Ho scritto tante lettere d’amore, ne ho ricevute sicuramente meno ma di una sola a me indirizzata serbo un ricordo imperituro… non era una lettera d’amore anche se io, nei miei sogni di ragazzo, la interpretai in quel modo… Era l’autunno del 1978, Elena Mukhina aveva appena vinto tre medaglie d’oro ai Campionati del Mondo di Strasburgo battendo in una memorabile finale la prodigiosa e imbattibile Nadia Comaneci, quando scrissi all’Ambasciata Italiana di Mosca un’ingenua lettera da trasmettere alla campionessa, con la preghiera di farmi avere un suo autografo… ogni giorno mi precipitavo a guardare nella cassetta della posta per controllare se mi fosse arrivata una risposta… passarono i giorni, lentissimi, le settimane, ancora più lente… e così i mesi… fino a che la speranza di una risposta si ridusse ad un pallidissima evenienza , ma la colpa non era mia: probabilmente la mia lettera all’Ambasciata Italiana di Mosca non doveva esser mai arrivata, oppure non erano stati in grado di recapitarla ad Elena… qualcosa doveva pur esser successo, perché mi sembrava impossibile che la stella dei miei sogni non avesse l’animo di mandarmi la sua firma meravigliosa… Fino a quando finalmente arrivò una lettera dai cui francobolli sulla busta, meravigliosamente in caratteri cirillici, compresi che il mio sogno si era avverato… dentro una fotografia, in bianco e nero, con la dedica per me… di Elena Mukhina… ero felice… http://soloscacchi.altervista.org/?p=30790 Martin