Matematica discreta 2 Complementi ed esercizi dell'Unità 3. |
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Basi e dimensione di uno spazio vettoriale
Come abbiamo visto esistono diverse situazioni nelle quali gli elemti di un derminato insieme V possono sommarsi
e moltiplicarsi per uno scalare riproducendosi reciprocamente. In questo caso, e se le operazioni rispettano certe regole di base,
l'insieme V è uno spazio vettoriale. Accade spesso che lo spazio V sia formato dalla totalità delle soluzioni di un determinato
problema soluzioni che vorremmo poter trovare e descrivere compiutamente. La difficoltà consiste spesso nel fatto che tali soluzioni
sono infinite ed è quindi impossibile elencarle una dopo l'altra. Uno dei vantaggi dell'algebra degli spazi vettoriali
sta proprio nel fatto che essa permette di descrivere infiniti elementi a partire da un numero finito di loro,
nello stesso modo in cui possiamo descrivere gli infiniti punti di una retta a partire da due soli suoi punti distinti A e B,
o gli infiniti colori a partire dai tre colori base e dal loro relativo dosaggio. Una cosa analoga avviene negli spazi vettoriali oggetto
del nostro studio:
ogni vettore può essere espresso come combinazione lineare di un dato numero fisso di vettori: variando i coefficienti della combinazione
si descrivono tutti i possibili infiniti vettori dello spazio che si sta considerando. Il modo migliore e più semplice per fare
questo è quello di prendere il minor numero possibile di generatori che in questo caso vengono a formare ciò che si
chiama una base dello spazio vettoriale. v2 = a2,1u1 + a2,2u2 + ... + a2,kuk ................................................ vk+1 = ak+1,1u1 + ak+1,2u2 + ... + ak+1,kuk
Per dimostrare che i vettori v sono linearmente dipendenti dobbiamo poter trovare una loro combinazione lineare nulla non banale, dobbiamo
cioè poter trovare k+1 scalari non tutti nulli tali che Sostituiamo in questa relazione i vettori v con le loro combinazioni lineari. Troviamo + x2(a2,1u1 + a2,2u2 + ... + a2,kuk) + .................................. +xk+1(ak+1,1u1 + ak+1,2u2 + ... + ak+1,kuk)  
espressione questa che, distibuendo la somma e raccogliendo i coefficenti dei vari vettori u, cosa possibile in ogni spazio
vettoriale,diventa + (x1a1,2 + x2a2,2 + ... + xk+1ak+1,2)u2 + .................................. + (x1a1,k + x2a2,k + ... + xk+1ak+1,k)uk Quest'ultima relazione è sicuramente soddisfatta se troviamo degli scalari x1, x2, ... , xk+1
non tutti nulli tali che
![]() Il sistema che abbiamo scritto è un sistema omogeneo di k equazioni lineari in k+1 incognite. Questo sistema ammette
sempre una soluzione non nulla. Possiamo infatti, dalla prima equazione ricavare una incognita e sostituirla nelle altre equazioni riducendo
così il sistema a un sistema in k incognite e k-1 equazioni. Da una soluzione non nulla di questo nuovo sistema, possiamo risalire
a una soluzione non nulla per il sistema iniziale. Abbiamo in questo modo ridotto il problema a un sistema più piccolo.
Proseguendo in questo modo alla fine arriviamo a un sistema
in una sola equazione e due incognite. È ovvio che quest'ultimo sistema ammette sempre una soluzione non nulla.
Se si volesse
implementare questa startegia in un programma al calcolatore, sarebbe necessario indicare un algoritmo per calcolare esplicitamente,
a ogni passo, l'eventuale vettore che non è combinazione degli altri cosa non facile. Nella pratica, volendo usare questo procedimento, ci si orienta
a occhio seguendo una qualche intuizione ma in molti casi quasta non basta e non si sa come procedere
come ad esempio nel caso che abbiamo visto
dei quadrati magici. Sviluppando la teoria, riusciremo, per altra via, a dare un esplicito ed
effettivo algoritmo per risolvere completamente il problema. In ogni caso,
se il procedimento che abbiamo descritto ha termine dopo un numero finito di passi (cosa che non sempre avviene) la spazio vettoriale V
ha dimensione finita altrimenti
V ha dimensione infinita. La teoria degli spazi vettoriali di dimensione infinita, pur essendo di estremo interesse, esula dagli scopi di questo corso.
Gli spazi vettoriali che prenderemo in esame saranno tutti, salvo esplicita menzione, di dimensione finita. |