nella classe di tutte le algebre di tipo F (facoltativo) [note]. Teorema di Birkhoff (dimostrazione facoltativa) [note]. Cenni (tutti facoltativi) sulle identita' arguesiane superiori e sui teoremi di Haiman (M. Haiman, Arguesian lattices which are not type-1, Algebra Universalis 28 (1991),128-137.), Day e Freese (A. Day e R. Freese, A characterization of identities implying congruence modularity I, Canad. J. Math. 32 (1980), 1140-1167.), Freese, Hermann e Huhn (R. Freese, C. Hermann e A. P. Huhn, On some identities valid in modular congruence varieties, Algebra Universalis 12 (1981), 322-334), Palfy e Szabo (P. P. Palfy and Cs. Szabo, An identity for subgroup lattices of abelian groups, Algebra Universalis 33 (1995), 191-195) e ai problemi connessi. Il reticolo di un'algebra appartenente ad una varieta' a congruenze modulari soddisfa alle identita' arguesiane superiori (senza dimostrazione). (24 ott) Se V e' a congrueze permutabili e considero V' in un tipo ampliato in modo che in V' valgono tutte le identita' di V, allora anche V' e' a congruenze permutabili (esempio: siccome i gruppi sono a congruenze permutabili, allora anche gli anelli sono a congruenze permutabili). Brevi cenni all'evoluzione dello studio delle varieta': da varieta' aritmetiche (a congruenze sia permutabili che distributive) allo studio delle varieta' distributive e delle varieta' permutabili. Problema aperto: esiste qualche proprieta' "naturale" che vale sia in varieta' a congruenze distributive che in varieta' a congruenze permutabiili ma che non vale in varieta' a congruenze modulari? (facoltativo) Caraterizzazione mediante condizione di Mal'cev e relazione sulle congruenze delle varieta' con un termine-maggioranza. Corollario: le algebre con un termine maggioranza hanno il reticolo delle congruenze distributivo. [note] (25 ott) I reticoli hanno un termine-maggioranza, quindi il reticolo delle congruenze e' distributivo. [note, oppure B, Teorema 2.21] Una varieta' V soddisfa ad (A) a(b o g) c ag o ab se e solo se (B) soddifa ad a(b o g) c ab o ag ed e' a congruenze permutabili se e solo se (C) e' a congruenze sia permutabili che distributive (tali varieta' si dicono aritmetiche) (qui a, b, g sono congruenze di un'algebra qualunque di V, o indica la composizione, la giustapposizione ab indica intersezione e c indica sottoinsieme, cioe' "contenuto o uguale")[note, Oss. 12.3] Caratterizzazione mediante una condizione di Mal'cev di a(b o g) c ab o ag o ab ... (il simbolo o compare n+1 volte, per un certo n fissato). Cenni all'algoritmo di Pixley-Wille, nell'interpretazione di Czedli tramite grafi (facoltativo). (26 ott) Condizione di Mal'cev per le varieta' a congruenze distribuitve [B, da Teorema 4.66 a Cor. 4.67]. Cenni informali al problema se ogni identita' di congruenze (espressa nel linguaggio dei reticoli) e' equivalente ad una condizione di Mal'cev (non debole) (facoltativo). Reticoli completi. [B, Def. 2.13] (7 novembre) Un semireticolo (per ^) completo con 1 e' un reticolo completo [B, Proposizione 2.14]. La "term condition" (TC). Un gruppo e' abeliano se e solo se soddisfa a TC. Lemma di Lampe (se gamma ^ alpha=0 e gamma ^ beta = 0 allora vale il caso particolare di TC in cui alcuni elementi sono congrui modulo gamma e altri modulo alpha v beta) [note]. (8 novembre) L'unione di una successione crescente numerabile di congruenze e' una congruenza. Se la successione e' strettamente crescente, allora l'unione non e' finitamente generata. Esempio di un reticolo L tale che, per ogni algebra A, se Con(A) isomorfo ad L, allora A soddisfa a TC. Un semigruppo che soddisfa a TC soddisfa a xyzw=xzyw. In un semigruppo che soddisfa a TC, se xx=x per un certo x, allora yxz=yz, per ogni y e z. Cenni alla dimostrazione del teorema di Taylor (esiste un reticolo che non e' rappresentabile come Con(S) per S semigruppo: costruzione di un reticolo L tale che per ogni l in L esiste l' maggiore o uguale ad l tale che l'insieme degli elementi maggiori o uguali ad l' e' un reticolo che "implica" TC. Si giunge ad un assurdo usando le proprieta' precedenti dei semigruppi con TC e prendendo di volta in volta opportuni quozienti) [note]. (9 novembre) Confronto fra le proprieta' formali delle operazioni su ideali di un anello e sottogruppi normali di un gruppo: intersezione, somma, prodotto/commutatore. Teorema (senza dimostrazione) dell'esistenza del commutatore fra congruenze di un'algebra in una varieta' a congruenze modulari: il commutatore [alpha, beta] di alpha e beta soddisfa a - [alpha, beta] contenuto o uguale ad alpha ^ beta - [alpha, beta] = [beta, alpha] - [alpha, beta v gamma] = [alpha, beta] v [alpha, gamma] - monotonicita' in entrambi gli argomenti. Inoltre esiste un "termine differenza" d(x,y,z) che soddisfa a - x= d(x, y, y) - d(x, x, y) [alpha, alpha] y, se x alpha y Conseguenze (con dimostrazione; "c" indica contenuto o uguale; se R ed S sono due relazioni binarie, RS indica l'intersezione): (risultati di permutabilita' modulo il commutatore) - alpha o beta c beta o alpha o [beta, beta] - se [beta, beta] c alpha e [alpha, alpha] c beta, allora alpha e beta permutano, cioe' alpha o beta = beta o alpha - (senza dimostrazione) alpha v beta = alpha o beta o ([alpha, alpha] v [beta, beta]) (alcune espressioni in varieta' a congruenza modulari si calcolano in due tempi: in un primo tempo come se valesse la permutabilita', poi come se valesse la distributivita', e si compongono i due risultati) - gamma(alpha o beta) c gamma(beta o alpha) o (gamma alpha v gamma beta) - gamma(alpha o beta o alpha) c gamma(beta o alpha) o (gamma alpha v gamma beta) o, piu' in generale, - gamma(alpha v beta) c gamma(beta o alpha) o (gamma alpha v gamma beta) NB: quest'ultima disuguaglianza implica la modularita'. NB: l'analogo del "three-subgroup lemma" vale in anelli (anche non commutativi), ma non necessariamente in algebre (senza dimostrazione) [note]. (14 novembre) Sia A un'algebra in una varieta' a congruenze modulari. Allora vale (alpha1 o beta1 o alpha1) (alpha2 o beta2 o alpha2) c (beta1 o alpha1) (beta2 o alpha2) o (alpha1 alpha2 v alpha1 beta2 v beta1 alpha2 v beta1 beta2) Se d e' un "termine differenza", allora definendo d' (x,y,z) = d(d(x,y,z), d(y,y,z), z), valgono - x= d'(x, y, y) - d(x, x, y) [ [alpha, alpha], [alpha, alpha]] y, se x alpha y Otteniamo (alpha1 v beta1) (alpha2 v beta2) (alpha3 v beta3) c (alpha1 o beta1) (alpha2 o beta2) (alpha3 o beta3) o epsilon, dove epsilon e' (alpha1 v beta1) (alpha2 v beta2) (alpha3 v beta3) calcolata come se fossimo in un reticolo distribuitvo, cioe' epsilon = alpha1 alpha2 alpha3 v alpha1 alpha2 beta3 v alpha1 beta2 alpha3 v ... v beta1 beta2 alpha3 v beta1 beta2 beta3 Quindi Con(A) e' arguesiano [note]. (15 novembre) Teoria degli insiemi. Testo di riferimento: Jech, Set Theory, qualunque edizione. - Sistemi assiomatici https://www.mat.uniroma2.it/~lipparin/stud/AA1516/sh.pdf (fa parte del programma) Assioma di estensionalita' (due insiemi sono uguali se e solo hanno gli stessi elementi, cioe' un insieme e' caratterizzato completamente quando si conoscono i suoi elementi) Assioma della coppia. Coppie ordinate. Assioma dell'esistenza dell'insieme della parti (o potenza) di un insieme. Alcuni riferimenti, fra i tantissimi possibili, per chi volesse approfondire (non fanno parte del programma): A. Kanamori, The mathematical development of set theory from Cantor to Cohen, The Bulletin of Symbolic Logic 2 (1996), pp. 1-71, tradotto parzialmente e probabilmente con modifiche: math.bu.edu/people/aki/15.pdf P. R. Halmos, Naive Set Theory (trad. it. Teoria elementare degli insiemi) A.A. Fraenkel, Y. Bar-Hillel, A. Levy, Foundations of Set Theory. G. H. Moore, Zermelo's axiom of choice. P. Maddy, Believing the axioms I e II, Journal of Symbolic Logic, 1988. http://www.socsci.uci.edu/~pjmaddy/bio/Believing%20the%20Axioms%20(with%20corrections).pdf Molto altro materiale puo' essere trovato nella pagina e nei libri di P. Maddy: http://faculty.sites.uci.edu/pjmaddy/ H. Andreka e I. Nemeti, H S P K is equational class, without the axiom of choice, Algebra Universalis, 13 (1981) 164--166. M. Foreman e A. Kanamori (a cura di), Handbook of Set Theory, 2010. (16 novembre) Unione di un insieme. Formule. Schema di separazione. Esistenza dell'insieme vuoto. Esistenza del prodotto cartesiano di due insiemi; funzioni, relazioni. Assioma di separazione. (21 novembre) Classi nella teoria di Zermelo-Fraenkel. Assioma dell'infinito (esiste un insieme induttivo). Numeri naturali. Assioma di rimpiazzamento. (22 novembre) (3 ore) Assioma di regolarita' (o fondazione). Cenni sulla gerarchia cumulativa (facoltativo). Induzione insiemistica ([J, Teorema 6.4], senza dimostrazione). Cenni sulla necessita' di iterare trasfinitamente alcuni procedimenti. Esempio: Teorema di Cantor-Bendixson e cenni sulla dimostrazione ([J, Teorema 4.6], facoltativo). Buoni ordini. Se f e' una funzione crescente, allora f(x) maggiore o uguale a x, in ogni buon ordine. Quindi l'identita' e' l'unico isomorfismo di un insieme ben ordinato, e se due insiemi bene ordinati sono isomorfi, l'isomorfismo e' unico. Un insieme ben ordinato non e' mai isomorfo ad un suo segmento iniziale (proprio). Controesempi che mostrano che e' necessaria l'assunzione del buon ordinamento. Dati due buoni ordini, o sono isomorfi, o uno dei due e' isomorfo ad un segmento iniziale dell'altro. (23 novembre) Cenni sulla "reverse mathemtics" (facoltativo). Induzione transfinita su un insieme bene ordinato. Giustificazione intuitiva delle definizioni per ricorsione transfinita. Ordinali. Ogni buon ordine e' isomorfo ad un unico ordinale (senza dimostrazione). Assioma della scelta. Equivalenza col Principio del buon ordinamento. Altre equivalenze (senza dimostrazione): tricotomia; |X x X|=|X| se X e' infinito. Sulle forme equivalenti dell'Assioma di Scelta, e sulle sue conseguenze, si possono consultare (non fa parte del programma): H. Rubin, J.E. Rubin, Equivalents of the Axiom of Choice, II, 1985. P. Howard, J. E. Rubin, Consequences of the Axiom of Choice, 1998. Il programma di teoria degli insiemi e' costituito dalle seguenti parti del libro di Jech, Set Theory (third millennium edition) del 2002. Capitolo 1 (tranne gli esercizi), Capitolo 2 fino a definizione 2.10 inclusa, inoltre Teorema 2.12 senza dim., Teorema 2.14, Teorema 3.1, Teorema 4.6 (senza dimostrazione); Capitolo 5 fino a Teorema 5.1 incluso; Captolo 6 (solo l'assioma di regolarita', la definizione di V_alpha, il Lemma 6.3 e il Teorema 6.4, tutto senza dim.) (28 novembre) Se M_3 e' uno 0-1-sottoreticolo del reticolo dei sottogruppi normali di un gruppo G, allora G e' abeliano (l'ipotesi significa che esistono tre sottogruppi normali tali che l'intersezione di ogni coppia di essi e' il sottogruppo banale, e il sottogruppo generato da ciascuna coppia e' tutto G). Piu' in generale, se M_3 e' uno 0-1-sottoreticolo del reticolo delle congruenze di un'algebra A appartenente ad una varieta' a congruenze modulari, allora A e' abeliana (nel senso che [1_A,1_A]=0_A). Generalizzazione del lemma di Lampe: se A soddisfa alla gamma-alpha-TC e alla gamma-beta-TC, allora A soddisfa alla gamma-(alpha+beta)-TC. Esiste un'algebra A tale che M_3 e' uno 0-1-sottoreticolo del reticolo delle congruenze di A ma A non soddisfa a TC (senza dimostrazione). Se pero' almeno una coppia di congruenze non banali di M_3 permutano fra loro, allora segue TC. [note] (29 novembre) (3 ore) Piu' in generale, basta 1=alpha o beta o alpha (Willard). Multiinsiemi. https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Multiinsieme&oldid=62941020 Commutatore in un'algebra qualsiasi definito mediante la generalizzazione di TC. Proprieta': - [alpha, beta] < o = alpha beta - monotono in entrambi gli argomenti - (semidistributivita') se [alpha, beta]=[alpha, gamma], allora [alpha, beta + gamma] = [alpha, gamma] - Se Con(A) e' modulare, allora [alpha, beta + gamma] < o = alpha beta + alpha gamma Termine differenza debole. Se esiste un termine differenza debole, allora - alpha o beta c [alpha,alpha] o beta o alpha o [beta, beta]. - alpha + beta = ([alpha,alpha] + [beta, beta]) o beta o alpha o ([alpha,alpha] + [beta, beta]). - Se M_3 e' uno 0-1-sottoreticolo del reticolo delle congruenze di A, allora A soddisfa a TC. [note] (30 novembre) Se esiste un termine differenza debole e [alpha, alpha]=0, allora - alpha o beta o alpha c beta o alpha o beta, da cui si deduce - alpha + beta = beta o alpha o beta Se esiste un termine differenza debole, alpha beta = 0 e alpha+beta=1, allora [alpha,alpha]=0 se e solo se [1,1] < 0 = beta [note]. Cenni storici sull'evoluzione dell'algebra e della'algebra generale fino al 1970 circa (facoltativo). Cenni alla caratterizzazione di Mal'cev delle vareta' a congruenze modulari (facoltativo). (12 dicembre) (3 ore) Reticolo delle sottostrutture e delle congruenze del reticolo D_2. Lo stesso ma come semireticolo (D_2 e' il reticolo distributivo con 4 elementi: 0,1,a,b dove a e b non sono in relazione fra loro, cioe' a non e' minore o ugale a b, e nemmeno viceversa. In alcuni libri e' indicato come B_2; altri libri indicano come D_2 un reticolo diverso). Cenni ai cloni di operazioni (facoltativo). Cenni alla "Tame congruence theory" di Hobby e McKenzie sulle algebre finite e sulle varieta' localmente finite; tipi di un intervallo "primo"; caratterizzazioni equivalenti delle varieta' localmente finite che omettono il tipo 1. Brevissimi cenni alle generalizzazioni introdotte da Kearnes e Kiss senza l'ipotesi che le varieta' prese in considerazioni siano localmente finite. (facoltativo) (13 dicembre) (tutto facoltativo) Ancora sulla "Tame congruence theory" di Hobby e McKenzie. Caratterizzazioni delle varieta' che omettono i tipi 1 e 5; caratterizzazione delle varieta' n-permutabili per qualche n. L'identita' alpha beta_n = alpha gamma_n e duale. Calcolo di alpha + beta in una varieta' con un termine differenza debole. (14 dicembre) (3 ore) Se alpha e' una relazione compatibile per un'algebra, t e' un termine e a1 alpha b1 etc, allora t(a1,...) alpha t(b1,...) (tutto facoltativo) Elementi irriducibili in un reticolo; cenni sulle varieta' di reticoli; varieta' n-permutabili e identita' soddisfatte, con cenni alle dimostrazioni.