Corso di 2 Crediti F: Complementi di Geometria

Propedeutici per Meccanica, Statica e Scienze Costruzioni

Ingegneria Edile ed Edile/Architettura

  A.A. 2009-2010

Docente: Flaminio Flamini   tel. +39.06.72594611   e-mail: flamini@[ANTISPAM]mat.uniroma2.it

Orario delle Lezioni:
Algebra tensoriale per Meccanica, Statica e Scienze Costruzioni:
VENERDI' - ore : 9:30 - 11:30 .
Data di inizio: 9 Aprile 2010
AULA PER LE LEZIONI DI 9, 16 APRILE: 12 NE
AULA PER LE LEZIONI DI 23 APRILE: 1 NE
AULA PER TUTTO IL MESE DI MAGGIO: T6 SOGENE



Diario orientativo giornaliero delle lezioni




MESE DATA ARGOMENTI
APRILE 1 (9/4/10 - 3 ore).
  • Richiami su applicazioni lineari e matrici rappresentative in basi date.
  • Richiami sui cambiamenti di basi. Notazione di Einstein.
  • Richiami sulla relazione di coniugio (o similitudine) tra matrici.
  • Conseguenze nelle rappresentazioni matriciali di endomorfismi in differenti basi.
  • Richiami sui cambiamenti di basi ortonormali in spazi vettoriali euclidei.
  • Applicazione Aggiunta di un'applicazione lineare fra spazi vettoriali euclidei. Solo se le basi sono ortonormali la matrice rappresentativa dell'applicazione aggiunta di A coincide con la matrice trasposta di A.
  • Trasformazioni ortogonali e trasformazioni ortogonali speciali: strutture gruppali. Gruppo ortogonale O(n,IR) e gruppo speciale ortogonale SO(n,IR). Nelle notazioni tensoriali questi sono Orth e Orth^+.
  • Le applicazioni lineari ortogonali non speciali non hanno una struttura di gruppo.
  • Corrispondenza biunivoca tra basi ortonormali, positivamente orientate (o destre) di IR^n ed elementi di SO(n,IR)=Orth^+.
  • Esercizi ed esempi.
  •    2 (16/4/10 - 3 ore).
  • Richiami sulla relazione di congruenza tra matrici.
  • Concetti geometrici che rimangono invarianti per classi di coniugio e che rimangono invarianti per classi di congruenza.
  • In basi ortonormali la relazione di similitudine e quella di congruenza tra coincidono.
  • Ortogonale di un sottoinsieme S di uno spazio vettoriale euclideo: l'ortogonale ha sempre una struttura di sottospazio vettoriale, anche se S era solo un sottoinsieme.
  • Doppio ortogonale e Span(S).
  • Immagine e nucleo di un'applicazione lineare. Teorema di nullita' piu' rango ed interpretazioni geometriche.
  • Teorema di Rouche' Capelli su compatibilita' e numero di soluzioni di un sistema lineare: significati geometrici (propedeutici per lo studio degli stadi di equilibrio).
  • Struttura delle soluzioni di un sistema lineare non omogeneo (o equivalentemente delle controimmagini di un vettore rispetto ad un'applicazione lineare) in termini dei teoremi di Rouch'-Capelli e Nullita'+Rango.
  • Traduzione della tabella di equilibri in termini di dimensioni del nucleo e dell'immagine dell'applicazione lineare individuata dalla matrice di equilibrio.
  • Esercizi ed esempi.
  •    3 (23/4/10 - 2 ore).
  • Applicazioni della tabella di equilibri. Calcoli di carichi compatibili e calcolo dell'esspressione generale dello spazio dei vincoli ammissibili.
  • Risultato: l'immagine di un'applicazione lineare coincide con l'ortogonale del nucleo dell'applicazione lineare aggiunta (propedeutico per il Teorema dei lavori virtuali).
  • Traduzione della tabella di equilibri in termini di dimensioni dei nuclei della matrice di equilibrio e della matrice di cinematica (aggiunta della matrice di equilibrio).
  • Esercizi ed esempi.
  • MAGGIO 4 (7/5/10 - 3 ore).
  • Traccia e determinante di un endomorfismo.
  • Polinomio caratteristico (o equazione secolare) di un endomorfismo.
  • Il polinomio caratteristico di una matrice: coefficienti, traccia e determinante.
  • Il polinomio caratteristico e' invariante per classi di coniugio.
  • Nell'ambito della geometria delle masse (o euclidea) i coefficienti del polinomio caratteristico sono invarianti per classe di congruenza.
  • I coefficienti del polinomio caratteristico (o equazione secolare) vengono detti pertanto INVARIANTI METRICI dell'endomorfismo.
  • Polinomio caratteristico di un endomorfismo speciale ortogonale di IR^3: se l'endomorfismo non e' l'identita', allora esiste sempre una direzione privilegiata corrispondente all'autospazio dell'autovalore semplice 1; tale autospazio coincide con l'asse di rotazione dell'endomorfismospeciale ortogonale.
  • Spazio vettoriale duale V* di uno spazio vettoriale V.
  • Dimensione dello spazio vettoriale duale V*.
  • V e V* avendo stessa dimensione, sono isomorfi. L'isomorfismo fra V e V* non e' canonico in generale.
  • Algebra tensoriale. Prodotto tensoriale di due spazi vettoriali: definizione ed esempi.
  • Dimensione di un prodotto tensoriale di due spazi vettoriali e confronto con la dimensione del prodotto cartesiano.
  • Esercizi ed esempi.
  •    5 (14/5/10- 3 ore).
  • Potenza tensoriale di uno spazio vettoriale V. Tensori di ordine k su V.
  • Se V e' uno spazio vettoriale euclideo, V e V* sono canonicamente isomorfi.
  • Isomorfismo canonico: V* tensor W e' canonicamente isomorfo a Hom(V,W).
  • Tensori decomponibili o Diadi.
  • Rango di una diade.
  • 3 Definizioni differenti di una diade e compatibilita' fra le 3 definizioni.
  • Prodotto tensoriale (o diadico) tra due vettori di IR^3.
  • Tensori del II ordine in IR^3.
  • Corrispondenza fra tensori del II ordine ed morfismi (o applicazioni lineari) di spazi vettoriali.
  • Esercizi ed esempi.
  •    6 (21/5/10 - 3 ore).
  • I tensori del secondo ordine su IR^3 hanno una struttura di algebra: prodotto tra tensori. Lin = algebra dei tensori del secondo ordine su IR^3. dim(Lin) = 9.
  • Traccia e determinante di un tensore. Polinomio caratteristico (o equazione secolare) di un tensore del secondo ordine su IR^3. Esso e' invariante per congruenza. I coefficienti del polinomio caratteristico di un tensore S sono: det(S), Tr(S) e II(S) e sono invarianti metrici del tensore.
  • Prodotto fra diadi (equiv. fra tensori decomponibili).
  • Tensori invertibili, inverso di un tensore, trasposto di un tensore.
  • Prodotto scalare fra tensori.
  • Tensori simmetrici e tensori antisimmetrici.
  • I tensori simmetrici del II ordine formano una sotto-algebra (Sym) di Lin tale che dim(Sym) = 6. I tensori anti-simmetrici del II ordine formano una sotto-algebra (Skew) di Lin tale che dim(Skew) = 3.
  • Lin = Skew + Sym e' una decomposizione in somma diretta ortogonale. Equivalentemente, ogni tensore si scrive in modo unico come somma di un tensore simmetrico e di un tensore alterno (o antisimmetrico).
  • Un tensore antisimmetrico di qualsiasi ordine ha sempre rango pari.
  • Un tensore antisimmetirco non nullo del II ordine su IR^3 ha sempre un nucleo uni-dimensionale, detto asse del tensore antisimmetrico.
  • Rappresentazione di un tensore antisimmetrico. Isomorfismo ASSIALE tra Skew e IR^3. Corrispondenza tra coordinate dell'asse e rappresentazione matriciale del tensore antisimmetrico.
  • Significato geometrico della corrispondenza assiale. L'asse e' il nucleo del tensore anti-simmetrico.
  • Famiglia ad un parametro di tensori in ORTH^+ (rotazioni), asse istantaneo di rotazione, tensore spin e corrispondenza assiale con il tensore spin. L'asse del tensore spin e l'asse istantano di rotazione della famiglia in Orth^+ coincidono.
  •    7 (28/5/10 - 3 ore).
  • Simbolo di Ricci: prodotto misto e classi di permutazioni.
  • Tensori simmetrici e teorema spettrale: diagonalizzabilita' di tensori simmetrici.
  • Esempi semplici di tensori degli sforzi: tensione, trazione e taglio. Equazione secolare e invarianti metrici (i.e. polinomio caratteristico e coefficienti come invarianti per congruenza).
  • Autovalori e molteplicita' algebrica e geometrica.
  • Vettore tensione e valori di tensione normale e tangenziale per una qualsiasi sezione piana.
  • Tensori degli sforzi. Decomposizione di un tensore degli sforzi in parte sferica e parte deviatorica.
  • I tensori tensione, trazione e taglio sono i building blocks di tutti i tensori degli sforzi (o simmetrici)
  • Ricerca di Autovalori ed autovettori di un tensore simmetrico. Questi sono rispettivamente le tensioni e le direzioni principali (equiv. assi centrali principali).
  • Tensori simmetrici definiti positivi. Teorema dei minori principali per verificare che un tensore simmetrico e' definito positivo.
  • Tensore di Inerzia J come caso particolare di un tensore simmetrico definito positivo: l'asse z e' asse principale centrale (equiv. autovettore) relativamente al valore di Inerzia j_0.
  • Tensore di inerzia ridotto J_r, ellisse di inerzia ad esso associata. Forma canonica dell'ellisse affine. Significati meccanici.
  • Cenni sulla polarita' definita da un' ellisse affine e sulle Polarita' di Inerzia (i.e. ellisse di inerzia e polarita' da essa subordinate)
  • CONSEGNA DA PARTE DEL DOCENTE AGLI ISCRITTI DEI FOGLI DI VALUTAZIONE SCRITTA PER RICEVERE L'IDONEITA'. I FOGLI DI VALUTAZIONE DOVRANNO ESSERE RICONSEGNATI AL DOCENTE IN DATA 7/6/2010.