Metodi classici del Calcolo delle Variazioni. Derivazione
delle equazioni di Eulero-Lagrange, ed esempi di loro soluzioni
per problemi classici. Esempi di non esistenza.
Metodi diretti del Calcolo delle Variazioni. Introduzione alle
soluzioni deboli, agli spazi di Sobolev e alla teoria delle
distribuzioni. Convergenze deboli e proprietà di semicontinuità.
Teoremi di esistenza. Ruolo della convessità.
Problemi con mancanza di esistenza. Soluzioni generalizzate e
rilassamento. Applicazioni.
Cenni a nozioni di convergenza di funzionali.
Prerequisiti: elementi di equazioni differenziali ordinarie, integrale di Lebesgue
Distinta delle lezioni (ognuna di due ore)
1. (5 marzo) Esempi di problemi di massimo e minimo:
determinazione degli autovalori di una matrice simmetrica
mediante il calcolo del massimo di una forma bilineare,
soluzione del problema di Didone (minimo perimetro data l'area
di un insieme del piano) tra insiemi regolari, calcolo analitico
di tutti i minimi della lunghezza (curve geodetiche), e del
minimo dell'integrale del quadrato della velocità di una
traiettoria tra due punti. Altri esempi: la brachistocrona,
l'integrale di Dirichlet, il principio di Fermat. Enunciato del
problema standard del calcolo delle variazioni per funzionali
integrali.
2 (7 marzo). Funzioni infinitamente derivabili a
supporto compatto (con esempio). Variazione prima di un
funzionale. Forme integrali delle equazioni di Eulero-Lagrange.
Lemma fondamentale del calcolo delle variazioni (primo caso:
funzioni continue). Lo spazio L^1 delle funzioni sommabili.
Convoluzioni. Nuclei di convoluzione, approssimabilità di
funzioni sommabili con funzioni infinitamente
derivabili a supporto compatto. Lemma fondamentale
del calcolo delle variazioni (caso generale: funzioni
sommabili).
3 (8 marzo). Ripasso sulle proprietà fondamentali
dello delle spazio funzioni sommabili. Ulteriori osservazioni
sull'approssimazione per convoluzione (in particolare per
funzioni affini a tratti). Dimostrazione alternativa del lemma
fondamentale del calcolo delle variazioni per funzioni
sommabili. Lemma di Du Bois-Reymond. Equazioni di
Eulero-Lagrange in forma differenziale.
4 (12 marzo). Enunciato generale di validità delle
equazioni di Eulero-Lagrange con varie condizioni al bordo.
Esempi: geodetiche e integrale di Dirichlet. Le equazioni di E-L
per l'integrale di f(u') con f strettamente concava o convessa
con dati di Dirichlet sono soddisfatte dalla sola funzione
affine. Osservazione importante: gli estremi inferiori su
insiemi di funzioni C^1 e C^1-a-tratti coincidono. Esempio di
non esistenza con condizioni al contorno (iniziali) di Cauchy.
La soluzione delle equazioi di E-L come condizione sufficiente
nel caso convesso. Esempi di non-esistenza per funzionali non
convessi.
5 (14 marzo). Esempi di non-esistenza in C^1 o in
C^2 (mediante minimizzazione puntuale di un integrando). Esempio
di Weierstrass. Non-esistenza di soluzioni dell'equazione di E-L
per il problema delle superfici di rivoluzione. Esempio banale
di non esistenza per l'integrale di -|u'|^2. Illimitatezza dei
valori minimi per problemi di Dirichlet per l'integrale di
|u'|^2-u^3, e di |u'|^2- u^2 con C opportunamente grande. Uso
dela diseguaglianza di Poincaré per provare la limitatezza per C
piccolo. Deduzione del C massimale per a limitatezza usando le
equazioni di E-L.
6 (15 marzo). Esempio di esistenza per problemi
quadratici con dati di Dirichlet mediante la soluzione delle
equazioni di E-L. Altre condizioni al bordo (condizioni
naturali, condizioni di Neumann). Sufficienza dell'esistenza di
soluzioni dell'equazione di E-L con condizioni naturali per
problemi di minimo per integrandi convessi. Esempio del
funzionale quadratico. Il problema di Mumford-Shah per la
ricostruzione di segnali (segmentazione ottimale).
7 (19 marzo). Esempio di esistenza per confronto
con un funzionale convesso. Non-esistenza di soluzioni per
problemi di minimo con termini lineariin u. Esempio di soluzioni
per vari tipi di condizioni al bordo per un funzionale
quadratico con un termine lineare in u. Condizioni periodiche.
Minimi locali forti e deboli. Esempio di minimo debole non
forte: la funzione nulla per l'integrale di (u')^2-(u')^4.
Condizione di Weierstrass per minimi locali forti.
8 (20 marzo). Esempio di minimi locali forti e deboli per problemi con condizioni di Dirichlet. Condizione di Lagrange per minimi locali deboli. Funzioni con gradiente periodico, e loro convergenza uniforme. Interpretazione della condizione di Weierstrass.
9 (22 marzo). Forma di Erdmann delle equazioi di E-L.
Esempio di calcolo di soluzione di problema di minimo mediante
de equazioni in forma Erdmann. Varie generalizzazioni delle
equazioni di E-L: per funzioni vettoriali, per derivate di
ordine superiore, per funzioni di più variabili. Introduzione al
metodo diretto. Funzioni semicontinue inferiormente. Il teorema
di Weierstrass per funzioni s.c.i. L'estremo suoeriore di una
famiglia di funzioni s.c.i. è s.c.i. Ogni funzione s.c.i.
(positiva) è estremo superire di una famiglia di funzioni
Lipschitziane.
10 (26 marzo). Problemi di minimo con integrali non
dipendenti dalle derivate. Spazi di Lebesgue. Teoremi noti di
convergenza (Beppo Levi, Lebesgue, Fatou) e loro varianti.
Norma e distanza. Continuità della norma. Funzionali lineari e
continui su L^p. Esponente e spazio coniugato. Teorema di Riesz
in L^p (solo enunciato). Completezza di L^p. Densità di funzioni
C^\infty_0 e costanti a tratti. Separabilità di L^p con p
finito. Non separabilità di L^\infty. Esempi di successioni
limitate in L^p ma non convergenti: concentrazione eo
scillazioni.
11 (28 marzo). Limiti di successioni oscillanti.
Convergenza debole in spazi di Lebesgue. Cenni di teoria delle
distribuzioni: definizione di distribuzione, esempi. Identificazione
di funzioni L^1_loc con distribuzioni. La delta di
Dirac. Convergenza nel senso delle distribuzioni. Esempi
(convergenza alla delta di Dirac). Equivalenza della convergenza
nel senso delle distribuzioni e convergenza debole per
successioni limitate in norma (se p>1). Esempio: il lemma di
Riemann-Lebesgue. Compattezza debole dei limitati di L^p
per p>1.
12 (29 marzo). Metrizzabilità dei limitati di L^p
(per p>1). Caratterizzazione della norma come sup di
funzionali lineari. Semicontinuità debole della norma.
Equivalenza di convergenza forte e convergenza delle norme per
successioni debolmente convergenti. Controesempi nel caso p=1 e
p=\infty. Funzionali integrali: necessità e sufficienza della
convessità per la semicontinuità inferiore. I soli funzionali
integrali continui sono i funzionali affini.
13 (2 aprile). Cenni sulla convergenza debole in
spazi di Hilbert. `Unicità' degli spazi di Hilbert separabili.
Interpretazione della convergenza debole per successioni
limitate come la convergenza delle componenti. Esempi e
controesempi. Esempi motivazionali su problemi con derivate e
convergenza debole.
14 (4 aprile). Derivata nel senso delle
distribuzioni. Esempi. Derivata debole. Compatibilità
della derivata debole con la convergenza debole. Spazi
di Sobolev W^{1,p}. Convergenza debole in spazi di Sobolev.
Pre-compattezza debole dei limitati in spazi di Sobolev per
p>1. Definizione equivalente di convergenza debole
richiedendo solo la limitatezza delle derivate deboli in L^p.
Caso unidimensionale: il teorema fondamentale del calcolo per le
derivate deboli.
15 (5 aprile). 1/p'-Hölderianità delle funzioni in
W^{1,p}. Non-compattezza dello spazio W^{1,1}. Definizione di
spazi di Sobolev H^{1,p}. Equivalenza delle definizioni H e W
(per p<\infty).
16 (9 aprile). Teorema di Rellich (solo enunciato in
dimensione >1). Diseguaglianze di Poincaré (con dati al bordo
e media) e applicazioni all'esistenza di problemi di minimo.
Costante di Poincaré ottimale in dimensione 1 per p=2. Lo spazio
W^{1,p}_0.
17 (11 aprile). Enunciato di un teorema generale di
esistenza (prendendo come caso modello somme di funzionali che
dipendono da u e gradiente di u separatamente). Osservazioni
sulla ottimalità delle condizioni. Teorema dei moltiplicatori di
Lagrange per funzionali. Esempio; caratterizzazione variazionale
degli autovalori del Laplaciano.
18 (12 aprile). Esempio (mezzi disomogenei): calcolo
di minimi per funzionali quadratici a coefficienti disomogenei.
Media armonica. Esempio (omogeneizzzione): calcolo del limite
per problemi quadratici con coefficienti oscillanti. Esempio
(analisi numerica): approssimazioni alle differenze finite.
Equazioni di E-L discrete.
19 (16 aprile). Esempio (perturbazione singolare):
caratterizzazione dei limiti dei minimi di problemi non-convessi
perturbati.
20 (17 aprile). Esempio (evoluzione quasistatica): un
modello di "danneggiamento" caratterizzato da problemi di minimo
parametrizzati da condizioni al bordo variabili.
21 (23 aprile). Lo schema di Eulero implicito:
limiti di soluzioni discrete di flussi gradiente ottenute per
minimizzazioni iterate. Una variante del teorema di
Ascoli-Arzelà. Un teorema di esistenza per schemi di Eulero
impliciti. Esempi.
22 (30 aprile). Esempi di convergenza dello schema
di Eulero: equazioni ordinarie, l'equazione del calore in un
dominio limitato. Inviluppo semicontinuo di un funzionale e sue
caratterizzioni. Il teorema di Weierstass per problemi
rilassati.
23 (2 maggio). Alcune proprietà dell'inviluppo
semicontinuo. Esempio. Definizione per rilassamento.
Rilassamento di condizioni al bordo. Esempio di Weierstrass. Il
teorema di rilassamento per funzionali integrali (scalari).
Caratterizzazione dell'inviluppo convesso tramite l'inf su
combinazioni convesse.
24 (3 maggio). Stabilità per perturbazioni continue.
Compatibilità delle condizioni al bordo e convergenza debole in
W^{1,p}. Esempio di Bolza. Esempio: rilassamento delle
condizioni al bordo in W^{1,1}. Esempio: il problema di Newton
del solido di minima resistenza all'aria. Esempio (integake di
(det Du)^2): in generale il convessificato non dà il rilassato
per problemi vettoriali.
Orario delle lezioni
Martedì | ore 16:00-18:00 | Aula L3 |
Giovedì | ore 16:00-18:00 | Aula L3 |
Venerdì | ore 11:00-13:00 | Aula L3 |
Appunti
Dispense
del prof. Gobbino