Art. 1 - Definizione ed inquadramento della Laurea Magistrale
Il Corso di Laurea Magistrale in Matematica Pura ed Applicata si inquadra nella Classe delle Lauree Magistrali in “Matematica” (Classe LM-40 del DM 16 Marzo 2007 “Determinazione delle classi di laurea”) ed afferisce al Dipartimento di Matematica, che ne elegge il Coordinatore.
Art. 2 - Obiettivi formativi qualificanti della classe LM-40 Matematica e obiettivi formativi specifici del corso di laurea Magistrale
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
I laureati nei corsi di Laurea magistrale della classe potranno esercitare funzioni di elevata responsabilità con compiti di ricerca sia scientifici che applicativi anche nella costruzione e nello sviluppo computazionale di modelli matematici. La loro attività si potrà svolgere in ambiti di interesse ambientale, sanitario, industriale, finanziario, nei servizi, nella pubblica amministrazione nonché nei settori della comunicazione matematica e della scienza.
Ai fini indicati, i corsi di Laurea Magistrale della classe:
Obiettivi formativi specifici del corso di laurea magistrale:
Il corso di laurea magistrale in Matematica Pura e Applicata (MPA) si propone di sviluppare competenze e conoscenze avanzate in vari settori della matematica, garantendo ai suoi iscritti ampia possibilità di approfondimento sia degli aspetti teorici di questa disciplina che delle sue applicazioni.
Sono possibili percorsi formativi differenziati, atti ad integrare e completare la formazione matematica di ciascuno studente. Tuttavia, in ogni ambito vengono sottolineati gli aspetti metodologici al fine di assicurare una profonda comprensione della materia e la capacità di aggiornare costantemente le competenze acquisite. Con l'intento di accrescere le capacità di autonomia degli studenti, e per permettere la formulazione di piani di studio che si adattino alle esigenze di una società in rapida evoluzione, si è previsto un elevato grado di libertà nella scelta degli insegnamenti.
Oltre ad avere un'approfondita conoscenza sia degli aspetti disciplinari sia di quelli metodologici della matematica, i laureati magistrali in MPA devono essere in grado di esprimere le proprie conoscenze in contesti professionali sia specifici sia interdisciplinari. Lo studente viene altresì sollecitato ad acquisire un contatto diretto con la letteratura matematica, anche a livello di ricerca, e ad affinare la capacità di orientarsi nella consultazione di testi e nella creazione di bibliografie sia in italiano che in inglese. La redazione della prova finale costituisce, tra l'altro, una verifica dell'acquisizione di queste competenze e della padronanza delle tecniche usuali della comunicazione scientifica in ambito matematico.
Grazie alla sua formazione, il laureato magistrale in MPA potrà, a seconda dei casi, proseguire negli studi partecipando a programmi di dottorato in discipline matematiche o inserirsi nel mondo del lavoro, sia utilizzando le specifiche competenze acquisite che valorizzando le sue capacità di flessibilità mentale e di collaborazione con altri esperti.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati in Matematica Pura e Applicata avranno:
Inoltre, i laureati in Matematica Pura e Applicata dovranno avere facilità di astrazione, incluso lo sviluppo logico di teorie formali e delle loro relazioni. Lo strumento didattico privilegiato per il raggiungimento di tali obiettivi sono le lezioni, le esercitazioni e le attività di laboratorio e tutorato. La verifica avviene in forma classica attraverso la valutazione di un elaborato scritto e/o un colloquio orale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I laureati magistrali in Matematica Pura e Applicata dovranno essere in grado di elaborare o applicare idee, anche originali, e possedere sicure competenze sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di studi. In particolare, essi dovranno essere in grado di:
Inoltre, con riferimento al campo di specializzazione prescelta, essi dovranno essere capaci di:
La verifica del raggiungimento degli obiettivi posti avviene di norma mediante:
Autonomia di giudizio
I laureati magistrali in Matematica Pura e Applicata dovranno:
Queste capacità verranno stimolate in tutti gli insegnamenti, rafforzando il senso critico dello studente e assegnando problemi che lo studente deve svolgere anche in modo originale. La verifica del raggiungimento degli obiettivi posti avverrà di norma mediante:
Abilità comunicative
I laureati magistrali in Matematica Pura e Applicata dovranno:
Tali abilità potranno essere conseguite alla fine del percorso formativo, come risultato dei contenuti di base dell'offerta formativa. Alcuni corsi prevederanno la presentazione di argomenti di approfondimento attraverso seminari o relazioni scritte, richiedendo allo studente di maturare capacità espositive, sia scritte che orali. La preparazione acquisita in materie affini ed integrative darà la possibilità di interagire con laureati in altri settori, ed eventualmente con esperti in campi non necessariamente accademici, potenziando la capacità di formalizzare matematicamente situazioni complesse di interesse applicativo. La verifica del raggiungimento degli obiettivi posti avverrà:
Capacità di apprendimento
I laureati magistrali in Matematica Pura e Applicata:
La verifica dell'acquisizione di tali capacità avviene:
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Grazie alle conoscenze e alle competenze acquisite, ivi inclusa la mentalità flessibile e l'esperienza accumulata nell'analisi e nella soluzione di problemi, i laureati magistrali in Matematica Pura e Applicata potranno disporre di un'ampia gamma di sbocchi occupazionali e professionali. I settori più indicati sono quelli in cui la matematica svolge un ruolo centrale sotto il profilo applicativo o teorico, o quantomeno costituisce un ambito chiaramente correlato quanto a importanza quali, ad esempio,
I laureati possono prevedere come occupazione anche l'inserimento nella scuola, una volta completati i percorsi di abilitazione all’insegnamento e superati i concorsi previsti dalla normativa vigente. Inoltre, qualora il corso di laurea magistrale in Matematica Pura e Applicata si innesti su un corso di laurea triennale in discipline affini, sarà possibile un pronto inserimento dei laureati anche in professioni o campi di studio differenti.
Il corso prepara alla professioni di:
Art. 3 – Modalità di ammissione al corso di Laurea Magistrale e conoscenze richieste per l’accesso
Il Corso di Laurea Magistrale in Matematica Pura ed Applicata non è ad accesso programmato. Per essere ammessi al corso occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di un altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. Sono inoltre richiesti specifici requisiti curriculari, caratteristici delle lauree in discipline matematiche. La natura interdisciplinare della matematica rende possibile anche a studenti che abbiano conseguito la laurea in altri settori, di accedere alla laurea magistrale in MPA purché in possesso dei suddetti requisiti.
Tutti gli studenti che intendano iscriversi al primo anno devono presentare la richiesta secondo le modalità previste dall’Ateneo. Il Coordinatore del corso di studio, avvalendosi dell’ausilio della commissione di cui al seguente articolo 16, Comma 4, esamina le domande pervenute e ne determina l’esito. La valutazione segue comunque i seguenti criteri:
Art. 4 - Attività formative
L'attività formativa prevede insegnamenti teorici e pratici suddivisi in moduli didattici caratterizzanti, moduli didattici di materie affini, moduli didattici concernenti attività formative complementari. Le attività formative sono caratterizzate da un particolare rigore logico e da un elevato livello di astrazione. La ripartizione dei crediti è intesa a rispettare la normativa ministeriale, che definisce l'appartenenza di un determinato percorso didattico alla Classe delle Lauree Magistrali in Matematica (Classe LM-40). Tra le attività formative a scelta può essere contemplata, su richiesta dello studente, la partecipazione ad attività seminariali ed a corsi universitari o extra-universitari; il Consiglio di Dipartimento valuta la pertinenza delle attività proposte e la possibile valutazione in termini di CFU, deliberando inoltre sull'eventuale recepimento tramite giudizio di idoneità oppure con votazione.
Art. 5 - Crediti
I crediti relativi alle attività formative sono acquisiti seguendo moduli didattici, e superando i relativi esami, secondo il piano delle attività formative ed in base alla programmazione didattica definiti dal Consiglio di Dipartimento di Matematica e pubblicati nella Guida dello Studente. La lingua straniera considerata è, salvo motivate eccezioni, l'inglese. Il numero massimo di CFU riconoscibili per conoscenze e abilità professionali (art. 5, comma 7, DM 270 “Gli atenei possono riconoscere, secondo quanto previsto, le conoscenze e le abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia”) è di 12 CFU. Gli studenti che maturano 120 CFU secondo quanto previsto dal presente Regolamento, ivi compresi quelli relativi alla prova finale, conseguono il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università. Il piano di studio proposto nel seguente articolo 6 contempla il raggiungimento dei 120 crediti prescritti tramite non più di 12 valutazioni di profitto, che possono anche prevedere prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati. Si riporta di seguito la tabella della suddivisione dei crediti così come prevista nell’ordinamento.
Attività caratterizzanti | ||||
ambito disciplinare | settore | CFU | minimo da D.M. per l'ambito | |
min | max | |||
Formazione teorica avanzata | MAT/01 Logica matematica MAT/02 Algebra MAT/03 Geometria MAT/04 Matematiche complementari MAT/05 Analisi matematica |
20 | 44 | 15 |
Formazione modellistico-applicativa | MAT/06 Probabilita' e statistica matematica MAT/07 Fisica matematica MAT/08 Analisi numerica MAT/09 Ricerca operativa |
16 | 40 | 5 |
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 35: | - | |||
Totale Attività Caratterizzanti | 36 - 84 |
Attività affini | ||||
ambito disciplinare | settore | CFU | minimo da D.M. per l'ambito | |
min | max | |||
Attività formative affini o integrative | BIO/05 - Zoologia BIO/06 - Anatomia comparata e citologia BIO/08 - Antropologia BIO/11 - Biologia molecolare BIO/18 - Genetica CHIM/01 - Chimica analitica CHIM/02 - Chimica fisica CHIM/03 - Chimica generale e inorganica CHIM/04 - Chimica industriale CHIM/06 - Chimica organica CHIM/12 - Chimica dell'ambiente e dei beni culturali FIS/01 - Fisica sperimentale FIS/02 - Fisica teorica, modelli e metodi matematici FIS/03 - Fisica della materia FIS/04 - Fisica nucleare e subnucleare FIS/05 - Astronomia e astrofisica FIS/06 - Fisica per il sistema terra e per il mezzo circumterrestre FIS/07 - Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) FIS/08 - Didattica e storia della fisica ICAR/08 - Scienza delle costruzioni INF/01 - Informatica ING-IND/03 - Meccanica del volo ING-IND/09 - Sistemi per l'energia e l'ambiente ING-INF/02 - Campi elettromagnetici ING-INF/04 - Automatica ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni M-FIL/02 - Logica e filosofia della scienza M-STO/05 - Storia della scienza e delle tecniche MAT/01 - Logica matematica MAT/02 - Algebra MAT/03 - Geometria MAT/04 - Matematiche complementari MAT/05 - Analisi matematica MAT/06 - Probabilita' e statistica matematica MAT/07 - Fisica matematica MAT/08 - Analisi numerica MAT/09 - Ricerca operativa SECS-P/05 - Econometria SECS-S/01 - Statistica SECS-S/02 - Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica SECS-S/03 - Statistica economica SECS-S/04 - Demografia SECS-S/05 - Statistica sociale SECS-S/06 - Metodi matematici dell'economia e delle scienze attuariali e finanziarie |
20 | 28 | 12 |
Totale Attività Affini | 20 - 28 |
Altre attività | ||||
ambito disciplinare | CFU min | CFU max | ||
A scelta dello studente | 8 | 16 | ||
Per la prova finale | 27 | 27 | ||
Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) | Ulteriori conoscenze linguistiche | 5 | 5 | |
Abilità informatiche e telematiche | - | - | ||
Tirocini formativi e di orientamento | - | - | ||
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro | - | - | ||
Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d | ||||
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali | - | - | ||
Totale Altre Attività | 40 - 48 |
Riepilogo CFU | |
CFU totali per il conseguimento del titolo | 120 |
Range CFU totali del corso | 96 - 160 |
Art. 6 – Piani di studio
Il Corso di Laurea Magistrale in Matematica Pura ed Applicata prevede un unico piano di studio, come di seguito specificato:
Attività formative obbligatorie:
Complementi di Analisi Matematica 1 (6 CFU)
Complementi di Analisi Matematica 2 (6 CFU)
Laboratorio di Calcolo (4 CFU)
Lingua straniera (5 CFU)
Prova finale (27 CFU)
Oltre alle attività formative obbligatorie già indicate, il complessivo percorso della laurea magistrale richiede l’inserimento di:
- esami corrispondenti a 56 CFU, così suddivisi:
16 CFU nei settori MAT01-02-03-04-05
16 CFU nei settori MAT06-07-08-09
24 CFU nei settori affini (dei quali al più 18 CFU nei settori MAT)
- ulteriori esami a scelta libera, corrispondenti ad almeno 16 CFU.
Inoltre, lo studente deve scegliere insegnamenti in almeno 4 settori MAT diversi ed almeno un insegnamento in ciascuna delle seguenti coppie di settori: MAT02/MAT03 MAT05/MAT07 MAT06/MAT08; deroghe a questa indicazione possono essere concesse dal Consiglio di Dipartimento su richiesta adeguatamente motivata.
Esami proposti dal Corso di Laurea Triennale in Matematica possono essere inseriti nel piano di studio previa autorizzazione del Consiglio di Dipartimento e fino ad un massimo di 24 CFU, fatti salvi i vincoli sopra richiesti.
Art. 7 - Caratteristiche e modalità della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale bisogna avere acquisito almeno 93 crediti maturati mediante il
superamento delle prove didattiche previste dal proprio piano di studi. La prova finale per il
conseguimento della Laurea Magistrale in Matematica Pura ed Applicata richiede la redazione e discussione
di una tesi frutto di un lavoro originale del laureando svolto sotto la guida di un relatore e una prova
seminariale conclusiva. La tesi può essere redatta anche in lingua inglese.
La tesi dovrà evidenziare
nei suoi contenuti la maturità culturale del laureando magistrale in un'area disciplinare attinente alla
sua formazione curriculare, e potrà assumere un carattere compilativo (trattazione dettagliata di uno specifico argomento di interesse) ovvero innovativo sperimentale o infine più propriamente teorico
(analisi di un problema aperto e produzione di risultati originali). Sono relatori di tesi i docenti
universitari dell'Ateneo di Tor Vergata e di tutti gli Atenei Italiani. Sono relatori di tesi anche i
ricercatori di enti di ricerca accreditati. Nel caso di docenti universitari esterni all'Ateneo o di
ricercatori appartenenti ad enti di ricerca accreditati, il Coordinatore del Corso di Studio designerà un
correlatore scelto tra i docenti del Dipartimento di Matematica. In relazione ad obiettivi specifici, e
nel quadro di convenzioni che lo prevedano esplicitamente, lo svolgimento della tesi può essere
effettuato mediante tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione ed enti
esterni, oltre che nell'ambito di soggiorni di studio presso altre Università italiane ed estere, anche
nel quadro di accordi internazionali. In ogni caso il relatore esterno assume il ruolo di correlatore
mentre il Coordinatore del Corso di Studio designerà come relatore un docente interno del dipartimento di
Matematica. Durante la discussione orale della tesi il candidato dovrà mostrare oltre alla padronanza
dell'argomento trattato, autonomia e capacità espositiva e di ricerca bibliografica. Le sedute di laurea
magistrale si svolgono in appelli fissati annualmente dal Dipartimento di Matematica e pubblicizzati.
Gli appelli saranno di norma quattro e fissati nei mesi di Marzo (sessione invernale), Maggio (sessione
invernale), Luglio (sessione estiva), Settembre (sessione autunnale). Gli appelli di laurea di Marzo e
Luglio saranno stabiliti in modo da massimizzare la fruizione per i laureandi degli appelli di esame di
Febbraio e Giugno rispettivamente. Venti giorni prima dell'appello scelto per l'esame finale di laurea
magistrale, lo studente deve presentare domanda presso le segreterie studenti dove adempirà alle
formalità amministrative. La commissione per la valutazione dell'esame di laurea magistrale è composta da
9 commissari: un docente con funzioni di Presidente, 8 commissari ed alcuni docenti supplenti. La
Commissione è nominata dal coordinatore del Corso di Studio.
Il Presidente è il professore con maggiore
anzianità di servizio tra i docenti della commissione. La discussione orale della tesi si svolge in
seduta pubblica. Durante tale discussione potranno essere effettuate anche domande di carattere generale,
atte a verificare la preparazione complessiva del candidato. La Commissione esprime un voto in
centodecimi, con eventuale lode decisa all'unanimità. Il voto viene determinato partendo dalla media dei
voti degli esami della Laurea Magistrale pesati secondo i crediti (riportata in centodecimi). A tale
somma si aggiunge un incremento di al più 7 punti per la tesi e la relativa prova seminariale.
Art. 8 - Titolo rilasciato
Agli studenti che completeranno il percorso formativo
acquisendo il totale previsto di 120 crediti formativi viene rilasciato il
diploma di Laurea Magistrale in Matematica Pura ed Applicata.
Art. 9 - Insegnamenti
1. Gli insegnamenti sono sviluppati con contenuti e con
ritmi didattici mirati ad assicurare un adeguato apprendimento in relazione
al numero di ore di studio previsto per ciascun insegnamento.
2. Come previsto dal Regolamento didattico di Ateneo, ai
fini di aggiornamento professionale e/o di arricchimento culturale o di
integrazione curriculare, il Consiglio di Dipartimento, su proposta del
Coordinatore, ogni
anno stabilisce un elenco di corsi fruibili da:
Gli studenti che rientrano nelle tipologie sopra indicate
(previa iscrizione al singolo corso) potranno sostenere il relativo esame
di profitto e riceverne formale attestazione.
Art. 10 - Articolazione delle attività didattiche
L'anno accademico è suddiviso di norma in due
semestri. Per rendere flessibile l'attività didattica, gli
insegnamenti potranno anche svilupparsi solo su una parte del semestre e in
ogni caso il Consiglio di Dipartimento può stabilire per un dato
semestre un'articolazione diversa. Le modalità di svolgimento di
ogni insegnamento e il calendario didattico vengono indicati nella Guida
dello Studente.
Art. 11 - Valutazione del profitto
L'accertamento del profitto degli studenti si basa su
prove di esame che possono essere precedute da test periodici di
valutazione. Questi test saranno finalizzati ad assicurare una efficace
valutazione in itinere dell'apprendimento, oltre che ad agevolare
l'autovalutazione da parte dello studente. L'assegnazione dei
crediti relativi a ciascuna attività didattica viene effettuata per
mezzo di una prova finale (esame) per la valutazione del profitto. Gli
esami si svolgono di norma in tre sessioni secondo le modalità
seguenti:
1. Corsi
tenuti nel primo semestre.
2. Corsi
tenuti nel secondo semestre.
I calendari delle prove finali di valutazione del profitto
vengono resi noti almeno un mese prima dell'inizio degli appelli.
Ulteriori appelli straordinari possono essere stabiliti su richiesta
degli studenti e secondo la disponibilità del docente. Le prove
orali sono pubbliche. Tutte le prove di esame si svolgono in aule o in
adeguati locali prefissati dal coordinatore del Corso di Studio. La
valutazione finale è individuale ed è espressa in trentesimi,
con eventuale lode: essa tiene eventualmente conto, in proporzioni
prefissate dal docente prima dell'inizio del corso di insegnamento, sia
dei risultati della prova di esame sia di quelli degli eventuali test
periodici di valutazione. La commissione degli esami di profitto è
costituita da almeno due docenti. Di norma il titolare
dell’insegnamento è il Presidente della commissione.
Art. 12 - Riconoscimento o conferma di crediti formativi
universitari
Il riconoscimento parziale o totale di crediti acquisiti
da uno studente nell'ambito di un altro corso di studio di questo
ovvero di altro ateneo, è stabilito dal Consiglio di Dipartimento,
in base a criteri e procedure predeterminati dal Consiglio stesso ed in
conformità con quanto prescritto dal Regolamento Didattico di
Ateneo. Possono formare oggetto di riconoscimento anche gli studi
all’estero che non abbiano portato al conseguimento di un titolo
accademico, purché adeguatamente documentati. Il Consiglio di
Dipartimento approva le abbreviazioni di corso previste dalle norme
vigenti, valutando i crediti acquisiti.
Art. 13 - Tutorato e supporto alla didattica
Sul sito dell’offerta formativa ogni anno viene
proposto un elenco di docenti tutor che potranno essere consultati
per valutazioni e suggerimenti generali in merito all'andamento delle
attività di studio dello studente. L'attività di tutorato
rientra tra i compiti istituzionali dei professori e dei ricercatori, come
parte integrante del loro impegno didattico volto a guidare la formazione
culturale degli studenti. Per ulteriore supporto alle attività
didattiche il Consiglio di Dipartimento può prevedere l'utilizzo
di laureati e cultori della materia.
Art. 14 - Guida dello studente
Entro il 30 giugno di ogni anno, il Coordinatore del Corso
di Studio definisce ed approva la Guida dello Studente relativa al
successivo anno accademico, in linea con quanto deliberato dal Consiglio di
Dipartimento. Tale documento viene tempestivamente reso disponibile in
forma telematica. Nella Guida dello Studente sono indicati tra
l'altro:
Art. 15 - Strutture didattiche di riferimento
Il Corso di Laurea Magistrale in Matematica Pura ed
Applicata afferisce al Dipartimento di Matematica. Il Consiglio di
Dipartimento in Matematica elegge il Coordinatore dei Corsi di Studio in
Matematica tra i professori del Dipartimento titolari di un insegnamento
della Laurea in Matematica e/o della Laurea Magistrale in Matematica Pura e
Applicata. Il Coordinatore è nominato con decreto del
direttore, opta per il regime a tempo pieno, dura in carica tre anni
accademici e non può essere rieletto consecutivamente più di
una volta.
Art. 16 - Compiti delle strutture didattiche di riferimento
1. Il Consiglio di Dipartimento esercita tutte le
attribuzioni demandate al Consiglio di Corso di Studio
dall’ordinamento universitario nazionale e dallo statuto.
2. Il Dipartimento si dota di commissioni istruttorie per
le questioni didattiche, come di seguito specificato, che sono convocate e
presiedute dal Coordinatore. Ogni commissione dura in carica un anno, e
viene automaticamente confermata in caso il Dipartimento non disponga
diversamente.
3. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta di una
Commissione composta da professori e ricercatori dell’ateneo cui
siano stati assegnati compiti didattici nel Corso di Laurea in
Matematica e/o nel Corso di Laurea Magistrale in Matematica Pura e
Applicata, nonché da una congrua rappresentanza degli studenti dei
corsi di studio sopra indicati, delibera:
4. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta di una
apposita commissione istruttoria indicata dal Coordinatore, delibera
inoltre sulle seguenti questioni:
5. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta del
Coordinatore, delibera infine
6. Il Coordinatore del corso di studio, sentito il
Direttore del Dipartimento, adotta provvedimenti d’urgenza sugli
argomenti di ordine didattico attinenti le competenze del Consiglio di
Dipartimento sottoponendole allo stesso per ratifica nella prima adunanza
successiva.
7. Il Consiglio di Dipartimento può inoltre dare mandato al
Coordinatore di adottare i provvedimenti di cui ai Commi 4 e 5, purché
alle lettere da e) a j) la commissione abbia dato parere positivo;
alla lettera m) previo consultazione con i docenti interessati e con gli studenti
eletti in Consiglio di Dipartimento che siano iscritti ad uno dei corsi di
studio di Matematica o Matematica Pura e Applicata.
8. Ai fini di quanto previsto dal d.lgs. 27 gennaio 2012,
n. 19, il Consiglio di Dipartimento svolge la funzione di presidio di
qualità delle attività didattiche, e monitora le
attività didattiche.
9. I contenuti dei verbali, nelle parti relative alle
attività formative, con esclusione di quelle relative ai singoli
studenti, sono resi noti al pubblico attraverso il sito web del corso di
studio.
10. Per tutto quanto non espressamente previsto dal
presente regolamento, si applicano il Regolamento delle Strutture
Didattiche e di Ricerca e il Regolamento Didattico di Ateneo.
Art.17 – Compiti del Coordinatore
Il Coordinatore del Corso di Studio provvede
all’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Dipartimento
relative al Corso di Studio.
Il Coordinatore, sentito il Direttore del Dipartimento,
adotta provvedimenti d’urgenza sugli argomenti di ordine didattico
attinenti le competenze del Consiglio di Dipartimento sottoponendole allo
stesso per ratifica nella prima adunanza successiva.
Art. 18 - Commissione paritetica
Il Consiglio di Dipartimento istituisce una Commissione
didattica paritetica per i corsi di studio in Matematica ed in Matematica
Pura ed Applicata, formata da due professori e da due studenti
iscritti alla laurea triennale in Matematica o alla laurea
magistrale in Matematica Pura ed Applicata, possibilmente iscritti a due
corsi di studio diversi. I primi sono designati dai docenti del Consiglio,
i secondi dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento, tra i
rappresentanti stessi. La Commissione dura in carica due anni accademici ed
espleta i compiti previsti dall’art.12, comma 3 del D.M.
270/04.
Art. 19 - Comitato di indirizzo
Il Consiglio di Dipartimento verifica – attraverso
un comitato di indirizzo formato da docenti, da rappresentanti degli
studenti di laurea e di dottorato e da rappresentanti del mondo del lavoro
(scuola, mondo imprenditoriale legato alla cultura, aziende specifiche
contattate) – le esigenze formative rispetto al mercato del lavoro,
al fine di definire le potenzialità di inserimento lavorativo dei
laureati nei diversi curricula.
Art. 20– Norme transitorie
Il presente regolamento andrà in vigore
dall’Anno Accademico 2012-13. Si intende che tutte le norme in esso
contenute che risultassero in contrasto con regolamenti di Ateneo o di
Dipartimento sono superate dai suddetti regolamenti.
Il Coordinatore: