Art. 1 - Definizione ed inquadramento della Laurea
Il Corso di Laurea in Matematica si inquadra nella Classe delle Lauree in “Scienze Matematiche” (Classe L-35 del DM 16 Marzo 2007 “Determinazione delle classi di laurea”) ed afferisce al Dipartimento di Matematica, che ne elegge il Coordinatore.
Art. 2 - Obiettivi formativi qualificanti della classe L-35 e obiettivi formativi specifici del corso di laurea
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
- possedere buone conoscenze di base nell'area della matematica;
- possedere buone competenze computazionali e informatiche;
- sapere acquisire le metodiche disciplinari ed essere in grado di comprendere
e utilizzare descrizioni e modelli matematici di situazioni concrete di
interesse scientifico o economico;
- essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea oltre
l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni
generali;
- possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
I laureati nei corsi di laurea della classe potranno esercitare attività professionali come supporto modellistico-matematico e computazionale ad attività dell'industria, della finanza, dei servizi e nella pubblica amministrazione, nonché nel campo della diffusione della cultura scientifica.
Obiettivi formativi specifici del corso di laurea:
Il corso di studio punta a fornire ai laureati una solida preparazione di base nei vari settori della matematica, che tenga conto non solo degli aspetti tecnici della disciplina ma anche di quelli culturali. A questa qualificata preparazione matematica di base fa da complemento l'ampia possibilità di scelta di corsi affini e integrativi, volta a consentire il conseguimento di ulteriori competenze in settori strategici per le applicazioni della matematica, quali l'informatica, la fisica, la biologia, la chimica, l'economia e l'ingegneria. L'obiettivo del corso di studio è quindi quello di formare laureati con ampia duttilità rispetto al mondo del lavoro e, al tempo stesso, con tutti i requisiti necessari per l'approfondimento degli studi in corsi di laurea magistrale in discipline matematiche e, possibilmente, anche in altre discipline affini.
I laureati in matematica:
- conoscono e sanno utilizzare il calcolo in una e più variabili e l'algebra
lineare; inoltre, posseggono molte o tutte (a seconda dello specifico percorso
seguito) delle seguenti conoscenze:
- conoscenze di base sulle equazioni differenziali;
- conoscenze di base sulle funzioni di variabile complessa;
- conoscenze di base sul Calcolo delle Probabilità;
- conoscenze di base di Statistica;
- conoscenze di base di Storia della Matematica;
- conoscenze di alcuni metodi numerici;
- conoscenze di base sulla geometria di curve e superfici;
- conoscenze delle strutture algebriche fondamentali;
- conoscono e comprendono le applicazioni di base della Matematica con
particolare riferimento alla Fisica, o all'Informatica, o alla Finanza;
- conoscono e comprendono la struttura matematica della fisica classica ed
il legame tra la medesima e gli sviluppi di ampi settori della matematica;
- hanno adeguate competenze computazionali e informatiche, comprendenti anche
la conoscenza di linguaggi di programmazione o di software specifici;
- sono capaci di leggere e comprendere testi anche avanzati di Matematica, e di
consultare articoli di ricerca in Matematica.
I laureati in matematica:
- sono in grado di produrre dimostrazioni (rigorose) di risultati matematici
non identici a quelli già conosciuti ma (chiaramente) correlati a essi;
- sono in grado di orientarsi in problemi di (moderata difficoltà) in diversi
campi della matematica e delle sue applicazioni e di risolverli;
- sono in grado di formalizzare matematicamente problemi di (moderata
difficoltà) formulati nel linguaggio naturale, e di trarre profitto da questa
formulazione per chiarirli o risolverli;
- sono in grado di estrarre informazioni qualitative da dati quantitativi;
- sono in grado di utilizzare strumenti informatici e computazionali come
supporto ai processi matematici, e per acquisire ulteriori informazioni.
I laureati in matematica:
- sono in grado di costruire e sviluppare argomentazioni logiche con una chiara
identificazione di assunti e conclusioni;
- sono in grado di riconoscere dimostrazioni corrette, e di individuare
ragionamenti fallaci;
- sono in grado di proporre e analizzare modelli matematici associati a
situazioni concrete derivanti da altre discipline, e di usare tali modelli per
facilitare lo studio della situazione originale;
- hanno esperienza di lavoro di gruppo, ma sanno anche lavorare bene
autonomamente.
I laureati in matematica:
- sono in grado di comunicare problemi, idee e soluzioni riguardanti
in forma scritta che orale;
- sono in grado di dialogare con esperti di altri settori, riconoscendo la
possibilità di formalizzare matematicamente situazioni di interesse
applicativo, industriale o finanziario e formulando gli adeguati modelli
matematici a supporto di attività in svariati ambiti.
I laureati in matematica:
- sono in grado di proseguire gli studi, sia in Matematica che in altre
discipline in ambito scientifico e tecnologico, con un alto grado di autonomia;
- hanno una mentalità flessibile, e sono in grado di inserirsi prontamente
negli ambienti di lavoro, adattandosi facilmente a nuove problematiche.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
I laureati nel corso di laurea in matematica potranno svolgere attività
professionali:
- nelle aziende e nell’industria;
- nei laboratori e centri di ricerca;
- nel campo della diffusione della cultura scientifica;
- nel settore dei servizi;
- nella pubblica amministrazione;
con vari ambiti di interesse tra cui quelli informatico, finanziario,
ingegneristico, sanitario, della comunicazione, scientifico, accademico e, più
in generale, in tutti i casi in cui siano utili una mentalità flessibile,
competenze computazionali e informatiche, e una buona dimestichezza con la
gestione, l’analisi ed il trattamento di dati numerici.
In particolare, hanno le competenze (o possono facilmente acquisire le
eventuali conoscenze necessarie mancanti) per svolgere tutte le professioni nel
punto 2.1.1.3 (Matematici e statistici), 3.1.1.3.1 (Tecnici programmatori),
3.1.1.3.4 (Tecnici amministratori di basi di dati), 3.1.1.4.0 (Tecnici
statistici), e buona parte di quelle nel punto 2.1.1.4 (Informatici e
telematici) della classificazione ISTAT delle professioni.
Il corso prepara alle professioni di
Art. 3 - Modalità di ammissione al corso di Laurea e conoscenze richieste per l’accesso
Sono ammessi al corso di laurea gli studenti in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo. Per l'ammissione al corso di Laurea in matematica viene presupposto il possesso, ovvero richiesta l'acquisizione, di una adeguata preparazione iniziale sugli argomenti di base. Prima dell'inizio dell'attività didattica del primo anno, la struttura didattica propone un test di verifica dell'acquisizione della preparazione iniziale di base. Il possesso delle conoscenze e competenze richieste sarà verificabile con una prova scritta eventualmente ripetibile in periodi diversi dell’anno ed eventualmente coordinata a livello nazionale. Coloro che, pur essendosi iscritti al test di accesso, non superano la prova, possono immatricolarsi, ma con l’obbligo di superare, come prima prova, un esame scelto tra Analisi Matematica 1, Geometria 1 e Algebra 1.
Art. 4 - Attività formative
L'attività formativa prevede insegnamenti teorici e pratici suddivisi in moduli didattici di base, moduli didattici caratterizzanti, moduli didattici di materie affini, moduli didattici concernenti attività formative complementari. Allo stesso tempo i percorsi formativi danno ampio spazio ad esercitazioni, ad attività di laboratorio e di tutorato. Le attività formative sono caratterizzate da un particolare rigore logico e da un elevato livello di astrazione. La ripartizione dei crediti è intesa a rispettare la normativa ministeriale, che definisce l'appartenenza di un determinato percorso didattico alla Classe delle Lauree in Scienze Matematiche (Classe L-35). Tra le attività formative a scelta può essere contemplata, su richiesta dello studente, la partecipazione ad attività seminariali ed a corsi universitari o extra-universitari; il Consiglio di Dipartimento valuta la pertinenza delle attività proposte e la possibile valutazione in termini di CFU, deliberando inoltre sull'eventuale recepimento tramite giudizio di idoneità oppure con votazione.
Art. 5 - Crediti
I crediti relativi alle attività formative sono acquisiti seguendo moduli didattici, e superando i relativi esami, secondo il piano delle attività formative ed in base alla programmazione didattica definiti dal Consiglio di Dipartimento di Matematica e pubblicati nella Guida dello Studente. La lingua straniera considerata è, salvo motivate eccezioni, l'inglese. Il numero massimo di CFU riconoscibili per conoscenze e abilità professionali (art. 5, comma 7, DM 270 “Gli atenei possono riconoscere, secondo quanto previsto, le conoscenze e le abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia”) è di 12 CFU. Gli studenti che maturano 180 CFU secondo quanto previsto dal presente Regolamento, ivi compresi quelli relativi alla prova finale, conseguono il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università. Il piano di studio proposto nel seguente articolo 6 contempla il raggiungimento dei 180 crediti prescritti tramite non più di 20 valutazioni di profitto, che possono anche prevedere prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati. Si riporta di seguito la tabella della suddivisione dei crediti così come prevista nell’ordinamento.
Attività formative |
Ambiti disciplinari |
Settori scientifico - disciplinari |
CFU |
Tot CFU |
Di base |
Formazione Matematica |
MAT/02 - Algebra |
32 |
47 |
Formazione Fisica |
FIS/01 - Fisica sperimentale |
9 |
||
Formazione informatica |
INF/01 - Informatica |
6 |
||
Caratterizzanti |
Formazione Teorica |
MAT/01 - Logica matematica |
55 |
88 |
Formazione Modellistico-Applicativa |
MAT/06 - Probabilita' e
statistica matematica |
33 |
||
Affini o integrative |
BIO/05 - Zoologia |
18 - 24 |
24 |
|
MAT/01 - Logica matematica |
0 - 6 |
|||
Altre attività |
A scelta dello studente |
12 |
21 |
|
Per la prova finale |
5 |
|||
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera |
1 |
|||
Ulteriori conoscenze linguistiche |
3 |
Art. 6 - Piani di studio
Il Corso di Studio in Matematica prevede un unico curriculum, nell'ambito del quale è definito un insieme di moduli didattici obbligatori. Viene comunque previsto uno spazio per le scelte autonome degli studenti.
1 ANNO |
|||
INSEGNAMENTO |
CFU |
Sem. |
Settore |
Geometria 1 con Elementi di Storia (B) |
9 |
1 |
MAT/03 |
Analisi Matematica 1 (B) |
8 |
1 |
MAT/05 |
Algebra 1 (B) |
8 |
1 |
MAT/02 |
Inglese |
4 |
1 |
|
Laboratorio di programmazione (B) e Informatica 1(A) |
6+4 |
2 |
INF/01 |
Analisi Matematica 2 (C) |
10 |
2 |
MAT/05 |
Geometria 2 con Elementi di storia (C) |
10 |
2 |
MAT/03 |
Tot. 59 cfu / 6 esami + una prova di idoneità |
2 ANNO |
|||
INSEGNAMENTO |
CFU |
Sem. |
Settore |
Algebra 2 (B) |
7 |
1 |
MAT/02 |
Analisi Matematica 3 (C) |
6 |
1 |
MAT/05 |
Fisica 1 (B) |
9 |
1 |
FIS/01 |
Geometria 3 (C) |
7 |
1 |
MAT/03 |
Analisi Matematica 4 (C) |
7 |
2 |
MAT/05 |
Fisica Matematica 1 (C) |
8 |
2 |
MAT/07 |
Geometria 4 (C) |
7 |
2 |
MAT/03 |
Probabilità e Statistica (C) |
9 |
1-2 |
MAT/06 |
Tot. 60 cfu / 8 esami |
3 ANNO |
|||
INSEGNAMENTO |
CFU |
Sem. |
Settore |
Analisi reale e complessa (C) |
8 |
1 |
MAT/05 |
Analisi numerica 1 (C) + Laboratorio di calcolo 2 (A) |
8+4 |
1 |
MAT/08 - INF/01 |
Fisica 2 (A) + Laboratorio di sperimentazione di fisica (A) |
7+3 |
1 |
FIS/01 |
Fisica matematica 2 (C) |
8 |
2 |
MAT/07 |
Esame di indirizzo (affini e integrativi) |
6 |
|
|
Esami a scelta |
12 |
|
|
Prova finale |
5 |
|
|
Tot. 61 cfu / 6 esami |
Legenda: (A) = attività formative affini; (B) = attività formative di base; (C) = attività formative caratterizzanti.
Art. 7 - Caratteristiche e modalità della prova finale
La prova finale per il conseguimento della laurea in Matematica è, di norma, scelta dallo studente tra due tipi di prove: la redazione di una tesina o un esame di cultura matematica.
Tesina. La tesina consiste nella preparazione e
redazione di un elaborato scritto su un argomento di matematica da concordare
con un docente dell’Ateneo che svolge le funzioni di relatore. La tesina deve
vertere su tematiche non già coperte da corsi curricolari, o, altrimenti,
prevedere un adeguato approfondimento da parte dello studente.
Questo tipo di prova è consigliata, in particolare, agli studenti che intendano
cercare un lavoro subito dopo la laurea.
La tesina, che può essere redatta anche in lingua inglese, previo consenso del
relatore e approvazione del coordinatore del corso di studio, viene discussa e
valutata nella seduta di laurea.
Esame di cultura. L’esame di cultura consiste nel
superamento di una prova scritta e di una conseguente prova orale. La prova
orale si tiene durante la seduta di laurea e verte su un argomento della prova
scritta scelto dal laureando.
Questo tipo di prova è particolarmente indicato per gli studenti che intendano
proseguire gli studi con
L
Per la preparazione all’esame di cultura il Corso di Studio attiva, nel secondo
semestre di ogni anno accademico, uno specifico corso rivolto agli studenti del
terzo anno. Per tale corso viene costituita un’apposita commissione d’esame che
cura lo svolgimento e la valutazione della prova scritta. Almeno un membro di
tale commissione entra a far parte della commissione di ciascuna seduta di
laurea con funzioni di relatore.
Ogni anno accademico verranno fissate quattro prove scritte per l'esame di
cultura, da tenersi da sei settimane a 10 giorni prima delle quattro sedute
ordinarie di laurea. La commissione dell'esame di cultura può decidere di
fissare altre prove oltre alle 4 previste. La prova scritta dell'esame di
cultura è superata se lo studente ottiene una valutazione numerica non
inferiore a 18/30.
Il superamento della prova scritta e' condizione necessaria
per l'ammissione alla prova orale e permette allo studente di accedere
alle sedute di laurea che si terranno nel mese dell'appello di laurea cui
la prova e' riferita, e negli 11 mesi successivi. A titolo di esempio, se uno
studente supera la prova di cultura relativa ad un appello di laurea di ottobre
di un certo anno, la prova sarà valida per tutti gli appelli di laurea che si
terranno fino al settembre dell'anno successivo incluso.
Nel caso non si verificassero queste condizioni lo studente dovrà ripetere la prova scritta. Allo studente
è consentito sostenere la prova scritta dell'esame di cultura al più
tre volte nell'ambito del proprio corso di studi: sarà ritenuta valida la
valutazione ottenuta nell'ultima prova consegnata. Si intende che una
prova scritta dell'esame di cultura è stata sostenuta se lo studente ha
consegnato lo scritto relativo.
Modalità diverse di prova finale possono essere autorizzate dal coordinatore del Corso di Studio, sulla base di una richiesta motivata. In ogni caso, lo studente deve realizzare un documento scritto da discutere durante la seduta di laurea, con la supervisione di un docente del dipartimento con funzione di relatore. Ad esempio, in relazione ad obiettivi specifici, e nel quadro di convenzioni che lo prevedano esplicitamente, lo studente può effettuare tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione ed enti esterni, nonché soggiorni di studio presso altre università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali. Il referente che ha curato lo svolgimento del tirocinio può svolgere la funzione di correlatore.
Le sedute di laurea si svolgono in quattro appelli annuali, fissati ogni anno dal Corso di Studio e adeguatamente pubblicizzati. Venti giorni prima dell’appello scelto per l’esame di laurea lo studente deve presentare domanda presso le segreterie studenti della Macroarea di Scienze dove adempirà alle formalità amministrative. Il coordinatore del corso di studio attribuisce ad ogni studente che presenta domanda di Laurea, un docente del dipartimento con funzione di controrelatore. Relatore, controrelatore ed eventuale correlatore, se non presenti alla seduta di laurea, inviano una relazione scritta sull’elaborato del candidato.
La commissione per la valutazione dell’esame di laurea è composta da 5 commissari ed almeno 1 supplente. La commissione è nominata dal Coordinatore del corso di studio che ne dà comunicazione al Rettore. Il Presidente della commissione di Laurea è il professore con maggiore anzianità di servizio tra i docenti della commissione.
Punteggio finale. Per la formazione del voto di laurea, la commissione di laurea calcola, anzitutto, la media dei voti, valutati in trentesimi e pesati secondo i crediti, ottenuti nelle unità didattiche il cui esame preveda una valutazione numerica. Il punteggio derivante da tale media, convertito in centodecimi, può essere incrementato tenendo presente la carriera didattica dello studente fino ad un massimo di 4 punti suddivisi come segue:
Per gli studenti che scelgono come prova finale la tesina, la commissione ha la facoltà di incrementare ulteriormente il punteggio secondo la valutazione dell’elaborato scritto fino ad un massimo di 5 punti. Su proposta del relatore, agli studenti che raggiungano il punteggio di 110 può essere attribuita, con voto unanime della commissione, la lode.
Per gli studenti che scelgano come prova finale l’esame di cultura, verrà assegnato un ulteriore punteggio, P, fino ad un massimo di 7 punti, determinato come segue: detto X il voto in trentesimi della prova scritta, P e’ dato da P=X/3-3 ed è quindi con un minimo di 3 ed un massimo di 7 punti.
La commissione di laurea può decidere sulla base della prova orale di incrementare, diminuire o lasciare inalterato il punteggio P della prova scritta. Eventuali variazioni vanno morivate con una relazione scritta del presidente della commissione. Il punteggio così ottenuto viene sommato alla media convertita in centodecimi ed all’eventuale punteggio relativo ai meriti per la carriera secondo le modalità precedentemente previste. Agli studenti che raggiungano il punteggio di 110 può essere attribuita, con voto unanime della commissione, la lode.
Art. 8 - Titolo rilasciato
Agli studenti che completeranno il percorso formativo acquisendo il totale
previsto di 180 crediti formativi viene rilasciata
Art. 9 - Insegnamenti
Gli insegnamenti sono sviluppati con contenuti e con ritmi didattici mirati ad assicurare un adeguato apprendimento in relazione al numero di ore di studio previsto per ciascun insegnamento. Come previsto dal Regolamento didattico di Ateneo, ai fini di aggiornamento professionale e/o di arricchimento culturale o di integrazione curriculare, il Consiglio di Dipartimento, su proposta del Coordinatore, ogni anno stabilisce un elenco di corsi fruibili da:
Gli studenti che rientrano nelle tipologie sopra indicate (previa iscrizione al singolo corso) potranno sostenere il relativo esame di profitto e riceverne formale attestazione.
Gli studenti che vogliano usufruire della norma prevista dall’art. 6 del
R.D. 1269/38 la quale stabilisce che “Lo studente, oltre agli insegnamenti
fondamentali ed al numero di insegnamenti complementari obbligatori per il
conseguimento della laurea cui aspira, può iscriversi a qualsiasi altro
insegnamento complementare del proprio corso di laurea e, per ciascun anno, a
non più di due insegnamenti di altri corsi di laurea nella stessa Università”
dovranno aver conseguito in precedenza almeno 20 cfu
nei settori MAT/01-09. Gli interessati dovranno presentare domanda al
coordinatore del corso di studio allegando il proprio piano di studi sul quale
Art. 10 - Articolazione delle attività didattiche
L'anno accademico è suddiviso di norma in due semestri. Per rendere flessibile l'attività didattica, gli insegnamenti potranno anche svilupparsi solo su una parte del semestre e in ogni caso il Consiglio di Dipartimento può stabilire per un dato semestre un'articolazione diversa. Le modalità di svolgimento di ogni insegnamento e il calendario didattico vengono indicati nella Guida dello Studente.
Art. 11 - Valutazione del profitto
L'accertamento del profitto degli studenti si basa su prove di esame che possono essere precedute da test periodici di valutazione. Questi test saranno finalizzati ad assicurare una efficace valutazione in itinere dell'apprendimento, oltre che ad agevolare l'autovalutazione da parte dello studente. L'assegnazione dei crediti relativi a ciascuna attività didattica viene effettuata per mezzo di una prova finale (esame) per la valutazione del profitto. Gli esami si svolgono di norma in tre sessioni secondo le modalità seguenti:
1. Corsi tenuti nel primo semestre.
2. Corsi tenuti nel secondo semestre.
Fanno eccezione gli insegnamenti di Geometria 1 con Elementi di Storia e di Analisi Matematica 1 per i quali sono previsti 2 appelli nella sessione estiva.
I calendari delle prove finali di valutazione del profitto vengono resi noti almeno un mese prima dell'inizio degli appelli. Le prove orali sono pubbliche. Tutte le prove di esame si svolgono in aule o in adeguati locali prefissati dal coordinatore del Corso di Studio. La valutazione finale è individuale ed è espressa in trentesimi, con eventuale lode: essa tiene eventualmente conto, in proporzioni prefissate dal docente prima dell'inizio del corso di insegnamento, sia dei risultati della prova di esame sia di quelli degli eventuali test periodici di valutazione.
Art. 12 - Riconoscimento o conferma di crediti formativi universitari
Il riconoscimento parziale o totale di crediti acquisiti da uno studente nell'ambito di un altro corso di studio di questo ovvero di altro ateneo, è stabilito dal Consiglio di Dipartimento, in base a criteri e procedure predeterminati dal Consiglio stesso ed in conformità con quanto prescritto dal Regolamento Didattico di Ateneo. Possono formare oggetto di riconoscimento anche gli studi all’estero che non abbiano portato al conseguimento di un titolo accademico, purché adeguatamente documentati. Il Consiglio di Dipartimento approva le abbreviazioni di corso previste dalle norme vigenti, valutando i crediti acquisiti.
Art. 13 - Tutorato e supporto alla didattica
Ad ogni nuovo studente (immatricolato o trasferito) sarà assegnato, all'inizio del proprio corso di studi, un tutor, che potrà essere consultato per valutazioni e suggerimenti generali in merito all'andamento delle attività di studio dello studente. L'attività di tutorato rientra tra i compiti istituzionali dei professori e dei ricercatori, come parte integrante del loro impegno didattico volto a guidare la formazione culturale degli studenti. Le attività di tutorato vengono programmate dal Consiglio di Dipartimento all'inizio di ogni anno accademico. Per ulteriore supporto alle attività didattiche il Consiglio di Dipartimento può prevedere l'utilizzo, di neolaureati, cultori della materia, studenti in rapporto di collaborazione part-time.
Art. 14 - Guida dello studente e programmazione degli insegnamenti
Entro il 30 giugno di ogni anno, il Coordinatore del Corso di Studio
definisce
In accordo col DM 47 del 30 gennaio 2013, la programmazione degli insegnamenti apparirà per ciascuna Coorte nell'allegato annuale "Programmazione degli insegnamenti", che fa parte integrante del presente Regolamento.
Art. 15 - Strutture didattiche di riferimento
Il Corso di Laurea Triennale in Matematica afferisce al Dipartimento di Matematica. Il Consiglio di Dipartimento in Matematica elegge il Coordinatore dei Corsi di Studio in Matematica tra i professori del Dipartimento titolari di un insegnamento della Laurea in Matematica e/o della Laurea Magistrale in Matematica Pura e Applicata. Il Coordinatore è nominato con decreto del Rettore, opta per il regime a tempo pieno, dura in carica tre anni accademici e non può essere rieletto consecutivamente più di una volta.
Art. 16 - Compiti delle strutture didattiche di riferimento
1. Il Consiglio di Dipartimento esercita tutte le attribuzioni demandate al Consiglio di Corso di Studio dall’ordinamento universitario nazionale e dallo statuto.
2. Il Dipartimento si dota di commissioni istruttorie per le questioni didattiche, come di seguito specificato, che sono convocate e presiedute dal Coordinatore. Ogni commissione dura in carica un anno, e viene automaticamente confermata in caso il Dipartimento non disponga diversamente.
3. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta di una Commissione composta da professori e ricercatori dell’ateneo cui siano stati assegnati compiti didattici nel Corso di Laurea in Matematica e/o nel Corso di Laurea Magistrale in Matematica Pura e Applicata, nonché da una congrua rappresentanza degli studenti dei corsi di studio sopra indicati, delibera:
4. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta della Commissione Pratiche studenti nominata su indicazione del Coordinatore, delibera inoltre sulle seguenti questioni:
5. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta del Coordinatore, delibera infine
6. Il Coordinatore del corso di studio, sentito il Direttore del Dipartimento, adotta provvedimenti d’urgenza sugli argomenti di ordine didattico attinenti le competenze del Consiglio di Dipartimento sottoponendole allo stesso per ratifica nella prima adunanza successiva.
7. Il Consiglio di Dipartimento può inoltre dare mandato al Coordinatore di adottare i provvedimenti di cui ai Commi 4 e 5, purché alle lettere da e) a j) la commissione abbia dato parere positivo; alla lettera m) previo consultazione con i docenti interessati e con gli studenti eletti in Consiglio di Dipartimento che siano iscritti ad uno dei corsi di studio di Matematica o Matematica Pura e Applicata.
8. Ai fini di quanto previsto dal d.lgs. 27 gennaio 2012, n. 19, il Consiglio di Dipartimento svolge la funzione di presidio di qualità delle attività didattiche, e monitora le attività didattiche.
9. I contenuti delle delibere relative alle attività formative, con esclusione di quelle relative ai singoli studenti, sono resi noti tramite sito web.
10. Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si applicano il Regolamento delle Strutture Didattiche e di Ricerca e il Regolamento Didattico di Ateneo.
Art.17 - Funzioni del Coordinatore
Il Coordinatore del Corso di Studio provvede all’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Dipartimento relative al Corso di Studio.
Il Coordinatore:
Il Coordinatore, sentito il Direttore del Dipartimento, adotta provvedimenti d’urgenza sugli argomenti di ordine didattico attinenti le competenze del Consiglio di Dipartimento sottoponendole allo stesso per ratifica nella prima adunanza successiva.
Art. 18 - Commissione paritetica
Il Consiglio di Dipartimento istituisce una Commissione didattica paritetica
per i corsi di studio in Matematica ed in Matematica Pura ed Applicata, formata
da due professori e da due studenti iscritti alla laurea triennale in
Matematica o alla laurea magistrale in Matematica Pura ed Applicata,
possibilmente iscritti a due corsi di studio diversi. I primi sono designati
dai docenti del Consiglio, i secondi dai rappresentanti degli studenti nel
Consiglio di Dipartimento, tra i rappresentanti stessi.
Art. 19 - Comitato di indirizzo
Il Consiglio di Dipartimento verifica - attraverso un comitato di indirizzo formato da docenti, da rappresentanti degli studenti di laurea e di dottorato e da rappresentanti del mondo del lavoro (scuola, mondo imprenditoriale legato alla cultura, aziende specifiche contattate) - le esigenze formative rispetto al mercato del lavoro, al fine di definire le potenzialità di inserimento lavorativo dei laureati nei diversi curricula.
Art. 20 - Norme transitorie
Il presente regolamento andrà in vigore dal momento della sua approvazione. Si intende che tutte le norme in esso contenute che risultassero in contrasto con regolamenti di Ateneo o di Dipartimento sono superate dai suddetti regolamenti.