Lezioni di Geometria Franco Ghione |
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La nozione di spazio vettoriale su un campo K
Sia K un campo, cioé un insieme di elementi tra i quali sono definite le 4 operazioni elementari dell'aritmetica: somma,
differenza, prodotto
e divisione con le stesse proprietà formali che valgono per gli ordinari insiemi di numeri. Una definizione dettagliata
di questa struttura e delle sue proprietà sarà data nel corso di Algebra. In questo corso, per semplicità,
supponiamo, salvo avviso contrario, che K sia l'insieme dei numeri reali. Gli elementi di K sarnno anche detti anche, seguendo una terminologia
usata soprattutto dai fisici, scalari e saranno indicati con caratteri corsivi.
Oltre a questo, postuliamo che sia definita una ulteriore operazione che permette di moltiplicare uno scalare a di K con un vettore u di V ottenendo come risultato un nuovo vettore denotato col simbolo a.u. Postuliamo che questa ulteriore operazione verifichi le seguenti proprietà, per ogni possibile scelta degli scalari a e b e dei vettori u e v:
A partire da queste regole di calcolo che postuliamo e usando quelle che Euclide chiama nozioni comuni possiamo costruire una teoria matematica assiomatico-deduttiva fatta di definizioni, teoremi e dimostrazioni. Le nozioni comuni che permettono di articolare delle dimostrazioni formalmente corrette stabiliscono che:
Alcune proprietà utili nel calcolo si dimostrano facilmente a partire dagli assiomi e dalle nozioni comuni. Diamo di seguito alcune di queste utili nei calcoli vettoriali.
Se V è uno spazio vettoriale e se W è un sottoinsieme non vuoto di V i vettori di W possono sommarsi e moltiplicarsi per uno scalare, essendo in particolare dei vettori di V. Quando accade che, operando in tutti i modi possibili con queste due operazioni, coi vettori di W si trova sempre un vettore di W, diciamo che W è un sottospazio vettoriale di V. In altri termini W è un sottospazio vettoriale di V se e solo se è non vuoto e
I primi esempi di sottospazi vettoriali vengono dalla geometria. Sia V lo spazio vettoriale formato dai vettori geometrici e sia r una retta dello spazio. L'insieme dei vettori geometrici AB definiti da due punti A e B delle retta r si chiama lo spazio dei vettori di r, spazio che indichiamo col simbolo Wr:
Analogamente se a è un piano dello spazio L'insieme dei vettori geometrici AB definiti
da due punti A e B del piano a si chiama
lo spazio dei vettori di a, spazio che indichiamo col simbolo
Wa:
E' chiaro che questi sottoinsiemi di V sono sottospazi vettoriali. Indichiamo la dimostrazione nel caso dei piani.
Siano AB e CD due vettori di
Wa allora la somma AB + CD è ancora un vettore di
Wa, infatti possiamo intanto trovare un punto D' del piano a
tale che
CD = BD' e quindi il vettore AB + CD = AB + BD' è un vettore di
Wa. Ugualmente è facile vedere che se AB è un vettore del piano
Wa allora ogni suo multiplo è un vettore di Wa.
Infatti il vettore aAB = AC essendo C un punto della retta AB, la quale, essendo A e B punti di
a è contenuta in a. Ne segue che anche il punto C è contenuto in
a e quindi AC è un vettore di Wa.
Fissati i vettori u1, u2, ... , um, l'insieme di tutte le
loro possibili combinazioni lineari è un sottoinsieme di V che si indica col simbolo
Span(u1, u2,
... , um). In formule Teorema 1
Un problema che si pone è quello di sapere quando, dati due insiemi di vettori, uno formato dagli m vettori u1, u2,
... , um e l'altro dai k vettori v1, v2, ... , vk, risulti
Il problema è interessatnte anche quando si tratti di pochi vettori. Già nel caso m=1, n=1 non è del tutto ovvio
un criterio che mi dica quando Span(u) = Span(v). Discutiamo nella
nota alcuni criteri proposti dagli
studenti utili a chiarire il ruolo e l'importanza dei quantificatori (per ogni ed esiste) nella matematica moderna.
![]() se e solo se ![]() Dal teorema 2 segue che se e solo se tutti gli m vettori ui (i=1,2,...,m) appartengono allo spazio Span(v1, v2, ... , vk), cosí che, per il teorema 2, lo spazio generato dai vettori u risulta contenuto vello spazio generato dai vettori v, e in più tutti i vettori vj (j=1,2,...,k) appartengono allo spazio Span(u1, u2, ... , um) , cosí che, per il teorema 2, lo spazio generato dai vettori v risulta contenuto vello spazio generato dai vettori u. I due spazi risultano quindi uno incluso nell'altro e pertanto sono uguali. Il teorema precedente implica anche che, se il vettore um è combinazione lineare dei vettori u1, u2, ... , um-1, allora Esercizi |