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Gli albori della geometria proiettiva 4. Come rappresentare la profondità : |
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Come abbiamo visto le rette del piano orizzontale che si allontanano perpendicolaramente alla linea dove i due piani si intersecano, la così detta linea di terra, debbono disegnarsi sul quadro come segmenti che concorrono al punto centrico O.
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Muovendo materialmente col muose il punto P si può spostare la linea trasversa, parallela alla
linea di terra e
vedere dove va a proiettarsi sul quadro.
È evidente che se un punto P ha la distanza PK dalla linea di terra (diciamo 4 braccia per fissare le idee), e se locchio è alla distanza OH dal quadro (diciamo 5 braccia), allora proiettando il punto P sul quadro otteniamo il punto P' che risolve il nostro problema. Basterebbe dunque riportare sul piano del quadro, con la stessa scala, la distanza dellocchio e la distanza PK per poi proiettare e trovare la posizione della retta trasversa.
In questa figura abbiamo riportato la posizione nel quadro di una linea trasversa che dista 4 braccia dalla linea di terra vista dalla
distanza di 5 braccia.
Questa osservazione che è facile dimostrare 1 usando la teoria della similitudine, sicuramente notissima ai pittori, agli architetti, agli artigiani dell epoca, consente di sviluppare l'intera costruzione in un   piccolo spazio ad esempio sulla cornice del quadro. | ||
Nella animazione abbiamo ribaltato lungo la verticale la figura e abbiamo ripetuto la costruzione per differenti linee trasverse.
La distanza TK rappresenta nella stessa scala del quadro, la distanza dell'occhio dal quadro. Il punto K può essere mosso modificando
l'intera prospettiva. Questa distanza è stata riportata con una
diversa scala sul segmento SA.
Si vede quì chiaramente come spostando il punto A, la posizione delle linee trasverse non cambia, risultando la costruzione indipendente dalla scelta
della lunghezza della linea SA. Notiamo che la costruzione albertiana permette di individuare in modo univoco la posizione dell'osservatore: il
punto O (che dipende da due parametri) fissa la proiezione ortogonale dell'occhio sul quadro, mentre SK la sua distanza.
Lefficacia del metodo di Alberti in questa animazione interattiva ci sembra si dimostri, nel senso di mostrare, in tutta
la sua magnificenza.
Dirà
Alberti: Per verificare la correttezza prospettica del dipinto abbiamo tracciato un certo numero di
segmenti orizzontali della stessa lunghezza (che può essere scelta arbitrariamente), li abbiamo congiunti con un punto all'altezza della linea dell'orizzonte
e abbiamo cercato una linea verticale che riuscisse a traguardare i punti diagonali di tutte le linee trasverse su cui si appoggiano
le colonne. Abbiamo visto che, dopo 5 tacche, la verticale aveva esattamente la proprietà richiesta. Cliccando sul dipinto, questa proprietà
diventa manifesta. Ne possiamo dedurre che,
l'impianto della pittura è costruito considerando il punto centrico a una altezza di tre braccioa sulla linea di terra
(perché i personaggi raffigurati sono alti tre braccia, stanno in piedi sul pavimento orizzontale e hanno gli occhi in corrispondenza
alla linea di terra). In più, possiamo dire che la distanza dell'occhio dal quadro è 5 volte la distanza tra due colonne
consecutive. Lo stesso quadro è stato analizzato da un'altro punto di vista nella scheda
Immagini della geometria proiettiva | ||
La costruzione di Alberti permette, insomma, di poter scegliere per via teorica e non più empirica, la posizione dell'osservatore e per ogni
posizione mostrare graficamente il risultato della visione che ne consegue. Questo permetterà di progettare situazioni nuove città ideali
dove la perfetta prospettiva darà lillusione di "esserci dentro".
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