Matematica discreta 2 Complementi ed esercizi dell'Unità 8. |
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Matrici invertibili e sistemi di equazioni lineari non omogenei Un sistema quadrato di equazioni lineari è un sistema di n equazioni in n incognite x1, x2, ... ,xn che compaiono solo al primo grado. Un tale sistema può essere scritto per esteso ![]() I numeri ai,j sono i coefficienti del sistema e le bi, che si trovano a secondo membro, i termini noti. Il problema consiste, dati i coefficienti e i termini noti, nel trovare, se esistono, dei numeri x1, x2, ... ,xn che verifichino contemporaneamente le n equazioni date. Utilizzando il linguaggio e l'algebra delle matrici la scrittura precedente può essere compattata nella semplicissima forma dove il simbolo A rappresenta la matrice nxn i cui elementi sono i coefficienti del sistema, b la matrice (o vettore colonna) di n righe e 1 colonna formata dai termini noti e x l'analogo vettore colonna formato dalle n incognite. ![]() La scrittura matriciale non solo permette di compattare l'informazione, essa permette anche, per via analogica, di intuire il metodo risolutivo. Se infatti n=1 l'equazione ax = b (se a è invertibile, cioè se a è non nullo) ha come soluzione x = a-1b. La stessa situazione si ripresenta nel caso generale. Se infatti la matrice A è invertibile, allora esiste una matrice A-1 tale che A.A-1 = A-1.A = I essendo I la matrice identica. Moltiplicando a sinistra l'espressione precedente per A-1, otteniamo ma, essendo il prodotto tra matrici associativo e quindi Il problema è quindi ricondotto a quello di sapere se la matrice A è invertibile e nel caso di calcolare la sua inversa.
Possiamo rispondere al primo problema se riguardiamo A come una trasformazione lineare di Rn in Rn: se infatti
la trasformazione lineare LA associata ad A è biunivoca allora esiste, insiemisticamente, una trasformazione inversa la quale, essendo
anch'essa
lineare, è espressa da una matrice che è proprio l'inversa di A. Ma sappiamo che la trasformazione lineare LA è biunivoca se e solo se
Ker LA = {0} e Im LA = Rn e questo equivale al fatto che A ha rango n. Abbiamo dunque il seguente criterio
di invertibilità: |