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Il nono e' "nano"

La decisione della 26a Assemblea Generale dell'Unione Astronomica Internazionale (IAU) sullo "status" di Plutone afferma che il nono pianeta del Sistema Solare non e' piu' ufficialmente tale, ma diventa un "pianeta nano" , prototipo di una nuova classe di corpi celesti.

Questo e' il nuovo "punto di vista" degli astronomi sul Sistema Solare, come mostra la figura sottostante (The International Astronomical Union/Martin Kornmesser): le dimensioni dei corpi celesti sono riportate alla stessa scala mentre le distanze sono solo di comodo.

Si puo' notare che una delle caratteristiche principali per distinguere un pianeta da un suo omologo "nano" e' proprio il suo diametro, ma non e' la sola. Nella figura qui sotto (cortesia di Ettore Perozzi) questa caratteristica e' ulteriormente sottolineata mettendo a confronto corpi celesti di dimensioni "confrontabili": Ceres e 2003UB313 sono anche loro "pianeti nani" secondo la nuova terminologia ufficiale.

Perche' alcuni di questi corpi celesti non sono "pianeti nani" e perche' si e' arrivati a cambiare cosi' radicalmente l'immagine comunemente accettata del Sistema Solare? 

Quest'ultima affermazione ha una spiegazione logica: le tecniche sempre piu' avanzate, i nuovi telescopi e le nuove missioni spaziali hanno ampliato enormemente il numero di corpi celesti di notevoli dimensioni dei quali conosciamo molto bene le caratteristiche orbitali e fisiche. Si e' visto che le differenze tra un grande asteroide, un piccolo pianeta o anche un satellite non si potevano classificare facilmente ed e' infine arrivato il momento della decisione: aumentare il numero dei pianeti classici oppure trovare una nuova, piu' funzionale, definizione di "pianeta" ed introdurre una nuova classe di corpi celesti con molte, ma non tutte, le caratteristiche dei "vecchi" pianeti. Per chiarire questi argomenti riportiamo due grafici (cortesia di Alessandra Celletti).

Il primo grafico mostra la relazione tra eccentricita' "e" e semiasse maggiore "a" (in Unita' Astronomiche), mentre il secondo mostra l'inclinazione "i" (in gradi) verso il semiasse maggiore "a". Gli oggetti di Kuiper sono contrassegnati con una crocetta rossa, mentre Plutone e' denotato con un asterisco blu; i grafici evidenziano che dal punto di vista dinamico non c'e' sostanziale differenza tra Plutone e altri oggetti della fascia di Kuiper.

La definizione precisa di "pianeta nano" e' stata votata, non senza qualche sorpresa, durante la 26a Assemblea Generale dell'IAU lo scorso 24 agosto 2006: ecco cosa dice la "Risoluzione 5: definizione di 'pianeta'" votata da circa 400 astronomi a larga maggioranza.

Definizione di Pianeta nel Sistema Solare

I pianeti e gli altri corpi celesti, ad eccezione dei satelliti, nel nostro Sistema Solare sono definiti in tre categorie distinte:

Un'altra risoluzione votata lo stesso giorno ma con un consenso meno ampio (237 a favore, 157 contro e 17 astenuti) e' la "Risoluzione 6: Plutone", che assegna Plutone alla categoria dei "pianeti nani" descritta sopra e lo indica come il prototipo di una nuova classe di oggetti trans-nettuniani (TNO).

Lo stesso giorno, due analoghe votazioni non hanno ricevuto il consenso della maggioranza: la "Risoluzione 5B: definizione di pianeta classico" con soli 91 voti a favore e piu' curiosamente la "Risoluzione 6B: definizione di Oggetti Plutoniani" per soli 3 voti di scarto ed e' quindi ancora non chiara la definizione dei TNO simili a Plutone.

Lo scorso 13 settembre 2006 inoltre, sempre dallo IAU, e' stato ufficialmente assegnato il nome all'altro "pianeta nano" che ancora non lo aveva, noto come 2003UB313 (vedi sopra): il suo nuovo nome e' Eris ed e' ufficialmente il secondo pianeta nano della classe di oggetti di cui Plutone e' il prototipo.

 

A cura di Alessandra Celletti (Universita' di Roma Tor Vergata) e Corrado Falcolini (Universita' di Roma Tre).